Fenologia minima (sempreverde): risveglio vegetativo, fioritura fruttificazioneAreale di origine (native range)
Libocedrus decurrens (o Calocedrus decurrens) è una conifera sempreverde piuttosto diffusa in città, soprattutto nei giardini privati di ville e villette degli anni cinquanta del Novecento. Un posto dove osservarla in tutta comodità, e tranquillità, è ai Giardini dell’Arena; luogo recentemente restituito nella sua totalità ai cittadini grazie alla intelligente iniziativa di aprire spazi dedicati che hanno scalzato, sembra definitivamente, bande di pusher e schiere di avventori (senza compratori non / vi sono spacciatori) che vi scorrazzavano completamente indisturbati.
Fusto alto e diritto, la chioma ha forma conica allungata, rami orizzontali, corti e robusti. Nella foto un individuo in Via Raggio di Sole.Tre libocedri ai Giardini dell’Arena in prossimità del muretto che corre lungo le mura cinquecentesche. La foto risale al febbraio 2018. L’albero in primo piano sulla destra è una Photinia.
L’albero si identifica agevolmente dall’osservazione dei frutti, coni inizialmente verdi poi gialli verso Maggio Giugno e finalmente brunodorati in Settembre Ottobre, in inverno seccano diventando marrone. A maturazione sollevando due ali lasciano cadere due semi alati.
Frutti da poco formati in Maggio-GiugnoFrutti in OttobreI coni seccano in inverno e permangono sulla pianta ben oltre la comparsa dei nuovi frutti, ciò aiuta l’identificazione.Frutti con semi alati
Le foglie del Libocedro sono molto simili a quelle di altre conifere come thuje, chamaecyparis, cipressi. Sono piccolissime, dell’ordine del millimetro, assiepate fra loro e appressate ai rametti. Insomma, bisogna avvicinarsi e osservare attentamente per distinguerle.
Praticamente non c’è alcuna differenza fra pagina superiore e inferiore del ramettoIl Libocedro condivide con thuje e camaecyparis anche la forma piatta dei ramettiFiori (coni) maschili in febbraioForte ingrandimento. All’interno si distinguono i peduncoli che sorreggono le brattee protettive delle sacche polliniche Pagina inferiore della brattea con due sacche aperte.I coni femminili sono in cima ai rametti e assomigliano a foglie Interessante il confronto fra il fiore femminile e la punta del rametto (la gemma), strutture molto diverse.Fiore femminile visto “dall’alto”.Un paio di settimane dopo, appena fecondato.La corteccia del Libocedro si fessura longitudinalmente e spesso se ne staccano lunghe strisce.In questo giardino privato di Via Alberto Magno (vicino alla Specola) è presente un piccolo gruppo di libocedri.Uno splendido esemplare in una aiuola di Via Ravenna (in prossimità della chiesa della Sacra Famiglia)Gruppo di libocedri al Parco Giochi San Carlo, Arcella… …Lezione di Dendrologia con una classe di Prima Media.L’incredibile filare di libocedri nel tratto di Via Trieste che fronteggia i Giardini dell’Arena, la foto è presa dal ponte sul Piovego.
Un Libocedro famoso si trova a Firenze al Giardino del Bobolino in Viale Machiavelli. Ha un nome proprio, ‘Albero becco’, e, per il Cacciatore di Alberi, vale sicuramente una visita.
I toscani sono spesso coloriti nel linguaggio, e da questa foto si possono intuire le ragioni di un nome così bizzarro.