Fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazioneAreale di origine: originario dell’Asia minore fu portato dai romani in Europa e qui si diffuse prestamente.
Corylus avellana è specie prevalentemente arbustiva, talvolta in forma alberello. Radicata da millenni nel territorio. Il nome della specie è di origine romana: da Abella, località campana, oggi Avella.
Soriano nel Cimino (VT). Nella zona cresce spontaneo ed è anche abbondantemente coltivato.Fenice Green Energy Park, TerranegraVia Bosco Papadopoli, Salboro. Devo questa foto al mio amico Mario B.
La spettacolare fioritura, che avviene in un periodo in cui poche altre piante lo fanno, attira prepotentemente l’attenzione con i giallissimi e numerosissimi amenti maschili.
La pianta fiorisce prima di mettere le foglie, anche questo contribuisce alla scenografia.Nocciolo fiorito lungo il Bacchiglione, in una gelida giornata di febbraio. Sullo sfondo Passeggiata Conciapelli. Gli amenti maschili spuntano corti, rigidi e compatti, già in autunno……mano a mano che sbocciano si allungano, cambiano colore, diventano quasi vaporosi. Una brattea protettiva vigila sui piccolissimi e numerosissimi stami.Una mezza dozzina per l’esattezza. Le antere inizialmente si presentano come capsule ellissoidali……in seguito si aprono liberando il polline. Brevi filamenti sono ancorati allo stesso supporto della brattea.
Quanto esageratamente vistosi sono i fiori maschili, tanto schivi e minuti sono quelli femminili, che passano il più delle volte inosservati. Un peccato, poiché sono di una bellezza struggente.
Stigmi rosso corallo. All’interno l’ovario con diversi ovuli, che diventeranno le ben note nocciole.Tutto quello che c’è nel fiore (femminile) ricompare trasmutato nel frutto: le numerosissime perule si sono trasformate in brattee pelosette e sfrangiate al vertice. La foglia ha lamina larga e tondeggiante, con base leggermente cordata e vertice che improvvisamente si fa puntuto. Il bordo è irregolarmente dentato. Dritta la nervatura principale, e parallele le secondarie. Pagina inferiore, venature a sbalzoCurioso l’aspetto delle giovani foglie che sembrano stropicciate.
Fra i noccioli che si incontrano in città è frequente una cultivar a foglie purpuree e amenti rossi (Corylus avellana Fuscorubra), che ha gli stessi identici caratteri del Nocciolo comune.
Questa suggestiva macchia abita il Giardino Alicorno, presso l’entrata di Piazzale Santa Croce. Il retro dei palazzi di Alleanza Assicurazioni lungo il Piovego Uno dei Corylus avellanaFuscorubra dei Giardini dell’ArenaUn gruppo ‘normale’ lungo il Viale Perlasca, presso gli stessi Giardini.Incredibile fioritura al Giardino Città dei BambiniLo stesso esemplare in luglio. La corteccia è liscia e grigiomarrone. (Falde del Monte Cimino (VT))O anche grigiobruna. Un’altra cultivar è Corylus avellana Contorta, molto apprezzata dai giardinieri. In città, che io sappia, è presente solo in Orto. Parco Milcovich, sullo sfondo campanile e cupola del Santuario dell’Arcella.Come si è già detto questa specie è diffusa nel territorio. Qui una stradina dei Colli, sullo sfondo il filone trachitico di Rocca Pendice.
Infine vi propongo una passeggiata virtuale fra le coltivazioni di noccioli proprio ad Avella il luogo citato all’inizio del post.