Buxus sempervirens – Bosso

Buxus sempervirens L.
Il nome scientifico fu assegnato da Linneo nella prima edizione del celeberrimo Species Plantarum, 1753. Carl Nilsson Linneaus fu un (o piuttosto ‘il’) naturalista svedese, concepì la moderna classificazione scientifica degli esseri viventi, e introdusse la nomenclatura binomia (Systema Naturae, 1735).

Fenologia minima: ripresa vegetativa, fioritura, fruttificazione
Areale di origine – native range: pianta squisitamente mediterranea.

Arbusto sempreverde notissimo. Le foglie verdissime, lucide e coriacee; il folto fogliame; la grande duttilità alle potature ne fanno da sempre il preferito per bordure e opere topiarie di ogni sorta. La chioma, se lasciata in pace, è naturalmente sferica grazie a rametti, fitti di foglie, che si dipartono dritti in ogni direzione.

In vaso, lungo il sentierino dell’Orto colle etichette in braille.
Arbusteto di Agripolis, Legnaro.
Petit Trianon, Versaille
Foglia di pochi centimetri, lucida, verde profondo, di forma allungata lievemente tondeggiante.
Bordo liscio e ripiegato all’ingiù, vertice smussato o, come in questo caso, smarginato (intaccato).
Pagina inferiore chiara, picciolo brevissimo.
Fillotassi opposta, nodi ravvicinati che infittiscono i rametti rampanti. Nella foto si distinguono i boccioli ascellari in febbraio.
Bene si percepisce la profondità del colore della foglia dal contrasto col giallo delle infiorescenze. Una sola venatura principale, impercettibili le secondarie.
Fiorisce in marzo, ma quest’anno addirittura in Febbraio.
Complessa l’infiorescenza a mazzolino: fiore femminile al centro coronato dai fiori maschili, in numero di cinque o sei.
Fiore maschile privo di sepali e petali, solo brattee a proteggerlo; quattro stami verdastri ad antere giallognole con due sacche polliniche. Gli stami sono piantati su un basamento nettarifero, per il piacere delle api.
Peduncoli assenti.
Il fiore femminile, vero protagonista della composizione, ha tre robusti stili verde smeraldo con in cima stigmi bifidi. Tre ovari separati ma strettamente legati fra loro.
Ovuli millimetrici e trasparenti.
In aprile cominciano a formarsi i frutti mentre seccano i fiori maschili
Una capsula tricuspidata…
…che ricalca nella forma il pistillo
La capsula secca si apre in settembre.
Corteccia grigiobruna con lievi e fitte screpolature
Da giovane con minute lenticelle.
Può capitare a certi esemplari di arrossarsi nei mesi più freddi, e allora lo spettacolo lascia senza fiato.
Era solita regalarcelo una breve siepe che viveva ai Giardini alla Rotonda. Uccisa durante i recenti lavori di ristrutturazione. Forse gli operatori non erano stati avvisati del fenomeno, sta di fatto che il tenero spettacolo è perso per sempre.
Bossi qua e là
Vetusto Bosso a Villa Balasco, Castelfranco Veneto. Il legno è pregiato ma la massa che produce la pianta è poca, così gli esemplari più vecchi sono rarissimi.
Villa Pisani, Stra
Jardin des Plantes, Parigi
Real Jardín Botánico de Madrid
Mirador de Lindaraja, Alhambra, Granada
Giardino di Casa Sorolla, Madrid
Chiostro del Beato Luca Belludi, Basilica del Santo.

Buxus sempervirens Marginata

Molto attraente la cultivar Marginata dalle foglie orlate di giallo, dal forte contrasto col verde lucido originale
Pagina inferiore leggermente più opaca
Portamento e chioma in tutto simili alla pianta madre.

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