Arbusto ornamentale dai piccoli fiori profumatissimi. In città si trova più spesso in esemplari isolato, anche di notevoli dimensioni, talvolta in forma di siepe. L’etimologia del genere è chiarissima, ma non banale: osmé = profumo, ánthos = fiore. E il Nostro ha fragranza di magnolia grandiflora mista a limone.
Il fusto si dirama prestissimo in rami più o meno robusti (comportamento classico degli arbusti, e lui sembra uscito da un manuale). Questi esemplari del Parco Iris vivono in aiuole ricavate nel viale principale (entrata da Via Canestrini).Un fazzoletto di terra in fondo a Via Monte Nero abitato da alberi maturi e di notevoli dimensioni, fra gli altri questo splendido Osmanthus massiccio e dal profilo a cupola.Infiorescenze a fascetti alle ascelle delle foglie, si potrebbe dire a grappolo ma i lunghi piccioli confondono un po’ il tutto.Il fiore ha simmetria quadrangolare (piuttosto rara) la corolla è tubolare e quelli che sembrano petali in realtà sono lobi. Il colore è di preferenza bianco candido, a volte giallo, a volte leggermente aranciato. L’apparato riproduttivo è ancora più singolare: due antere vagamente triangolari e due pistilli tozzi e appuntiti che si ripiegano l’uno sull’altro.Particolare. Per quanto è stato possibile…Il periodo della fioritura è alquanto controverso a sentire manuali e rete. Questa foto è dell’Aprile 2019, altre testimoniano l’antesi per tutta la tarda primavera, l’estate e buona parte dell’autunno. Certo le temperature medie stanno cambiando, e forse la pianta ne approfitta per darsi da fare.Nonostante la lunghissima fioritura è piuttosto difficile catturare il frutto. Una oliva violacea (un sinonimo, dovuto a Thunberg, è Olea fragrans); più propriamente una drupa.Foglia coriacea, perlopiù allungata, solcata da nervature profonde, corto picciolo. Verde scuro e lucida la pagina superiore… …molto più chiara, quasi pallida, l’inferiore. Fillotassi oppostaMa le cose con le foglie non sono così semplici, purtroppo. La forma varia moltissimo fino a diventare alquanto sgonfiotta e il bordo può essere liscio, finemente seghettato o addirittura munito di aculei.Come succede per molti arbusti le foglie spinate sono le più basse: in difesa dagli erbivori.Giovani foglie rossicce per questo esemplare dell’Orto. Più spesso sono verde chiaro.La corteccia è grigia e liscia da giovane, poi si fessura in brevi solchi. Due fragrans abitano presso il Ponte dell’Osservatorio; nella stessa aiuola che ospita il monumento all’Appuntato dei carabinieri Angelo Galletti ucciso in servizio il 31 marzo 1906.Florido esemplare in un giardino privato in Via UrbinoSplendido esemplare in Orto, recinto interno quadrante nordovest.Giovanissimi osmanti nel Parco del BusoneraVerso l’entrata principale uno splendido esemplare fronteggia un Pitosforo. Istruttivo il confronto: portamento, colore e grana della chioma, colore e struttura del tronco. Entrambe le piante provengono dall’Asia orientale, entrambe ben adattate al clima, ma solo la seconda naturalizzata. Giardino SarpiPiazza Castello, monumento ai Carraresi. Appena dietro un ottimo Osmanto.
Osmanthus fragrans Arantiacus
La cultivar Arantiacus è uguale in tutto tranne che nel colore dei fiori (il selezionatore deve avere sfruttato la tendenza di certi individui a produrre fiori lievemente aranciati), e forse nelle antere che sembrano avere filamento più lungo.Giardino privato in Via Marco Polo.