Alnus cordata – Ontano napoletano

Fenologia minima: ciclo vegetativo, periodo fioritura, fruttificazione
Areale di origine: la sola Italia meridionale

Albero noto all’estero come squisitamente italiano (lo testimoniano molti nomi volgari: Italienische Erle, Italian elder, Aulne de Corse), in realtà originario dell’Appennino meridionale, ma diffuso lungo tutta questa catena montuosa. In città è presente, che io sappia, con un solo esemplare (in vero si tratta di una coppia) lungo il Tronco Maestro presso Passeggiata Conciapelli; da dove sia arrivato è un mistero, visto che persino in Orto è assente.

Novembre, lui è fra gli ultimi alberi, che ornano questo tratto di fiume, ad ingiallire e perdere le foglie.
Albero alto e slanciato con grandi branche ad angolo acuto rispetto al tronco che danno alla chioma aspetto raccolto.
Febbraio
Maggio
Il nome scientifico deriva invece dalla foglia a base cordata, che assieme al vertice appuntito consente di distinguerlo agevolmente dal cugino glutinosa.
La lamina è al tatto liscia, morbida, consistente ma non coriacea, pagina superiore verde intenso, leggermente più chiara l’inferiore; bordo finemente dentato, picciolo elegantemente allungato.
I frutti han la forma classica dell’ontano, ma sono alquanto più grandi del cugino nero. Permangono a lungo sulla pianta, fino alla formazioni dei coni dell’anno successivo.
Inizialmente (qui in giugno) sono verdi e compatti
E ancora prima (maggio) hanno questo aspetto.
La fioritura di ontani e noccioli ha dello spettacolare… e il Nostro contribuisce appieno. Sono gli amenti maschili i responsabili.
Le brattee protettive sembrano curiosi copricapi. E sotto un brulicare di antere.
Un paio di settimane prima
Più discreto, ma non meno attraente, il fiore femminile con gli stigmi rossi e vaporosi.
Corteccia grigiomarrone, liscia da giovane e adulta, fessurazioni longitudinali sparse.
Giovane esemplare cittadino al Lido di Venezia.

Fa sempre piacere osservare gli alberi nel loro ambiente naturale: una brevissima rassegna della presenza del Nostro in Costiera amalfitana (Salerno).

Minori, sentiero della Valle dei Sambuchi
Il sentiero che da Maiori conduce ad Erchie
Scala, Valle delle Ferriere (un ambiente singolare del quale prima o poi dovremo occuparci).

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