Piazzale San giovanni – Macchia denudata

Un vecchio post del Maggio 2018 dedicato a Sambucus nigra riportava, fra le altre, due foto di una splendida macchia formata da ligusto, leccio e sambuco. Un intrico di rami inaccessibile al tatto e alla vista con un fascino tutto particolare. Nel post si esprimeva il sospetto, o la speranza, che il tutto fosse voluto, magari da un sapiente giardiniere.

Chiazze di diverse gradazioni di verde, punteggiate dai bianchi corimbi del sambuco.

Visitando il luogo in questo periodo si può assistere a siffatto spettacolo.

Una bella pulizia non c’è che dire!
La violenta potatura ha brutalmente messo a nudo la struttura intima della macchia. Al centro un Leccio, albero ben formato in tutto il suo vigore, e tutto intorno giovani sambuchi e ligustri. Erano questi ultimi dunque i responsabili di tutta quella confusione.
Incredibile il numero di ferite lasciate sulle piante.
Ma anche nel più cupo sconforto può emergere prepotente l’interesse scientifico: istruttivo l’evolvere del midollo, la parte bianca al centro, mano a mano che i rami del sambuco si ingrossano.
In questa vecchia foto un giovane rametto. Dal confronto si evince che le percentuali relative tra midollo e durame variano sensibilmente.

Tornando alla scenografia, sorge spontanea una domanda: possibile che l’affascinante composizione vegetale, dell’ipotizzato saggio giardiniere, sia stata scambiata per ‘degrado’?