Prunus dulcis – Mandorlo

Timida infanzia:
dal ramo scosse cadono
mandorle in terra
.

portamento; foglia; fiore; frutto; corteccia; foliage; fenologia; areale di origine;
dove trovarli 1; dove trovarli 2; spigolature

Fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazione
Areale di origine – Native range

Piccolo albero dalla fioritura precoce e dal frutto nobile, caratteri che assieme ai colori tenui e all’andamento contorto lo rendono da sempre materia per poeti. Non si nota facilmente girando per la città, se non quando fiorisce, nunzio di primavera, coi suoi fiori bianchi sparsi a manciate sui rametti. Bello e longevo lo si trova talvolta in qualche giardino privato rarissimamente in quelli pubblici. Peccato.

Mandorlo in fiore ai primi di marzo. Via Duca degli Abruzzi.
Giardini Santa Rita, giovane Mandorlo fiorito. Contemporanea la fioritura della forsizia.
L’albero ha dimensioni modeste, il portamento è espanso con i rami alquanto mossi. Corteccia, rami e rametti grigi.
L’esemplare della foto precedente, in Via Monte Grappa, un paio di mesi più tardi.
Purtroppo questo Mandorlo è vittima di un fungo: Inonotus hispidus, a giudicare dall’escrescenza (carpoforo) a mensola che emerge dal tronco. Il patogeno deve essere entrato proprio dalla ferita lasciata da una lontana potatura (forse un ramo che sporgeva sulla strada). [Ringrazio il mio amico R. O. per le dritte sul fungo]
Fiore bianco più spesso rosato a simmetria pentagonale con la punta dei petali intaccata.
Fiori isolati sui rametti o al massimo a coppie,…
stami numerosissimi, antere da arancio a viola rossiccio, unico pistillo.
Calice rossiccio e allungato, ovario semi infero.
I frutti maturano in estate e la raccolta è settembrina. Un mallo, dapprima verde poi marrone da secco, ricopre un involucro poroso che custodisce il seme: la mandorla.
Luglio
Settembre, frutto maturo. La raccolta avviene, oggi come ieri, agitando i rami e lasciando cadere il frutto.
Foglia allungata più larga verso la base, breve picciolo, margine lievemente dentato.
Vistosa nervatura centrale, accentuata dal ripiegarsi a V dei lembi della foglia.
Fillotassi alterna.
Corteccia grigio metallizzata, specie negli esemplari giovani, con lenticelle orizzontali a tratteggiare anelli attorno al tronco.

Piccolo giardino presso il Bastione Pontecorvo. Sullo sfondo il muretto che indica il tracciato delle Mura; distrutte in questo tratto.
Fiorito a inizio marzo. In secondo piano una esuberante Mimosa.
Giardino privato in Via Tirana. Quando ha spazio tende ad espandersi lateralmente: più rami più frutti.
Via Piave
Giovanissimo dulcis al Giardino Modì di Albignasego.
Sentiero del Venda, segnavia 9 (Colli Euganei). In lontananza Monte Cinto.

Spigolature

La Mandorla e la costruzione di radice di tre

Per costruire un triangolo equilatero sulla base, unitaria, AB basta tracciare i due cerchi di centro A e raggio AB e centro B e raggio BA rispettivamente. E questo si sa dai tempi di Euclide. Cosicché il segmento CD, il doppio dell’altezza del triangolo ABC, vale radice di tre; e ciò basta per costruire, con riga e compasso, il segmento radice di tre. (Elementi, Libro I, Proposizione I)
Ma non basta: l’intersezione dei due cerchi dà luogo alla ben nota ‘mandorla’ (o vesica piscis), figura da sempre oggetto di ammirazione e mistero. I cristiani ci racchiudevano prevalentemente il Cristo, di preferenza benedicente.
Tre di certo è la trinità, ma la radice? Beh facile: l’incommensurabilità…

Mandorlo in poesia

Mi fu rivolta questa parola del Signore: ‘Che cosa vedi, Geremia?’. Risposi: ‘Vedo un ramo di mandorlo’. Il Signore soggiunse: ‘Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla’. (Geremia 1, 11-12)
Al centro in fondo il Campanile di San Geremia (Venezia).

Tra le numerosissime poesie in cui il mandorlo è coinvolto in un modo o nell’altro, vi propongo i versi di Teresa Stagni, Il mandorlo, forse meno blasonati di altri, ma molto attraenti per la loro musicalità. Quasi nessuna informazione sulla poetessa, così non ho link da indicare.

Stanotte, un miracolo pare,
qualcuno è passato nell’orto.
Sostavano mute a guardare
le stelle. Su quello che morto
pareva, sul mandorlo secco,
ha posto con mano leggera,
graziose farfalle a ogni stecco
per poi scomparire. Chi era?
Ed or, che nel chiaro mattino,
un bimbo lo guarda stupito
gli pare un sorriso divino,
quell’ albero nuovo e fiorito.

2 pensieri su “Prunus dulcis – Mandorlo

  1. Sono felice per gli apprezzamenti e vi ringrazio per le belle parole.
    Grazie per gli auguri, speriamo sia un anno prodigo di ‘catture’.
    Un felice anno nuovo anche a voi.

  2. Io e mio marito la ringraziamo per tutto il Bello che ci regala.
    Buon anno, Signor Cacciatore di alberi.
    Paola e Luciano

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