Celtis occidentalis

portamento; foglia; fiore; diagramma fiorale; frutto; corteccia; foliage; fenologia; areale di origine; dove trovarli; sistematica; cortile Palazzo Zuchermann

Ulmaceae
Celtis occidentalis L.
Nome imposto da Linneo nel celeberrimo Species Plantarum, Stoccolma, 1753, pagina 1044.

La pagina 1044 (pianta poligama monoica, classe 23). Linneo segnala la forma della foglia che dice asimmetrica e acuminata. Ne elenca inoltre altri caratteri in fondo alla voce, molti dei quali saranno documentati dalle foto del post.

Fenologia minima
Areale di origine

Celtis occidentalis o Bagolaro americano è albero molto simile al suo omologo mediterraneo; le piccole differenze sono tuttavia significative. A Padova è presente in pochi luoghi ma tutti suggestivi. Primariamente ai Giardini Treves, dove vivono numerosi esemplari, alcuni affascinanti.

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L’entrata dei Giardini Treves in una bella giornata di Novembre. I giardini in inverno sono aperti soltanto due ore al giorno e questo è poco incoraggiante.
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Appena superata una splendida Catalpa e raggiunto un Acero negundo, sulla destra compare un albero apparentemente abbattuto ma per fortuna vivo e vegeto. Lui sta semplicemente così, non so quale sia la sua storia, tuttavia per quante traversie abbia passato ora sembra aver raggiunto uno splendido stato di equilibrio.

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Il Celtis come appare dal vialetto dell’entrata. Sullo sfondo gli edifici dell’Ospedale che per un lungo tratto confina coi Giardini.
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Ancora il nostro in Giugno, visto dalla parte opposta
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La corteccia dell’occidentalis si fessura profondamente sollevando lunghe creste che in questo esemplare sembrano formare graziose losanghe.
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Altri individui abitano lungo la recinzione che divide, a sud, i Giardini dall’Ospedale.

Le due specie differiscono anche nel portamento, composto e austero l’australis,  schietto e scompigliato l’occidentalis.

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Qui e nelle foto successive magnifici esemplari che abitano i Giardini Treves
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Al centro l’edicola del pozzo, non più attivo
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Ai Giardini dell’Arena alcuni celtis occidentalis vivono mescolati ai loro cugini lungo il Viale Perlasca.

L’esemplare della foto precedente ai primi di Ottobre

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Ancora i Giardini dell’Arena, al centro un occidentalis, a sinistra un deodara e a destra un Zelcova. Il Nostro si tinge di giallo in autunno.

Le foglie dell’occidentalis sono più piccole dell’australis, lievemente tondeggianti e con asimmetria più accentuata; frutti e fiori non mostrano differenza, se non, forse, nel colore delle drupe mature appena più chiare.

A destra una foglia di australis, a sinistra più chiare e lisce due foglie di occidentalis
Rametto con foglie e fiori
Un fiore bisessuale di occidentalis. Quelli del cugino europeo sono, come si è già detto, praticamente indistinguibili.

Diagramma e formula fiorale. P = perigonio (involucro fiorale non distinto in calice e corolla), pedice numero tepali; A = androceo (sezione delle antere), pedice numero stami; G = gineceo (sezione dei due carpelli), al centro l’unico ovulo dell’unico loculo.

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Frutti in dicembre
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gennaio

Un altro luogo dove trovare occidentalis in città è il Teatro Giardino di Palazzo Zuchermann, raggiungibile da Via Matteotti.

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I celtis occidentalis arricchiscono lo spazio scenico rendendo il tutto molto suggestivo
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Un tratto delle Mura comunali delimita a ovest il teatro e porta affissa una targa che commemora un’impresa di Novello da Carrara.
Novello da Carrara
La targa, quasi certamente di Carlo Leoni. A sinistra un Yucca.
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Un giardino privato in Riviera Ruzante
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