Il nome specifico deriva dalla caratteristica più appariscente: frutti rossi e carnosi che in autunno punteggiano il fogliame verde scuro.
Fenologia minima: fioritura, fruttificazioneAreale di origine (native range): Europa centrorientale e Asia MinoreSettembreNovembreA dire il vero non si tratta di bacche, ma di un seme circondato da un arillo, è questo il termine scientifico dell’involucro così appariscente. Prima cresce il seme, sempre più scuro fino a diventare quasi violaceo, e poi tutto attorno cresce la parte polposa.La pianta sopporta bene la potatura, e i giardinieri ne approfittano per farne delle siepi...…e dando forme varie alle povere piante.Albero dioico, fiori maschili e femminili separati su individui diversi. I fiori maschili sono giallognoli e disposti a formare una specie di grappolo, apparentemente appeso alla pagina inferiore delle foglie… …in realtà sono attaccati ai rametti.I fiori femminili sono più sfuggenti. Isolati e molto piccoli, sono formati da un involucro squamoso che racchiude un ovulo nudo.
Le foglie hanno la forma di aghi piatti e son disposte appaiate sui rametti. La pagina superiore è verde scuro, quella inferiore molto più chiara.
La tonalità cambia da un esemplare all’altro; e anche con la luce.
Il Tasso ha portamento espanso, un po’ tozzo a dire il vero, ma a volte capita di imbattersi in individui alti e slanciati. La specie è relativamente frequente a Padova, e non mancano esemplari belli e vetusti.
Un vecchio tasso in un’aiuola della Scuola Media Mameli, in Via Agnus Dei. Proliferare di polloni e rametti in Aprile. Giardini alla Rotonda in Novembre. Taxus baccata Fastigiata e due lagerstroemie. Sullo sfondo un Pino domestico (Pinus pinea)Il vicino cortile del Maldura, visto da Via Calfura, ospita uno splendido esemplare di tasso, anzi una “tassa”. Una rotonda in Via Santa Maria in Vanzo. Il Tasso emette, nel corso dell’estate, molti rami dalla parte bassa del troncoAttenti, osservate con cura, perché l’intrico di rami e rametti ospita vita! Se non vedete subito l’animale che vi fissa furtivo, aiutatevi con i piani di messa a fuoco della foto: è lui che ho ripreso. Questo alto e slanciato Taxus baccata in Via Acquette può dare problemi per l’identificazione, causa il portamento inconsueto. Ma puntualmente in autunno i suoi arilli, disseminati sul marciapiede, ne tradiscono l’identità.Ponte Sant’Agostino, una maestosa Tassa che si sporge tra Riviera Mussato e… …Via San Tomaso.Via Manzoni presso la Breccia di Santa Giustina. Platani sulla destra, e in fondo Tigli di varie specie.Riviera Paleocapa in prossimità del Ponte SaracinescaUna nebbiosa mattina di ottobre in un giardino del Comune in Via Fra’ Paolo Sarpi. La Cappella Universitaria San Massimo al Portello. Qui la Domenica pomeriggio si tengono preziosi concerti. La chiesa ospita una tela del Tiepolo e la tomba di Morgagni.
I tassi hanno tronco costolato e nodoso, insomma esageratamente mosso.
Il tronco possente di un esemplare dei Giardini TrevesLa corteccia si sfalda in lunghe placche longitudinali.Il fusto dell’esemplare che vive ai Giardini Città dei Bambini...…In una tiepida sera di Novembre……e in una splendente giornata di Gennaio.Parco dei Faggi a VoltabarozzoUn gruppo di tassi in Via Cernaia, tra Piazzale San Giovanni e il Torrione Saracinesca.
Questo post si è prolungato forse eccessivamente e non c’è spazio per illustrare altre piante di tasso presenti in città. Lo farò in un prossimo articolo.