Photinia x fraseri e Photinia glabra

Photinia x fraseri è un arbusto ottenuto nel 1940 alla Fraser Nursery (Alabama) incrociando Photinia serrulata e Photinia glabra (di quest’ultima parleremo in un apposito paragrafo alla fine del post).
Adatto a formare recinzioni ha riscosso da subito grande successo per le sue molte qualità. In città si trova un po’ dappertutto, quasi sempre a siepe, rarissimamente come pianta singola.

Sempreverde
Fenologia minima: ripresa vegetativa, fioritura
Areale di origine (native range). In verde P. serrulata, in giallo P. glabra. I due areali si sovrappongono, ma in letteratura non ho trovato l’esistenza di ibridi naturali. Se ciò è vero, alla Fraser Nursery devono essere molto bravi.
Questo è lo spettacolo che di consueto offre, sia fra i condomini (Via Leopardi)
che nella villette appena fuori i centri abitati (Via Roncon, Salboro).
Le foglie sono coriacee, verdissime e allungate (ma decisamente più brevi della serrulata); margine finemente dentato, base e vertice acuti; appena visibili le venature. Picciolo arrossato.
Le nuove foglie sono rosse, ed è questo il suo carattere distintivo: per tutto il periodo vegetativo, da marzo all’estate, rosso e verde si compongono nei modi più vari.
I nuovi rami salgono su forti e dritti e portano in cima le giovani foglie, che creano le macchie colorate. (Foto, Via Configliachi)
La vicina via d’Annunzio in una bella combinazione di colori: il bianco dei peri cinesi intervallato al rosso della Nostra e in fondo l’arancio di un maschio di negundo fiorito.
L’arbusto è denso e compatto. (Foto Piazzale San Giovanni)
Corteccia grigia e sottile; difficile osservarla immersa com’è fra rami e polloni provocati dalle periodiche potature.
Quando si dischiudono le gemme, in marzo, compaiono fra le nuove foglie vistose pannocchie.
La fioritura ha inizio a fine aprile, un mesetto dopo la serrulata e anche questo è utile a distinguere le due specie.
I fiori invece non aiutano poiché non sono diversi dai genitori.
Incredibile fioritura in Via Cernaia
I frutti sono dei piccoli pomi, dapprima verdi poi rossi alla fine dell’estate

Photinia glabra

Che io sappia non ci sono in città esemplari di questa specie; ne ho trovata una all’Orto Botanico di Cordoba (37.9° latitudine Nord, 106m slm) e la riporto per completezza. In verità sono stato molto fortunato poiché l’ho colta in piena fioritura (era febbraio, il clima dell’Andalusia è molto più mite di quello di Padova, non solo per una questione di latitudine), così la documentazione fotografica è abbastanza completa mancando soltanto dei frutti.

Portamento raccolto. Alberello di modeste dimensioni
Non mancano le foglie rosse, ma sembrano molte meno rispetto alle altre due specie.
Dove si parla di un grazioso arbusto di largo successo tra gli amanti delle siepi e delle sue numerose qualità. Si illustra poi una seconda specie, Photinia glabra, che assieme a Photinia serrulata ha generato il Nostro.
Le foglie non sembrano differire molto dalla serrulata: allungate, apice acuto, base arrotondata, bordo finemente dentato, picciolo lungo e elastico.
Pagina inferiore molto più chiara
Infiorescenza fra corimbo composto (un corimbo di corimbi) e pannocchia
Cinque petali tondeggianti, numerosi stami con antere gialle che si scuriscono col tempo, pistillo con più stigmi saldati alla base.
Cinque sepali rossi in punta e aderenti ai petali
Corteccia piuttosto spessa che si sfalda in sottili e brevi placchette, queste cadendo lasciano ampie regioni debolmente rossicce. Nel complesso dunque molto diversa dalle altre due specie.

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