Fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazione.Areale di origine: Cina sud orientale e centrale, Isole Molucche.
L’Ailanto è un albero piuttosto facile da identificare, conviene concentrarsi primariamente sulla foglia. Lunga fino a mezzo metro, composta, di colore verde scuro, presenta un numero variabile da 13 a 25 foglioline, dunque imparipennata, anche se, come capita spesso, la vogliolina in cima può mancare.
Ogni fogliolina ha forma allungata con alla base una o due coppie di denti
L’albero è alto, i rami tendono a salire e il tronco è dritto, tutto ciò lo rende molto elegante. In città non ce ne sono molti, ma i pochi esemplari presenti fanno ognuno bella mostra di sé.
Uno dei due bellissimi esemplari che abitano Via del Seminario. Purtroppo entrambi sono in giardini privati, così è difficile avvicinarsi e impossibile toccarli. Questo incantevole albero che abita l’entrata dell’Istituto Barbarigo è stato purtroppo tagliato (nota dell’Agosto 2020)Questo esemplare è in un giardino privato in Via San Mattia. A sinistra, coperta da una Thuja oriantale, l’abiside della Chiesa di Santa Sofia.Via Manzoni poco prima di arrivare alla Porta Pontecorvo, anche questa pianta si trova in un giardino privato.Parco Perlasca, il tronco dritto e la corteccia grigia dell’ailanto.
Ailanthus altissima fiorisce i primi di Giugno. I fiori sono piccoli, giallocrema tendente al verde e disposti in grandi pannocchie.
Un esemplare fiorito sul Ponte Ognissanti (Via Fistomba). Ottimo posto per l’osservazione essendo i rami all’altezza del livello stradale.Le vistose pannocchie gremite di fioriIl fiore maschile, si noti la mancanza del pistillo.Polline frammisto a petali e stami: il trionfo della vita. Sullo sfondo il doppio filare di celtis in Via Fistomba.
I frutti sono samare disposte in gruppo, compaiono in estate e permangono sulla pianta per tutto l’inverno.
La samara ha forma di elica, estremamente efficace per il trasporto a grande distanza.OttobreIl tipico aspetto dell’Ailanto in estate: ciuffi di frutti sostenuti dalle ampie foglie. Nella foto l’altro esemplare di Via del Seminario.Lo stesso individuo ritratto nella foto precedente, ma questa volta a fine marzo poco prima di mettere le foglie.Gemma e cicatrici fogliari in gennaio.
L’albero proveniente dalla Cina ma completamente naturalizzato è ritenuto infestante, emette numerosi polloni e i semi attecchiscono facilmente anche a grande distanza dalla pianta originaria. Così non è difficile scoprirne qualcuno lungo gli argini, lo stesso esemplare del Ponte Ognissanti quasi certamente è spontaneo.
Un gruppo di ailanti lungo il tratto di canale che costeggia Vicolo Santonini presso Ponte Pontecorvo (lo si raggiunge attraverso un sottoportico adiacente al ponte)Il tratto di Bacchiglione fra la Specola e Ponte delle Torricelle. Giovani ailanti frammisti a piante di Ligustro.Ponte pedonale che da Via Pio X conduce in Via Goito, ailanti e sambuchi lungo l’argine verso il Bastione Alicorno, le piante sono quasi certamente spontanee.