Un lettore qualche giorno fa ha fatto una richiesta che Unalberoalgiorno è felice di accogliere; sia per semplice cortesia sia perché dà l’opportunità di fare alcune riflessioni sul processo di identificazione delle specie, che, come si dice spesso in questo blog, è una attività complessa. Dunque, Andrea scrive:
Piccola richiesta finale: sarebbe possibile in futuro un articolo comparativo tra le specie ailanto, sommaco americano, noce nero che personalmente continuo a confondere?
E Unalberoalgiorno risponde a caldo:
Riguardo ai tre alberi che nomina, le foglie hanno effettivamente molto in comune, tuttavia è sempre bene confrontare le specie nel loro complesso: portamento e permanenza dei frutti sulle piante per esempio, ma anche corteccia e infiorescenze.
Una tabella gioverà alla bisogna:
carattere
Ailanthus altissima
Rhus typhina
Juglans nigra
foglia
grossi denti alla base delle foglioline
simile al nigra
simile al thyphina
portamento
simile al nigra
alberello o arbusto
simile all’ailanto
infiorescenze
candelabri giallastri
fiorisce in maggio
candelabri amaranto
fiorisce in giugno
amenti verdi
fiorisce fra aprile e maggio
frutti e infruttescenze
samare fra giallo e rosso in pannocchie afflosciate
secche sulla pianta da settembre a marzo
semini pelosi rossissimi in grandi pannocchie erette
secchi sulla pianta da agosto a maggio
drupe verdi
cadono in ottobre
corteccia
liscia e grigia con striature più chiare
rossastra e ruvida
nerastra, creste strette e alte spesso intrecciate fra loro
Fenologia minima. La tabella riassuntiva mostra come in ogni periodo dell’anno sia possibile distinguere fra loro le tre specie grazie a qualche carattere, in particolare fioritura e fruttificazione. Insomma, il tutto è molto incoraggiante.
Foglia
Partiamo dunque dalle foglie, che nel post Ricerca per foglia – foglia composta per una fortunata coincidenza (o forse no?) sono disposte una di seguito all’altra.
Fra le tre, la foglia dell’ailanto è quella più facilmente distinguibile poiché ogni fogliolina ha uno o più denti alla base.Le altre due sono molto simili. Forse può essere utile notare che la foglia del typhina ha foglioline e rachide sullo stesso piano… …mentre nel noce nero la foglie sono pendenti a formare una sorta di ‘V’ rovesciata; dando alla chioma un aspetto rilassato. O ancora può servire notare che rametti e rachide sono, nel typhina, ricoperti di leggera peluria.
Portamento e infruttescenze
L’ailanto è alto, i rami tendono a salire e il tronco è dritto, tutto ciò lo rende molto elegante. Nella foto il tipico aspetto in estate: ciuffi di frutti sembrano adagiarsi sulle ampie foglie. L’albero conserva i frutti secchi da settembre al marzo successivo e ciò facilita il riconoscimento.Samare di Ailanthus altissimaIn ottobreRhus typhina è un piccolo alberello o più spesso un arbusto. Le infruttescenze amaranto permangono per lungo tempo sulla pianta agevolandone l’identificazione.Rhus typhina, infruttescenza dell’anno precedente in aprileL’attaccatura delle branche principali, in Juglans nigra, è più bassa che nell’ailanto e i rami salgono formando un angolo maggiore col tronco, il tutto ciò rende la chioma ampia e aperta. I frutti sono nascosti fra le grandi foglie, ma in ottobre e novembre si trovano facilmente in terra. Noce nero in inverno.
Infiorescenze
Ailanto. Infiorescenza a pannocchia, molto appariscente; piccoli fioretti giallognoli. Rhus tiphina. Infiorescenza a pannocchia, dello stesso colore delle foglie; difficile da osservare. Noce nero. Infiorescenza maschile in amenti con fiori piccoli e verdissimi. Stesso colore delle foglie e perciò di non immediata osservazione.
Corteccia
Corteccia dell’ailanto, grigia e liscia con lievi fessure longitudinaliLa corteccia del sommaco americano è rossastra e scabraCorteccia del noce nero, profondi solchi neri e creste grigie che tendono ad incrociarsi fra loro.