Come distinguere le Thuje

In città sono presenti tre specie di tuie: Thuja orientalis (meglio sarebbe dire Platycladus orientalis, ma ogni cosa a suo tempo), T. occidentalis, T. plicata. In questo post si cercherà di dare indicazioni su come distinguerle fra loro. Un chiarimento è tuttavia necessario sull’orientalis: tutti i sistematici sono convinti da tempo che la specie non appartenga al genere thuja, bensì al genere Platycladus; che ha un’unica specie, P. orientalis, appunto. Tuttavia l’albero ancora da moltissimi, soprattutto i vivaisti, è chiamato col vecchio nome, così è forse più prudente conformarsi a questa consuetudine.

Thuja orientalisThuja occidentalisThuja plicata
strobili inizialmente glauchi; lignificano a forma di rosettastrobili dapprima verdi, poi giallognoli; lignificano
a mo’ di piccoli tulipani
strobili simili a quelli dell’occidentalis ma con in cima una coroncina
rametti su unico piano con orientazione verticalerametti su unico piano con orientazione orizzontale o variarametti su un unico piano con orientazione obliqua
foglie di circa un millimetrofoglie più grandi di un millimetro, decisamente tondeggiantifoglie più grandi di un millimetro; se stropicciate, emanano fragranza fruttata
corteccia chiara, biancarossiccia, fessurata longitudinalmentecorteccia simile all’orientalis ma un po’ più rossiccia corteccia fessurata in lunghe strisce sottili, come sfilacciata
la chioma cambia colore in invernola chioma cambia colore con le stagionichioma verde scuro in tutte le stagioni
Albero di media grandezzaAlbero di media grandezzaAlbero di prima grandezza. Lo ricorda anche il suo nome volgare: Tuia gigante

Coni

In tabella sono elencati in ordine di importanza i caratteri che aiutano il riconoscimento. Conviene partire dai frutti (coni o strobili) alquanto diversi fra le tre specie, sia durante la formazione che da secchi. Inoltre i coni lignificati permangono sulla pianta per molto tempo, a volte anche due anni, aiutando l’identificazione.

Coni in formazione. Da sinistra: plicata, occidentalis, orientalis. Si notano le differenze nel colore, dal verde tenero al glauco; nella forma, ellissoidi più o meno allungati; negli aculei in cime alle squame, più o meno grossi o appuntiti.
Coni secchi. Da sinistra: plicata, occidentalis, orientalis. I primi hanno all’apice una sorta di coroncina formata dal residuo degli aculei delle squame più interne; nell’occidentalis sembrano minuscoli tulipani; nell’ultimo le squame si aprono alquanto dando al cono una forma a rosetta.

È utile osservare anche la disposizione complessiva dei frutti poiché ogni specie predilige una diversa acconciatura.

T. occidentalis. Coni in settembre. Disposti in cima ai rametti, in postura verticale e tutti dallo stesso lato del rametto
T. occidentalis. Gennaio. Disposizione un po’ disordinata, dovuta anche ai rametti orientati in direzioni diverse fra loro, mentre i frutti puntano sempre verso l’alto e si trovano sulla pagina superiore del rametto
T. orientalis. Ottobre. I frutti crescono da entrambe le facce dei rametti e in direzioni diverse, formando una specie di mucchio scompigliato
T. orientalis. Febbraio. Tipica disposizione dei coni: a macchie disordinate. I pallini gialli in cima ai rametti terminali sono fiori maschili.
T. plicata. Ottobre. Anche in questa specie i coni sono ascendenti e tutti dalla stessa parte del rametto (la faccia superiore)
T. plicata. Giugno. Così appaiono i rami: ampie falde decombenti con i coni tutti sullo stesso lato. Per l’interpretazione delle due curve nella foto si veda qui.

Rametti

In tutte e tre le specie i rametti sono presenti in più ordini sulle branche, dai più grandi e robusti ai più piccoli spessi uno o due millimetri. Essi son disposti sempre su un unico piano, tanto da poter distinguere una pagina inferiore e una superiore.

T. plicata. Rametti disposti su un unico piano.
T. plicata. Pagina superiore del rametto a sinistra, inferiore a destra. Quest’ultima ricoperta da una polvere cerosa (pruina) bianchiccia.
T. orientalis. Pagina inferiore di singolo rametto.
T. orientalis. La specie ha una particolarità: i rametti tendono a disporsi verticalmente, come tante mani sottili protese al cielo.
T. occidentalis, faccia superiore di singolo rametto.
T. occidentalis. Ottobre. I rametti si dispongono perlopiù orizzontalmente; l’aspetto è scomposto, molto diverso da quello delle altre due.

Foglie

Delle foglie in parte si è già parlato analizzando i rametti, aggiungiamo, per ora, che sono squamiformi, appressate ai rametti, disposte su quattro file.

Oltre all’ovvio confronto per dimensione, l’osservazione attenta conduce a diversità e somiglianze. Colpisce la forma tondeggiante della foglia dell’occidentalis. Diverse fra loro sono pure le foglie mediane delle altre due: un incavo nell’orientalis e losanghiforme nella plicata.
T. occidentalis. La forma tondeggiante si nota maggiormente nella foglia mediana. Questa ha vertice ottuso e una ghiandola sull’asse centrale.
T. orientalis. Apici acuti ma alquanto smussati. Ghiandola in un incavo della foglia.
T. plicata. Nella foto si sono evidenziati i contorni delle foglie per meglio osservarne le parti spigolose. Foglia centrale ghiandolamunita.
Spesso si parla di foglie appressate ai rametti. Questa foto mostra come il tentativo di rimuovere le foglie dal rametto abbia condotto alla distruzione del rametto stesso, quasi come se il rametto fosse composto da foglie giustapposte.

Corteccia

La corteccia non è di grande aiuto per le molte somiglianze fra le specie, e anche a causa di una certa variabilità fra individui della stessa specie.

T. occidentalis. La corteccia è grigiorossastra e si sfalda in lunghe strisce
T. occidentalis. A volte è il grigio a prevalere, e allora somiglia a quella dell’orientalis.
T. orientalis. Corteccia grigia e fibrosa;…
tende, talvolta, al rossiccio rassomigliando a quella dell’occidentalis.
T. plicata. Corteccia rosso grigiastra che si sfilaccia in lunghe strisce. Simile a quella del Libocedro.

I colori della chioma

T. plicata. Alberi di notevoli dimensioni (cosa denunciata dal nome volgare: Tuia gigante) e dalla chioma verde scuro in tutte le stagioni.
T. occidentalis. Albero di media grandezza. La chioma è di colore verde chiaro…
…e ingiallisce (meglio sarebbe dire arrossisce) in inverno.
T. orientalis. Albero di media grandezza. Chioma di colore verde chiaro.
In inverno arrossisce; in alcuni individui diventa ruggine.
Al risveglio vegetativo, in primavera, si tinge d’oro.

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