Fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazioneAreale di distribuzione
Albero di prima grandezza forte, slanciato e possente, può raggiungere senza alcuno sforzo i 40 metri d’altezza. In casi del genere, incroci che danno luogo a piante maestose e piene di vita, si parla di vigore dell’ibrido (eterosi dell’ibrido). Si tratterebbe infatti di un incrocio naturale fra Populus tremula (Pioppo tremulo) e Populus alba (Pioppo bianco). Anche se è doveroso segnalare che la specie non è riconosciuta da tutti i sistemisti: alcuni non la distinguono da Populus alba; per altri non è un ibrido ma una specie autonoma.
Da giovane ha portamento raccolto e slanciato, poi a maturità si fa espanso in cima mentre rimane privo di rami in basso.
Esemplare giovane al Giardino Modì di Albignasego, e in età matura in un giardino privato in Via Urbino. Qui un individuo di età intermedia, in un Giardino a Mazzorbo (Laguna Nord di Venezia). Foglie e corteccia sono le sue cifre caratteristiche. Spesso la specie si incontra in veri e propri boschetti come qui lungo il Piovego all’altezza di Via Trieste. Tutti questi grandi alberi nell’estate 2021 sono stati abbattuti, vedi l’aggiornamento qui sotto. Imponenti esemplari al Giardino Ognissanti.Parco Iris, solenne filareIn giugno. Talvolta mentre armeggio vicino agli alberi sono avvicinato da curiosi. Lungo questo viale in ben due occasioni mi han spiegato che si trattava di betulle. Non c’è traccia nei manuali di possibile confusione di tal fatta, di certo il motivo è la bianchezza della corteccia. Il Nostro ha preso la forma della foglia dal tremula ( a parte la lunghezza del picciolo), e il colore dall’albaFoglia di Populus tremula: praticamente circolare, glabra, dal bordo ondulato e lungo picciolo. Foglia Populus alba: lobata con seni pronunciati e lobi dentati grossolanamente; pagina inferiore bianca e feltrata.Più specificatamente ha pagina inferiore grigia ma senza peli tranne una leggera peluria nelle foglie giovani o più spesso sul picciolo, che presto scompare all’inizio dell’estate. Il colore della pagina superiore va dal verde chiaro al verde cupo, mentre il bordo si può definire ondulato o, meglio, con grossi denti.Tuttavia, nonostante la varietà di forme, colori e comportamenti, la foglia non si può confondere né con quella del tremula perché è sempre e comunque grigia sotto (peli o non peli), né coll’alba perché manca sempre di seni e lobi.La corteccia è bianca. Negli individui giovani è spesso fessurata in caratteristiche losanghe scure con al centro solchi rossi.Con l’età nella parte bassa del tronco si tinge di ampie macchie nero carbone, mentre i rami in alto restano bianchi.Gemma appuntita, grigia, con perule su corti rametti (brachiblasti).Pianta dioica (alberi maschili e femminili con fiori separati). Infiorescenze maschili in amenti lunghi e vaporosi, ricordano la coda del gatto, forse da qui uno dei nomi comuni della specie: Pioppo gatterino.Gli amenti inizialmente rossi maturando si allungano e ingialliscono. Il singolo fiore maschile è protetto da una brattea cigliata e porta una mezza dozzina di antere inizialmente rosse, poi nere.Le infiorescenze femminili si presentano in lunghi amenti mattone verdognoli. Ogni singolo fiore è protetto da una brattea cigliata Frutti in capsule disposte in amenti penduli A maturità le capsule si aprono e lasciano uscire semi avvolti in piumini setosi.Il seme è piccolissimo e leggerissimo; circondato dal suo piumino può raggiungere notevoli distanze dalla pianta madre. Sette magnifici esemplari abitano il Giardino Perlasca; all’estremo sud verso il Monumento ai Caduti di RussiaVisti dal sentiero che corre sull’argine del Bacchiglione. Il foliage dura tutto ottobre.Splendido filare al Giardino Modì di Albignasego. In fondo si intravvede un Biancospino fiorito.Da diversa angolazione.Tre giovani esemplari al Campo dei GirasoliE altri tre al Giardino Margherita HackIn questo Giardino vive un individuo vetusto che meriterebbe il rango di albero monumentale. Purtroppo è circondato da altri grandi alberi che ne impediscono la vista completa, ma avvicinandosi alla corteccia si ha chiara percezione delle dimensioni e dell’età.
Aggiornamento 29 Novembre 2021
Nell’estate 2021 durante un temporale (uno dei tanti sempre più violenti e sempre più frequenti) uno di essi ha rovinato su un’auto in sosta. Questo è bastato per far scattare un meccanismo micidiale: Genio Civile e Comune hanno disposto accertamenti sullo stato di salute di tutti gli esemplari, scoprendo improvvisamente che erano vittime di un fungo e decretando la morte di tutti.Naturalmente, data l’entità dell’operazione (17 alberi abbattuti, cui vanno aggiunti una ventina abbattuti autonomamente dal Genio Civile nel Giugno 2019), non sono mancate le dichiarazioni e le polemiche. (Foto Novembre 2019) Il fungo in questione è Armillaria mellea, il comune Chiodino. Pericolosissimo. Che però ha decorso lento (con chiari segnali della sua presenza) e se aggredito in tempo può essere contenuto. Nulla si sa delle modalità della diagnosi, anche perché essendo il bosco in carico al Genio Civile nel sito del Comune manca la consueta documentazione. Insomma, quello che stupisce è la fretta con cui è stata sbrigata la faccenda. Torna su
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2 pensieri su “Populus x canescens – Pioppo grigio”
Non ricordo il particolare del libro…
Per quanto riguarda la Mappa del Comune, credo ti riferisca a quella, forse seguono i sistemisti che non considerano il canescens una specie a sé.
Grazie per l’apprezzamento e l’incoraggiamento. Vedo che ti sei iscritto, grazie anche per questo; un bel modo per restare in contatto.
Una delle due occasioni di confusione con la betulla.. sono io! Che gaffe! Mi sono fatto prendere dalla corteccia bianca e dall’aver visto il parco Iris solo in inverno.. Chiaramente sono pioppi bianchi ibridi. Tra l’altro ho lo stesso libro che stavi usando quel giorno dove spiega bene le differenze.
Piccola digressione: sono andato a vedere il WebGis del comune di Padova sul verde e… li identifica come Populus alba. Forse non hanno visto bene o non hanno inserito nel database il nome dell’ibrido.
Fantastico blog, continua così!
Non ricordo il particolare del libro…
Per quanto riguarda la Mappa del Comune, credo ti riferisca a quella, forse seguono i sistemisti che non considerano il canescens una specie a sé.
Grazie per l’apprezzamento e l’incoraggiamento. Vedo che ti sei iscritto, grazie anche per questo; un bel modo per restare in contatto.
Una delle due occasioni di confusione con la betulla.. sono io! Che gaffe! Mi sono fatto prendere dalla corteccia bianca e dall’aver visto il parco Iris solo in inverno.. Chiaramente sono pioppi bianchi ibridi. Tra l’altro ho lo stesso libro che stavi usando quel giorno dove spiega bene le differenze.
Piccola digressione: sono andato a vedere il WebGis del comune di Padova sul verde e… li identifica come Populus alba. Forse non hanno visto bene o non hanno inserito nel database il nome dell’ibrido.
Fantastico blog, continua così!