Orniello – Fraxinus ornus

Delle tre specie più comuni di frassino, in città, l'Orniello è quella più facilmente distinguibile, almeno nel periodo della fioritura. Verso la seconda metà di aprile, ma a volte anche prima, si ricopre di larghe chiazze candide che rivestono quasi interamente la chioma. Osservando da vicino lo spettacolo si fa, se possibile, ancora più interessante: sembra di guardare, e toccare, vaporosi piumini profumati.

Fraxinus angustifolia – Frassino meridionale

Il frassino meridionale, o minore, è fra le tre specie di frassino più comuni in città (Fraxinus excelsior, ornus e angustifolia appunto) quella con una più ampia diffusione; non saprei dire perché, forse a motivo della sua affascinante tenuta autunnale: le foglie assumono un bel colore bruno rossastro e alla fine dell'autunno virano verso il giallo intenso.

Lagerstroemia indica

Dove si descrive con dovizia di particolari il bellissimo albero dal nome impronunciabile Lagerstroemia indica. E in particolare si raccontano le meraviglie della sua levigata corteccia e dei suoi curiosi fiori, che allietano per quasi due mesi, durante la calda estate, i cittadini padovani

Robinia pseudoacacia – Robinia

Dove si parla di una pianta originaria del Nord America, che portata prestissimo in Europa (Jean Robin) si è diffusa dapprima come albero ornamentale per poi naturalizzarsi completamente. A Padova si trova in bellissimi esemplari isolati, in numerosi viali e, quasi certamente spontanea, lungo ogni argine.

Acer campestre – Oppio o Acero campestre

Se c'è un acero fortemente legato al territorio quello è l'Acero campestre. Basta uscire dalle città e lo si incontra un po' dappertutto come pianta spontanea. È albero robusto e bello da guardare in tutte le stagioni. La chioma è arrotondata e fa filtrare poca luce, non tanto per la grandezza delle foglie, che anzi sono piuttosto piccole, ma perché assiepate fittamente sui rami; tutto questo almeno per gli esemplari più vecchi.