Alnus glutinosa è l’Ontano per antonomasia — ricordo un vecchio gioco per bambini fondato su parole con lo stesso suono ma con diversa scrittura che faceva così: “Apro la finestra e guardo lontano”, “Apro la finestra e guardo l’Ontano”. Tutto ha un nome e tutto ha una definizione. Devo la seguente al Professor Luca Zuliani: ‘nel caso di “lontano” e “l’ontano” tecnicamente si parla di omofoni eterografi, ossia di parole che condividono lo stesso significante per quanto riguarda il suono, ma si scrivono in modi diversi e significano cose diverse. In italiano ce ne sono molto pochi, che spesso sono usati dai bambini per scherzare (“mi capisci quando parlo?”)’. Parole rare in italiano, ma frequenti in altre lingue come francese e inglese.
L’albero è radicato nel territorio e in città può capitare di trovarlo lungo i canali, poiché ama l’acqua. Il portamento è slanciato con tronco dritto e branche principali assurgenti; la chioma è vagamente piramidale.
I fiori femminili creano qualche difficoltà.
Non è facile trovare un unico carattere che colga lo spirito dell’Ontano. Forse il frutto legnoso e privo dei semi, che permane sulla pianta per molto tempo e che spesso è usato nelle composizioni floreali dai fiorai, o forse i fiori in bocciolo e le gemme che per tutto l’inverno conservano un incredibile color malva, o forse la foglia con la sua tipica rientranza nel vertice, che d’estate permette di identificare la pianta anche senza dover guardare i frutti.
Spigolature
Sistematica
Alnus glutinosa (L) Gaertn. Il nome fu imposto da Joseph Gaertner, un botanico tedesco che sapeva tutto sui frutti, nel suo De Fructibus et Seminibus Plantarum, Turinga, 1791.