Trachycarpus fortunei è una delle poche palme che possano sopportare le rigide temperature invernali, e ciò basterebbe per attrarre l’attenzione dei giardinieri alle nostre latitudini. Ma la pianta è anche molto elegante, e cresce in fretta, così ha finito col diventare popolarissima, sicché la città ne è piena.
Fenologia minima: Fioritura e fruttificazione.Areale di origine (native range): Cina meridionale e regione settentrionale della Penisola indocinese.Via Volturno, uno scorcio sulle Mura Cinquecentesche e il Campanile di San BenedettoCanale di Santa Chiara. Foto da Riviera Businello, un giovane maschio fiorito in aprile.Un gruppo di Trachycarpus in Passeggiata Lazzari, all’altezza del Liceo Cornaro.Piazza Caduti della Resistenza. La Piazza recentemente restaurata è stata adornata con molte palme per ‘ richiamare l’ architettura Liberty del periodo di fondazione’. A volte le amministrazioni danno l’impressione di essere dissociate: si spendono soldi ed energie per cambiare nome ad un posto e poi altri Enti si comportano come se nulla fosse. In questo caso, la municipalizzata dei bus cittadini che intesta la corsa ancora col vecchio nome della piazza (Piazza Toselli). Di recente (Novembre 2022) ho visto su un autobus l’intestazione scritta correttamente; forse han cambiato in occasione dei nuovi orari invernali.Gli splendidi esemplari che ornano l’edificio dei Missionari Comboniani, Missioni Africane, in Via San Giovanni da Verdara. Non vi fate ingannare, questa pianta è di origine cinese… Incredibile doppio filare di fortunei a mo’ di recinzione. Argine Canale Scaricatore, nei pressi del Ponte di San Gregorio.Un gruppo di dodici Trachycarpus scandisce lo spazio di un orologio simbolico al Parco Sgaravatti (Parco dei Faggi). Splendido esemplare in OrtoFoglia a forma di ventaglio più o meno semicircolare; numerosissimi lobi dritti e sottili saldati fino a circa metà lamina. Il picciolo è molto lungo e privo di spine,……e non penetra nella lamina fogliare.Pagina inferiore. Art Nouveau.
In alcune delle foto precedenti abbiamo visto la pianta fiorita, per l’esattezza maschi fioriti. Il fenomeno è imponente, infiorescenze in grandi strutture a grappolo visibili da molto distante.
Miriadi di boccioli……e poi di fiori giallissimi.Sei stami con antere doppie. Le corolle all’apertura sembrano gusci sferici trivalve.I fiori sono contenuti in capsule giallo verdastre.Foto a suo modo impressionante, che rende bene l’idea di pianta primordiale.Assolto il compito della fioritura, rimane lo scheletro del grappolo, quasi un frattale…La pianta è dioica (fiori maschili e femminili su alberi separati). Due esemplari al Giardino dei Caduti della Resistenza, il maschio è riconoscibile immediatamente. Al momento non sono in grado di documentare adeguatamente i fiori femminili, ma nutro speranze per il prossimo aprile… Ne è valsa la pena aspettare (Foto del Maggio 2021). L’infiorescenza femminile ripete nella forma quella maschile, con i fiori che però virano al verde. Elemento base della struttura infiorescenziale. I singoli fiori sono sferici ma aprendosi assumono una simmetria ternaria.Tre petali gialli e altrettanti sepali verdino. Ma la vera curiosità sono i tre pistilli tozzi e verde smeraldo.Le due piante al Giardino dei caduti della resistenza in gennaio, con la femmina recante i frutti.Frutti reniformi, verdastri in estate, viola a maturazione. Aprile. È passato un anno dalla fioritura. I frutti permangono tanto sulla pianta, e prima di avvizzire virano decisamente al nero.Qui siamo già in settembre dell’anno dopo.Le foglie si staccano naturalmente lasciando un moncone bianchiccio. Un vello di fibre grigiastre ricopre la corteccia per lungo tempo,……poi, con gli anni, diventa così; e sembra la pelle di una pianta diversa. Giardino privato in Riviera Mussato, in alto la lanterna del Duomo.Uno dei chiostri interni del Convento di Santa GiustinaVia SografiVialetto interno all’Orto Botanico.