Il giorno 23 Settembre 2018 è stata inaugurata al Parco Milcovich una scultura arborea realizzata col tronco di una sofora destinata all’abbattimento. A me sembra un’idea bellissima! Anche la data, l’Equinozio d’Autunno, forse non è casuale.
L’artista, Gianluigi Zeni, ha evidentemente modellato il soggetto dell’opera sulla forma originale dell’albero. Il risultato sembra notevole.
In questa vecchia foto al centro la sofora abbattuta. Con l’occhio della mente si possono vedere le gambe, diversamente inclinate, e il tronco del ginnasta.L’opera è firmataL’artista ha lasciato traccia della sofora preesistente. Possiamo ancora ammirarne la corteccia.
Neanche a farlo apposta nel parco sono presenti alcune piante che sembrano gareggiare in varietà di forme con l’opera umana.
Un tronco di Pino nero dalle incredibili ramificazioniLo stesso individuo da un’altra angolazione. Sullo sfondo due calicanti d’inverno, le macchie gialle addossate alla rete di recinzione.Un Platano con biforcazione quasi a livello del terreno. Il Parco confina con il Cimitero dell’Arcella, nella foto è visibile il muro di separazione.Un vecchio acero dal tronco semicavo che si biforca in tre rami ascendenti
Tutte sculture naturali si direbbe. In ogni caso è bello che l’Amministrazione comunale di Padova abbia avuto quest’idea delle sculture arboree; ora aspettiamo con ansia di vedere in cosa sarà trasformato il Celtis di Piazza Capitaniato protagonista di un precedente post, o altri monconi che si vedono per la città.
Un tronco di Cercis siliquastrum (Albero di Giuda) in Via Giusto de’ Menabuoi, in prossimità del Parco Milcovich. Sullo sfondo si scorge la cupola del Santuario dell’Arcella.