Calycantus occidentalis – Calicanto occidentale

Calycanthus occidentalis è molto simile al cugino C. floridus, ad un primo esame si potrebbero dire addirittura indistinguibili. Piante dai fiori praticamente identici. Splendidi. Di colore rosso purpureo. Dai lunghi e sottili tepali disposti a imitazione del tulipano.

Fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazione (il periodo di fioritura è lungo e si sovrappone con la fruttificazione).

Il primo ad essere scoperto, in Carolina da Mark Catesby nel 1726, fu il floridus, prestissimo portato in Europa e già in commercio a metà del secolo. Bisognerà aspettare i primi dell’Ottocento per il ritrovamento, in California, dell’occidentalis ad opera di David Douglas (il formidabile Cacciatore di piante) che lo portò nel vecchio continente nel 1831. (Cimbalaria, comunicazione privata).

Fiore molto simile a quello del floridus; un po’ più grande, a detta dei manuali, ma è difficile valutare sul campo.
Più facile è percepire le differenze nelle dimensioni essendo l’occidentalis decisamente più grande. Nella foto due esemplari, dell’Orto, che vivono uno accanto all’altro, a destra l’occidentalis.
Il portamento è arbustivo con numerosi rami che si allargano innalzandosi. Del cugino si era detto che sembra un cespuglio, mentre le dimensioni del Nostro non ci consentono di prenderci una tale libertà. Nella foto uno splendido esemplare in una aiuola condominiale in Via del Padovanino.
Esemplare di notevoli dimensioni al Giardino Santa Rita
Via Tirana
La foglia dell’occidentalis, in basso nella foto, è apprezzabilmente più grande, e ha venature meno marcate e più rade, tanto che la lamina appare meno tormentata.
Per entrambe le piante la pagina inferiore è più chiara. Ma le differenze nelle venature sono su questo lato più accentuate.
Foglia con vertice acuto, lamina larga, ma meno di quella del cugino, base da acuta a piatta o…
…addirittura cordata.
Anche per il Nostro, come avviene nel floridus (e nel calicanto d’inverno), la foglia è ruvida nel verso che va dal vertice alla base e liscia nel senso opposto. La causa sono minuscoli peli (in realtà dei veri e propri aghi) alloggiati su bordo e lamina.
Di un bel giallo ambrato il foliage
Ritiro della clorofilla in vista della defogliazione.
Via del Padovanino
Fiore, vista zenitale
Appassisce a cominciare dalla punta dei tepali (petali della corolla e sepali del calice sono indifferenziati).
Per curiosare fra gli organi riproduttivi è necessario rimuovere i tepali. Nella foto un recinto, fatto di curiose antere prive di filamenti, circonda, come in un Hortus conclusus,…
…diafani stigmi attorcigliati gli uni agli altri
Brevi stili penetrano nel ricettacolo e conducono a un complesso di ovari…
…ciascuno dei quali contiene ovuli in fila per uno.
Le minuscole antere…
…due sacche polliniche ricoperte di peli.
Il frutto è una capsula contenente numerosi semi marrone. Nella foto ancora in formazione.
I frutti maturano a cominciare da settembre e restano sulla pianta ben oltre il risveglio vegetativo nel successivo aprile.
Corteccia grigia, liscia e spruzzata di lenticelle.
Un bell’esemplare ai Giardini dell’Arena
L’altro occidentalis dell’Orto, che vive presso il Ginkgo secolare
Esemplare veramente notevole al Giardino Ninfa (LT).

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