Acero riccio – Acer platanoides

A Padova Acero riccio, Acer platanoides, vuol dire Prato della Valle. Per la verità non è sempre stato così, fino alla fine degli anni ottanta vi abitavano enormi platani, poi abbattuti poiché aggrediti da un fungo che li ha uccisi tutti.

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Gli aceri ricci del Prato in Maggio. Sullo sfondo la Basilica di Santa Giustina.
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Le statue che ornano la Piazza, gli aceri e le caratteristiche cupole del Santo
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Fra le piante, appena imbrunite ai primi di Ottobre, si intravede Palazzo Angeli sede del Museo del Precinema.
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La Loggia Amulea che ospita la sezione padovana della Società Dante Alighieri.
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Addobbi natalizi.

L’ Acero riccio prende il nome comune dalle vistose cuspidi della foglia; ancora la foglia, che ricorda, specie in prossimità del picciolo, quella del Platano, ispira il nome scientifico, Acer platanoides.

Foglia di colore verde intenso, più chiare venature e picciolo. In alto a sinistra il seme alato.
Foglia 2
Peluria mattone chiaro alle ascelle delle venature
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Parco Perlasca. Le caratteristiche foglie con i canonici cinque lobi e i denti aguzzi.
Come spesso capita i nomi delle specie si rimandano l’un l’altro, qui la foglia del Platanus acerifolia. E per non farsi mancare proprio niente, esiste anche l’Acer pseudoplatanus.

Tutti gli aceri hanno frutti simili: una coppia di semi alati, samare. Non è facile distinguerli, ma l’angolo formato dalle samare può aiutare.

Samara 1
Nel caso dell’Acero riccio i due semi alati sono quasi allineati
Samara 2

Acer platanoides è albero di media altezza e cresce piuttosto lentamente, la chioma è espansa spesso irregolarmente, ed è bello da ammirare in particolare in Marzo-Aprile quando fiorisce prima di mettere le foglie.

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Un breve filare di splendidi aceri ricci in Riviera San Benedetto in piena fioritura. La foto è di fine Marzo
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Il breve filare visto dal Ponte dei Tadi
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Qui in Novembre
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Ancora Prato della Valle
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Due giovani aceri ricci in Piazza Delia, in primo piano un Tilia cordata. La foto è presa in Maggio, si notino le brattee, del tiglio, e le samare, dell’acero, che punteggiano coi loro colori chiari il fogliame scuro delle due piante.
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Un giovane acero riccio al Parco Ognissanti di Via Fistomba
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Parco Ognissanti in Dicembre, in primo piano un acero riccio. Il foliage copre novembre e dicembre
Un gruppo di giallissimi aceri ricci al Parco Iris, qui queste piante vivono numerose.
Foglia 5
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Novembre al Parco Perlasca
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Acero riccio fiorito in Prato della Valle
Fiore 1
I Fiori gialloverdastri sono raggruppati in mazzetti (corimbi)
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Fiore a simmetria pentagonale. La stessa pianta porta sia fiori maschili che ermafroditi. Nella foto di destra si vede lo stigma che si biforca, e in basso, fra gli stami turgidi, l’ovario. Mentre nella foto di sinistra si nota la mancanza del pistillo, l’organo femminile.
Fiore 3
Con lo spuntare delle foglie i fiori fecondati cominciano a mostrare le samare e i corimbi si prostrano.
Fiore 4
Capsule ellissoidali racchiudono i fiori
Gemma 1
Gemma marrone rossastra: carattere peculiare.
Tronco 1
La corteccia liscia negli alberi o rami giovani, si fessura con l’età e forma lunghe increspature che nelle piante più vecchie sembrano intrecciarsi fra loro.
Tronc 2
Un anziano esemplare al Parco Treves con la tipica corteccia a “pelle di serpente”.
Fenologia minima
Areale d’origine

La specie ha numerose varietà; particolarmente belle quelle a foglie variamente colorate. Ma questo sarà oggetto di un nuovo post.