Dove ci si impegna a fondo nel tentare di riconoscere i meriti ad un albero misconosciuto, che ha perso financo il nome a favore del cugino Pinus pinea. E ci si dilunga tanto in indicazioni e comparazioni, da dover rimandare ad altro post le informazioni sui luoghi dove trovarlo.
Conifere
Larix decidua – Larice
Dove si parla di un albero amato da poeti e scrittori. Si racconta del suo fogliame leggero, del portamento elegante nella sua perfetta conicità, dei colori cangianti con le stagioni. E poiché in città pare ci sia un unico esemplare, se ne mostrano altri che abitano i monti pallidi.
Sequoia sempervirens – Redwood
Dove si parla di un albero dalla crescita maestosa e perciò difficile da fotografare e da trovare in città. Se ne descrivono i caratteri e si raccontano le origini del nome legate ad uno straordinario personaggio dall'ingegno acutissimo.
Cycas revoluta – Cycas
Cycas revoluta è pianta ricca di suggestioni, somiglia alle felci per l’abitudine delle foglie a nascere arrotolate mentre nel portamento richiama le palme. Ma non è imparentata né con le prime, ché sono molto più antiche, né con le seconde, molto più recenti.
x Cupressocyparis leylandii – Cipresso di Leyland
Dove si parla di una specie derivata dall'incrocio fra alberi di genere diverso. Si discute della facilità di trovarlo in città acconciato a siepe e di come sia difficile esibire foto di esemplari lasciati crescere liberamente.
Pinus halepensis – Pino d’Aleppo
Dove si parla di un albero molto ornamentale che in natura abita le coste del Mediterraneo. Purtroppo raro in città, ma che si può ammirare nel vicino Lido di Venezia. A lui l'autore del post ha dedicato un haiku, inaugurando una pratica che si spera possa diventare una consuetudine.
Pinus pinea – Pino domestico, chioma ad ombrello e preziosi pinoli
Dove si parla di un albero a tutti familiare per la sua chioma ad ombrello, si descrivono i suoi caratteri, compresi i preziosi semi, e si ricorda quanto artisti di ogni genere lo abbiano amato.
Pinus wallichiana – Pino dell’Himalaya
Albero dal profilo elegante anche per i lunghi aghi pendenti, raccolti a fascetti di cinque, e le pigne grandi e sottili. Arrivato dall'Himalaya nei giardini di tutta Europa a metà dell'Ottocento. In città è piuttosto comune nei giardini privati, molto meno in quelli pubblici dove i giardinieri del Comune, pare, gli preferiscano il cugino americano, dai tanti caratteri simili, Pinus Strobus.
Pinus sylvestris – Pino silvestre o Pino di Scozia
Il colore dei rami più alti e il forte profumo di resina ne fanno uno dei pini più belli e degli alberi più affascinanti. A Padova è poco comune, forse il fatto che sia un albero di alta montagna scoraggia i giardinieri, ma lì dove è presente riempie di sé l'ambiente.
Tamarix gallica – Tamerice
Dove si parla di un albero amante del mare, che adora affondare le estese radici fino alla falda intrisa di acqua marina e vagheggia farsi accarezzare dal vento che sferza i litorali e l'aiuta a smaltire il sale trasudato dalle piccolissime foglie. Si descrive parimenti la pianta e particolarmente il suo seme minuscolo e sfuggente.
Juniperus communis – Ginepro
Dove si parla di una pianta dall'areale enorme: dal Mediterraneo a Circolo polare artico, dall'Alaska alla Kamčatka. Se ne descrivono i caratteri e si discute di quanto poco sia diffusa in città.
Juniperus sabina – Ginepro sabino
Dove si parla di un ginepro dalle foglie prevalentemente squamiformi. Del suo inconfondibile portamento e del cono femminile molto simile a quello di un'altra cupressacea. Di poi si invita il lettore a una passeggiata virtuale alle falde della Majella.
Metasequoia glyptostroboides – Metasequoia
Dove si racconta di un albero imponente e dai caratteri molto interessanti. Ma soprattutto si apprenderà la storia di una scoperta straordinaria sia dal punto di vista scientifico che umano.
Thuja occidentalis – Tuia occidentale
Thuja occidentalis è un albero americanissimo, se il cugino plicata abita le regioni occidentali di Usa e Canada (Seattle per intenderci), il suo areale originario è ad oriente fino alla costa atlantica. Così se la storia scientifica dal rinascimento a metà Ottocento non fosse stata europocentrica, probabilmente si sarebbe chiamato orientalis, ma tant'è. Pare che sia stato il primo albero nordamericano in assoluto trapiantato in Europa, addirittura nel Cinquecento.
Thuja plicata – Tuia gigante
Dove si parla di un albero bello, imponente, dal portamento severo. Si racconta dove trovarlo in città e delle numerose sue caratteristiche. Si accenna poi a quanto sia radicato nella cultura degli indiani d'America. E infine si ricorda una sua cultivar dal bel fogliame dorato.
Cephalotaxus harringtonia – Cefalotasso di Harrington
Dove si parla di un albero giapponese non molto comune in città, e delle sue numerose peculiarità. Si racconta poi di come sia stato possibile risolvere un problema legato ai suoi graziosi frutti. E infine si festeggia il centesimo articolo del blog.
Picea Abies – dove sono in città
Questo post è l'ideale prosecuzione di un articolo precedente dedicato all'Abete rosso simbolo dell'Altipiano di Asiago e principale vittima della tempesta Vaia (Ottobre 2018). Scopo dell'articolo è mostrare dove trovare l'albero in città. I luoghi non sono tanti, comprensibile se si pensa che siamo in pianura, e in un centro abitato dove l'effetto isola di … Leggi tutto Picea Abies – dove sono in città
Abete rosso (Picea abies L.)
Avvertenza. Dato il carattere molto particolare di questo post, si è sentita l'esigenza di scriverne un altro primariamente per indicare i pecci che vivono in città. Nel contempo, nel post 'associato', si è approfittato per inserire ulteriori informazioni sui caratteri della specie. Questo post è nato da una vacanza estiva sull’Altopiano di Asiago, passata in … Leggi tutto Abete rosso (Picea abies L.)