Gleditsia triacanthos – Spino di Giuda

Fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazione
Areale di origine (native range)

Gleditsia triacanthos o Spino di Giuda, e il nome comune è presto spiegato:

Queste sono vere spine, e fanno una certa impressione. La foto è presa al Lido di Venezia.


L’albero è originario dell’America settentrionale, perciò il nome volgare è fuorviante. E si capisce che così com’è non si potrebbe mettere a dimora nelle città, esiste però una cultivar priva di spine (Gleditsia triacanthos Inerme), e il problema è superato.

Gleditzia triachantos portamento verde
Un bell’esemplare al Parco d’Europa, in una scintillante giornata di Giugno.

Il portamento è espanso con la cima che tende ad appiattirsi, e ciò lo rende quasi inconfondibile.

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Via Thoan di Revel, ancora uno splendido individuo dalle dimensioni rispettabili.
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Un gruppo di giovani gleditsie e catalpe (a destra) in un giardino di uffici comunali in Via Raggio di Sole.
Gleditsia triachantos inerme Giugno
Un vialetto con un filare di giovani gleditsie al Parco Milcovich.

L’aspetto vaporoso che offre da lontano è dovuto alle foglie composte che hanno numerosissime foglioline di piccole dimensioni. Caratteristica che accomuna questa specie a Sofora, Robinia e Amorfa.

Gleditzia triachantos foglia 1
Foglia composta imparipennata con foglioline lanceolate dalla punta fortemente arrotondata.

Anche il portamento è simile alla Robinia, ma basta avvicinarsi ed osservare la corteccia per sciogliere ogni dubbio.

La corteccia si fessura longitudinalmente, non in modo profondo, ma tanto da permettere alle falde di distanziarsi fra loro e staccarsi alquanto dal tronco. Questo fenomeno rende la pianta pressoché unica.

In città ci sono sia esemplari isolati sia filari; uno in particolare facilmente accessibile in Via Volturno anche se scomodo da praticare causa l’intenso traffico.

Gleditsia triachantos filare Mag
Via Volturno, verso Porta Savonarola, in una tranquilla serata di maggio. Sul marciapiede un tappeto dorato, complice il tramonto, di fiori e polline.

La fioritura è discreta, i fiori maschili e femminili sono disposti in racemi con numerosi e sfuggenti fiorellini.

Gleditsia triacanthos inerme fiori 2
Un ramo coperto di giovani foglie, boccioli e fiori maschili.
Gleditsia triachantos inerme Boccioli 2
Gli alberi fanno cose strane, un tronco che crede di essere un giovane rametto ha appena emesso turgidi boccioli.
Gleditsia triacanthos inerme fiori Mag
Fiori maschili in maggio, si distinguono le antere gialloverde.
La pianta è dioica. Qui infruttescenza femminile. Fiori dal lungo calice, con sepali e petali giallini che si confondono fra loro.
Non è stato facile scovare il fiore femminile (la foto è del Maggio 2021, tre anni dopo la pubblicazione del post), ma ne è valsa la pena. Il pistillo ha uno stigma giallastro (sembra una caramella gommosa) su un breve stilo e subito sotto l’ovario appiattito. Il fiore conserva stami sterili in numero variabile.

Per quanto sian piccoli e semi nascosti i fiori, risultano appariscenti e ingombranti i frutti, lunghi baccelli dapprima verde chiaro e poi marronerossiccio.

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Baccelli incredibilmente lunghi e contorti (fine luglio)
Giardini Treves, un baccello maturo in marzo.

Quando i baccelli si imbruniscono le foglie cominciano ad ingiallire creando un felice contrasto su questa spettacolare pianta.

Gleditsia triachantos inerme Baccelli3
Una giornata autunnale in Via Volturno

L’albero assume la livrea autunnale diventando dapprima giallo brillante e poi tingendosi di un giallo profondo quasi arancione.

Gleditzia triachantos sunburst autunno1
Parco d’Europa, ottobre, gradazioni di giallo.
Gleditsia triacanthos inerme autunno2
Via Marconi
Gleditsia triacanthos inerme autunno4
Giardino Città dei Bambini, un notevole esemplare di Gleditsia. L’albero sulla destra è un Frassino minore.
Una monumentale Gleditsia all’Orto Botanico in Novembre…
…e le sue micidiali spine.
Esemplare isolato lungo il Piovego fra San Gregorio e Noventa Padovana. Un miracolo che si sia conservato. Questi alberi erano piantati per delimitare i confini delle proprietà.
Canale di Battaglia, lì dove comincia al Bassanello. Sulla destra, riconoscibili, alcune gleditsie, a sinistra Arundo donax e in fondo il profilo dei Colli.
Torcello (Venezia), un posto che sembra pieno di gledizie, se ne incontrano molte lungo la fondamenta che dal vaporetto conduce a Santa Fosca.

Gleditsia triacanthos Sunburst

Oltre all’inerme anche la cultivar Sunburst (Raggio di Sole) è apprezzato dai giardinieri: dimensioni modeste e bellissime livree primaverile e autunnale che esaltano le inclinazioni della pianta madre.

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Via Manzoni, dalla rotonda di Via d’Acquapendente verso il Bastione di Santa Giustina, in luglio.
Novembre, fogliame giallo ocra.
Gleditsia triacanthos inerme Apr18
Uno scorcio sulla Basilica di Santa Giustina, i numerosi fari sono del Pattinodromo comunale. Le foglie appena spuntate, la foto è d’inizio Aprile, han colorito giallo limone.