Ho cambiato il titolo del post a causa di un errore di identificazione: la specie esaminata non è Tilia x europaea bensì Tilia americana (var. heterophylla, ma nel seguito ometteremo la specificazione seguendo una lezione, forse un po’ debole, che vuole T. americana e T. a. heterophylla sinonimi). Solo a seguito della segnalazione di un lettore, che ringrazio tantissimo, ho potuto rendermi conto dello sbaglio. Ho voluto che restasse traccia di questa esperienza poiché dopotutto il blog è un diario personale, oltre che un erbario virtuale. (Aggiornato nel Giugno 2021)
Fenologia minima. I dati si riferiscono alla città di Padova: 45° latitudine nord; 21m s.l.m.Areale di origine (native range)
La stragrande maggioranza dei tigli presenti in città appartiene alla specie Tilia americana (Tiglio americano), così è solo quando fioriscono questi alberi che Padova è veramente inondata dal dolce profumo dei tigli.
Via Orsini, dalla strada in giugno si espande un intenso profumo che invade i luoghi circostanti mentre i marciapiede si tingono di giallo.L’albero ha fioritura abbondante e piuttosto prolungata fra la fine di maggio e quasi tutto giugno.Due splendidi esemplari in piena fioritura nel Parco della Villa Pisani a Stra. La pianta ha portamento piuttosto colonnare il che la rende particolarmente adatta alla progettazione di viali.
In città non è comune trovarlo isolato, molto più spesso è piantato in lunghi filari ad ornamento delle principali vie cittadine.
Via Morgagni, il tratto fra Piazzetta Nievo e Largo Meneghetti – in fila per quattro.Viale Codalunga, visto da una recente rotatoria. Sullo sfondo campanile e scorcio della cupola della Chiesa del Carmine.Via Pio X veste primaverile…… e autunnaleNon solo strade ma anche corsi d’acqua, qui il tratto del Bacchiglione fra Ponte dei Tadi e Corso Milano, lungo il fiume le riviere San Benedetto e Albertino Mussato.Lo stesso tratto di fiume della foto precedente in Ottobre. Sullo sfondo il ponte di ghisa e la Specola.Un Tiglio americano nel giardino della Scuola Media Pascoli, sullo sfondo il campanile della Chiesa di San Francesco.Corte Arco Valaresso, cortile della Scuola Elementare dei Carraresi. La foto è presa da Piazza Duomo.
Non è facile distinguere fra tigli platyphyllos, cordata e americana, un carattere che aiuta l’identificazione del Nostro è la sua attitudine a produrre vistosi e vigorosi polloni (rami, destinati a diventare altrettanti alberi, che emergono a poca distanza dal fusto e che nascono direttamente dalle radici). Le prime due specie non hanno questa caratteristica.
Polloni di un ibrido di Piazza Castello, ogni lembo di terreno disponibile è utile per procreare.
La forma delle foglie e dei frutti poco aiuta al riconoscimento: le prime tendono ad assomigliare al platyphtyllos e i frutti anche se solo debolmente costolati si confondono facilmente con quelli di quest’ultima specie. Tuttavia il tiglio americano, al contrario del platyphtyllos, ha foglie glabre sia sotto che sopra.
Foglie grandi, specialmente quelle dei rami più bassi, asimmetriche alla base, ma talvolta leggermente cordate; bordo con piccoli denti triangolari e appuntiti.Entrambe le pagine sono glabre e questo carattere aiuta a distinguerlo dagli altri tigli.Frutti in settembre. La brattea in questo tiglio è più lunga che negli altri, ma anche questo carattere non è determinante per il riconoscimento se non per un occhio molto allenato.
I fiori e il periodo della fioritura aiutano di più. L’americana è, assieme a Tilia tomentosa, l’ultimo a fiorire (inizio giugno), tuttavia la fioritura si sovrappone ai cordata e agli ultimi platyphyllos, così occorre uno scrupoloso monitoraggio per riuscire a isolare le diverse piante.
Il fiore fornisce indicazioni decisamente più sicure sia nel colore, molto più chiaro, sia nella forma, i sepali e i petali infatti non si distendono mai completamente dando l’impressione che stia sempre per sbocciare e non lo faccia mai definitivamente.Ma è la presenza di stami sterili (staminodi) che è il carattere dirimente, l’americana ne ha cinque collocati in asse con i petali, come se alloggiassero all’interno di questi ultimi.La corteccia ha lunghi solchi ravvicinati con gli spazi interposti che tendono a rimanere intatti. Si direbbe un motivo a coste come certi tessuti, ad esempio di velluto.
Per concludere altri due splendidi esemplari.
Via Marghera, in questa strada e nella sua continuazione, Via Sanmicheli, sono messi a dimora molte specie e cultivar di tiglio. La foto è presa dal Roseto Santa Giustina.Il portamento del Tiglio americano è un po’ scomposto. Questo esemplare vicinissimo alla Cappella degli Scrovegni sembra un giovane esuberante e pieno di energie.
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5 pensieri su “Profumo di tiglio – Tilia americana”
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Belle foto. Blog elegante e interessante.