Fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazione.Areale di origine (native range)
Cipresso calvo, Cipresso delle paludi, Taxodium distichum, tutti nomi ispirati alle sue tante caratteristiche. Albero elegante, maestoso e longevo originario delle regioni paludose del sud est degli Usa. A Padova è presente lungo il tratto del Bacchiglione tra le Porte Contarine e Piazzale Boschetti, oltre che all’Orto Botanico.
Due Taxodium distichum incorniciano idealmente cupola e campanile del CarmineQui in Gennaio. Sulla sinistra si intravede il Monumento ai Caduti dell’11 SettembreAlbero dal portamento conico, si eleva notevolmente in altezza con austera solennità. Ciò nonostante ispira una sensazione di leggerezza dovuta al fogliame delicato e ai rami leggermente decombenti.Lo stesso individuo della foto precedente in autunno, quando l’albero si tinge di delicate tinte rossastreQui in inverno. Non ancora completamente “calvo”, ma presto lo sarà. Sullo sfondo i Giardini dell’Arena.Gennaio, dal Ponte di Corso del Popolo verso la Stazione.
La caratteristica che balza immediatamente all’occhio ammirando questa pianta è la presenza di radici aeree, protuberanze che emergono dal terreno tutto intorno al tronco massiccio e scanalato.
Avvicinandosi al taxodium si possono osservare meglio le peculiari radici che fanno pensare a un paesaggio di mangrovie.Incontro ravvicinato lungo il BacchiglioneGroviglio di radici di una pianta ormai morta lungo il canale che costeggia l’entrata dell’Orto BotanicoIl tronco possente e scanalato alla base in un magnifico esemplare all’OrtoLa corteccia si fessura longitudinalmente in lunghe strisce sottili.I morbidi aghi disposti in modo “distico” lungo piccolissimi rametti. Questi ultimi rigorosamente paralleli fra loro.Aghi piatti, morbidi, appuntiti.I tenui colori autunnali risaltano sul marrone scuro della corteccia.Fiori (coni) maschili in lunghi amentiBoccioli in Febbraio inoltratoMiriadi di fioretti Sacche polliniche protette da squame e portata da un asse centraleAprile, nascono i primi aghi e i fiori maschili han già svolto il loro compitoFiore (in realtà per le conifere si parla di cono) femminile; si noti in quello di destra la presenza di due fori sotto una squama, da lì penetra il polline per fecondare gli ovuli.Fiori femminili appena fecondati
I frutti sono tondeggianti inizialmente verdi, poi marrone a maturazione
Coni in formazioneIl disegno dei coni è simile a quello di certi palloni da calcio: un dodecaedro (dodici pentagoni regolari uniti a formare il quinto solido platonico) gonfiato dall’interno.Ottobre abbondanza di fruttiUn mese dopoFrutti maturi, pronti ad aprirsi e a lasciar cadere i piccoli semi.
Ancora qualche immagine di questa affascinante pianta.
Monumento ai Caduti dell’11 SettembreOltre il Ponte l’incredibile filare di libocedri che adorna Via Trieste. Fra i due taxodium alcuni ligustri in piena fioritura.Una scolaresca all’entrata dell’Orto Botanico, sullo sfondo un filare di Taxodium distichum.Al centro, appena dietro il lampione, un giovane Taxodium in AprileLo stesso individuo in autunno. Sullo sfondo l’inconfondibile sagoma di una Metasequoia glyptostroboides, una delle rare specie di conifere che, come il Cipresso calvo, d’inverno perdono le foglie.