Nel diciottesimo secolo le piante del Nord America erano molto richieste dai giardinieri europei, primi fra tutti gli inglesi. Il motivo non era soltanto il fascino dell’esotico ma la bellezza intrinseca di questi alberi che da soli riescono a trasformare un paesaggio. Cupressacea pregiata il Cipresso di Lawson era tra queste piante coinvolte nell’intenso traffico di semi da una sponda all’altra dell’Atlantico.
Fenologia minima – SempreverdeAreale di origine – Sud Oregon e Nord CaliforniaPianta sempreverde dal portamento piramidale, snella, alta ed elegante Chamaecyparis lawsoniana può essere osservata in tutta tranquillità ai Giardini Città dei Bambini in Via Sant’Eufemia.Lo stesso individuo in inverno, a destra la sagoma di un celtisIl Giardino custodisce un ragguardevole numero di cipressi di Lawson, se si procede lungo il muro che lo delimita a nord, se ne incontra un intero filare.Un esemplare isolato di un giardino privato adiacente. Alcuni esemplari, come questo, hanno un aspetto più vaporoso.La pianta del Giardino Città dei Bambini (Mappa del Comune). Il Giardino ospita più di un genere di cupressacee, in rosso Chamaecyparis lawsoniana, con il folto filare lungo il muro a nord. In blu e verde Thuja plicata e Thuja orientalis rispettivamente. In basso a sinistra un tratto di via Sant’Eufemia.
Spesso nelle cupressacee le biforcazioni si dipartono fin dalla base, è il caso di uno degli esemplari di lawsoniana che abitano un giardino comunale in Via Raggio di Sole.
L’entrata del giardino, ora sede di uffici comunaliL’esemplare della foto precedente è parte di un gruppo di lawsoniane, una si vede svettare al di sopra dell’edificio. A sinistra del cancello una thuja.Ancora un’immagine del gruppo di chamaecyparis in una splendida giornata di Febbraio
Oltre che dal portamento la pianta si può riconoscere dai piccoli coni tondeggianti, magnificamente colorati a maturazione, e per le squame che si diramano a raggiera quando secche.
Foglie e frutti maturi in una esplosione di sfumature verdazzurreSeme alato, simile nella struttura a quello dell’olmo, ma molto più piccolo.I fiori maschili crescono alle stremità dei rametti. Dapprima neri diventano rossi a maturazione.Fiore maschile, sono visibili le squame protettive nere e le sacche polliniche rossissime. Fiori femminili ( a dire il vero fecondati da un po’) disposti in punta ai rametti. Foglie squamiformi, piccolissime e appressate strettamente ai rametti; curiose strisce biancastre fra le squame possono contribuire all’identificazione.Pagina superiore del rametto. Foglie di circa un millimetro, con apice acuto, ghiandole al centro.Rami e rametti hanno andamento per lo più orizzontale, e donano alla pianta un aspetto soffice e piumoso come se tanti guanciali si accostassero gli uni agli altriIn questa foto invernale il fogliame è più scarno ma la disposizione orizzontale di rami e rametti è più evidente. Dietro il tronco si intravede una vecchia conoscenza, il Calicanto del Giardino Città dei Bambini.La corteccia grigiomarrone si squama in lunghe placche. In assenza di frutti, maturi o secchi, è utile per l’identificazione.
Ed ora altri begli esemplari presenti in città.
Via Bronzetti presso la Scuola Materna Natività di Maria in una sfavillante giornata di Aprile. Questo esemplare non è molto alto, ma è così bello che sembra uscito da un manuale.In questa foto e nelle seguenti individui che abitano l’argine sinistro del Bacchiglione lungo Via Goito
Sì… tomorrow…
Finalmente sei tornato, ci avevi promesso un albero al giorno!😊