Un post difficile e complesso poiché in città vivono tantissime specie di aceri. Per fare un po’ d’ordine proveremo a raggrupparle per tipo di foglia: poche specie han foglia composta, le più l’hanno lobata, ma per fortuna in quest’ultimo caso si possono formare più sottoinsiemi distinguendo per numero di lobi.
Avvertenza 1 Alcune specie hanno già un post, a questi rimanderemo sperando di non spezzare troppo il filo del racconto. Nel caso di A. platanoides e A. pseudoplatanus esiste addirittura un articolo che confronta le due specie.
Avvertenza 2 Avrei voluto contemplare nel post anche gli aceri giapponesi, ma già così è terribilmente lungo: bisognerà dedicare a questi aceri un apposito articolo. Con la locuzione ‘aceri giapponesi’ si intendono comunemente le sole due specie: Acer palmatum e Acer japonicum, oltre alle loro numerosissime cultivar. Unalberoalgiorno si atterrà a questa consuetudine.
– all’aspetto grigio per corteccia e pagina inferiore – rami slanciati verso l’alto ad angolo acuto – spesso una delle due samare atrofizzata
Aceri a foglia composta
Solo due specie di aceri fra quelli che vivono in città hanno foglia composta: Acer negundo, con la cultivar A. n. Variegatum , e A. griseum
Acer negundo
Foglia dal lungo picciolo, con tre o cinque foglioline (a volte sette) dentate nella metà superiore. Specie dioica. Infiorescenza femminile a sinistra e maschile a destra, entrambe in amenti, ma molto più vistose quelle maschili. Aspetto invernale della femmina, che conserva a lungo le infruttescenze. L’albero ha un suo post al quale rimando, non prima però d’aver segnalato un recente accadimento. Unalberoalgiorno è particolarmente affezionato a questo esemplare, che emerge dall’argine destro del Piovego su Ponte Milani, poiché l’ha scampata bella dalla ristrutturazione del tratto di argine lungo i Giardini dell’Arena. Acer negundo Variegatum, rami e foglie, al Treves.
Foglia composta da tre foglioline e da un lungo picciolo rossiccio e pelosetto. Ogni fogliolina è grossolanamente dentata nella metà più vicina al vertice; la centrale ha breve picciolo, le laterali sono pressoché sessili.Corteccia marezzata con decine di sfumature di marrone. Nella foto un imponente esemplare a Kew.In città, che io sappia, c’è un solo individuo che abita un giardino privato in Via Folengo. Nella foto ritratto in Ottobre; le foglie imbruniscono diventando rossicce.
Due sono le specie che vivono in città: A. buergerianum e A. ginnala entrambe di dimensioni contenute. Nel post ne è ricordata una terza facilmente raggiungibile con una gita a Castelfranco; obbligatoria una visita al Duomo che custodisce la Pala di Giorgione.
Nella foto collage le scale sono alquanto diverse per le tre foglie, in realtà la foto del ginnala è la più grande di tutte, mentre le altre due hanno dimensioni equivalenti.
Acer buergerianum
Foglia con tre venature principali (le uniche chiaramente visibili) che corrono con angoli molto stretti tanto che i tre lobi triangolari da essi innervati danno l’impressione di essere paralleli. La base è arrotondata o acuta. Bordo liscio o lievemente dentato. Pagina superiore di un bel verde intenso, molto più chiara l’inferiore. Picciolo lungo a volte ben più della lamina. Samare ad angolo ottuso.Bella la corteccia, dal grigio all’avana con striature arancione. Albero non molto grande dai rami ascendenti ad angoli alquanto stretti e dall’aria un po’ scapigliata. Raro in città. Un bel gruppo vive, o viveva non so, nel giardino della ex Scuola Materna Madonna di Lourdes, oggi in fase di ristrutturazione all’interno del progetto del Parco delle Mura, e prima ancora sede della gloriosa Rari Nantes patavina.
Foglia prevalentemente trilobata, a volte i lobi laterali mancano, il bordo è sempre irregolarmente dentato. Picciolo pronunciato. I colori autunnali sono la cifra dell’albero che ha dimensioni contenute, ma si fa notare soprattutto in quel periodo. Portamento un po’ scomposto. Un gruppo di queste piante vive in Via Facciolati all’altezza dell’incrocio con Via Favaro.E un grazioso filare nella vicina Via Rosmini.Infiorescenze a corimbo. I singoli fiori sono di sesso diverso, lì dove è presente il pistillo gli stami sono atrofizzati.
L’Acero di Momtpellier dal colore verde smeraldo e dal profumo di mare è semplicemente bello; si potrebbero contemplarne le foglie per ore senza mai stancarsi.
Lobi dall’elegante forma ben sottolineata dal bordo fogliare intero. Lungo e sottile picciolo dal quale si irradiano esili ma decise nervature.Sempre emozionante ammirare le piante nel loro ambiente natura, questo splendido monspessulanum vive nel Comune di Lenola, Parco dei Monti Ausoni.Un imponente esemplare a Villa Bolasco, Castelfranco Veneto.
La sezione più numerosa. Molti saranno i rimandi a post specifici, spero che i tanti ‘salti’ non spezzino troppo il racconto.
Nella foto collage le scale sono più o meno le stesse per tutte le foglie, tranne per quella dell’Acero campestre che è molto maggiore delle altre (insomma, la foglia sembra più grande di quello che è).
Acer platanoides
Foglia grande, larga, simile al platano; lobi con caratteristici denti cuspidati. Uno splendido esemplare al Parco Iris. Per approfondire ecco il link al post dedicato alla pianta e a un post di comparazione con Acer pseudoplatanus
Cultivar molto simile al genitore ma con le foglie rosse che diventano sempre più cupe con l’avvicinarsi dell’autunno.
Foglie in giugno, il colore comincia ad imbrunirsi.La pagina inferiore olivastra, solcata da nervature rosse. Rosso anche il lungo picciolo.Samare colorate di rosso e di giallo. L’angolo fra le ali varia alquanto, mentre è sempre piatto nel caso del platanoides.Fiori giallo verdognoli disposti in corimbi, del tutto uguali al genitore. Tuttavia le foglioline, al nascere rosso brillante, denunciano la cultivar.Un bellissimo esemplare di questa cultivar vive al Parco Europa. Nella foto del Maggio 2019 conservava ancora i rami bassi.
Foglia a cinque lobi, ma i due vicini al picciolo, sembrano appena accennatiPoderoso albero con la cima della chioma a cupola. Giardino Margherita Hack. La specie ha un post tutto per sé, e uno di confronto con Acer platanoides.
Anche questa cultivar si distingue dal genitore per il colore.
Foglie verdi sulla pagina superiore……ma rosa violacee, solcate da nervature gialle, sull’inferiore. Come si sarà già notato, le samare hanno ali rosso fuoco, conservano tuttavia il verde in prossimità del seme. Il vento esalta la tavolozza dei colori.Un bell’esemplare abita l’argine del Bacchiglione presso Piazza Delia. Per un fortunatissimo, e credo fortuito, caso affiancato ad esso vive uno pseudoplatanus ‘normale’. I due in autunno. Poco più il là un olmo giallo limone.
La classica foglia in un giovanissimo esemplare (in realtà un neonato). Immagine autunnale di Acero campestre in Via Zancan. Inserisco il link al post dedicato alla specie.