Rhus typhina – Sommaco americano

Fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazione.
Areale di origine (native range)

Il genere Rhus è originario dell’America settentrionale, dove è conosciuto come ‘sumac’ (sommacco). Il genere comprende circa una trentina di specie, e typhina è quella più diffusa in Italia. Il nome specifico ci ricorda la vaga somiglianza dell’infiorescenza a pannocchia con quella inconfondibile della Tifa, che invece è una mazza marrone infilzata sugli alti steli dell’erba palustre.

Infiorescenza di Rhus typhina.
Infruttescenze su steli di Tifa nel periodo invernale. La pianta è conosciuta in dialetto veneto come ‘pavéra’ e la peluria dei semi veniva usata dai romani per impagliare le sedie. La somiglianza con degli spiedini rende la pianta inconfondibile.

Dopo questa divagazione, torniamo al Rhus. Grosso arbusto o piccolo alberello, ha due caratteri che colpiscono: l’infruttescenza, una struttura a pannocchia, rossa e pelosa; e la foglia grande fino a mezzo metro e composta da numerosissime foglioline dentate.

Qui in aprile al comparire delle foglie. Infruttescenza dell’anno precedente.
Il frutto è praticamente un seme ricoperto di peli.
In questa infiorescenza si vede meglio la struttura a pannocchia
Fiori piccolissimi immersi in abbondante peluria
Cinque petali cerosi e gialloverdi; altrettanti sepali più scuri e disposti in modo alterno ai petali. Stilo brevissimo sormontato da tre stigmi; ovario grassottello e pelosetto. Gli stami, non visibili nella foto, sono in numero di cinque.
Foglie insolitamente voluminose per una pianta dalle dimensioni modeste. Picciolo corto, rachide lunghissimo, foglioline dentellate.
Rametti e rachide della foglia pelosi.
In autunno le foglie assumono tutte le gradazioni dal verde al giallo al rosso.

L’albero è naturalizzato, un gruppo di arbusti spontanei si trova sul terrapieno della tangenziale ovest di Padova (all’altezza di curva Boston). I colori, in una grigia giornata autunnale, sono quasi fluorescenti. (Foto, fine ottobre).

Esiste una cultivar, ‘Dissecta’, in tutto uguale all’originale tranne per le foglioline, così profondamente dentate da sembrare addirittura lobate.
L’aspetto vaporoso della Dissecta dipende dalle foglioline sottili e frastagliate. Un bellissimo gruppo di questa cultivar si trova al Cimitero Monumentale.
Qui in gennaio.
L’infruttescenza della Dissecta.
Particolare con insetto – una ninfa di Halyomorpha halys anche conosciuta come cimice asiatica.
Rametti incredibilmente pelosi.
Corteccia grigio rossastra, a scaglie con l’età.
Tentativo di inglobamento…
L’albero non è comune in città, un po’ meno raro nei giardini privati. Un grazioso esemplare si trova in Via San Biagio vicino all’entrata della Biblioteca Universitaria.
Via San Pio X, il terrapieno interno alle Mura cinquecentesche. Purtroppo questo bell’esemplare non è sopravvissuto ad un temporale estivo: chioma ampia e tronco sottile.
Giugno.
Gennaio.

Il Rhus typhina come abbiamo detto è specie originaria del Nord America, luogo dove è conosciuto con il nome evocativo di ‘staghorn sumac’ (sommacco corna di cervo). I sommacchi con i loro colori autunnali partecipano – insieme, tra gli altri, a frassini, storaci e aceri – alla cosiddetta ‘indian summer’ (estate indiana) come è conosciuto quel fenomeno effimero di ottobre in cui i boschi – dal New England al Midwest – si tingono di fiammate oro e carminio.

Devo a Mr. Douglas G. questa foto – presa dal boschetto al limitare del proprio prato di casa – di un sommacco appartenente alla specie congenere al typhina, ovvero a Rhus glabra.

Rhus glabra al centro della foto, boschi meridionali dello stato dell’Indiana (Stati Uniti d’America) in ottobre. L’alberello fa bella mostra di sé durante il momento dell”estate indiana’, appellativo dato dai coloni europei a questo fenomeno spettacolare ben noto ai nativi.
Frutto e foglie del R. glabra. Il congenere del Nostro gli è molto simile nelle foglie. Una importante differenza è di avere una peluria molto più corta, da cui il nome specifico glabra e il nome comune inglese ‘smooth sumac’ (sommacco liscio).

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