Come distinguere i ligustri

Delle cinque specie di ligustri che a mia conoscenza vivono a Padova solo il lucidum si distingue agevolmente dagli altri, mentre i rimanenti sono talmente simili fra loro da far sembrare l’atto del compararli un’impesa senza speranze. Naturalmente non può essere così, se si ha la costanza di dedicare del tempo per visite pazienti lì dove vivono, un po’ alla volta se ne viene fuori.

SpeciePeriodo fiorituraTratti (fortemente) caratteristici
lucidumfine giugno
inizio luglio
-unico a portamento arboreo
-foglie grandi almeno il doppio delle altre
japonicumgiugno
inizio luglio
-foglie lucide e spesse
-poco visibili le venature della pagina inferiore
-tubo corollino lungo
-frutto ellissoidale
sinensemaggio
tutto giugno
-giovani rametti con peli fitti e brevi
-foglie giovani a bordo ondulato
-foglie decussate ma che sembrano distiche
-infiorescenza che si addentra nel rametto
-frutti piccoli, sferici, abbondantissimi
vulgare fine aprile
inizio maggio
-foglie con incavatura lungo la nervatura centrale
-infiorescenza povera di fiori
-fiori piccolissimi (mezzo centimetro)
-stami corti, solo le antere sporgono dalla gola
ovalifolium
variegatum
fine aprile
inizio maggio
-foglie ovali
-poco visibili le venature della pagina inferiore
-infiorescenza compressa
-tubo corollino lungo

Forse può essere d’aiuto una tabella con i caratteri riorganizzati in modo diverso

caratterilucidumjaponicumsinensevulgareovalifolium
variegatum
portamento arboreo
giovani rametti pelosi
infiorescenze compresse
oppure con pochi fiori
tubo corallino lungo
stami corti
frutto ellissoidale
fruttificazione abbondante
deboli venature nella pagina inferiore
foglie più grandi di dieci centimetri
foglie fintamente distiche

Ligustrum lucidum

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L’unico di tutti ad assumere portamento arboreo, e spesso può crescere veramente tanto.
Il Ligustrone al Giardino Margherita Hack. Le macchie violacee sono formate dai frutti.
Parco di Bomarzo (VT), un filare di tutto rispetto.
La specie è ormai naturalizzata. Nella foto il litorale di S. Nicolò al Lido di Venezia dove una colonia vive stabilmente da anni. Spesso in frangenti simili all’inizio della crescita, non avendo ancora perso i rami più bassi, può essere scambiato col japonicum.
Da sinistra foglia di: lucidum, japonicum, sinense, vulgare. Manca quella dell’ovalifolium che ha grandezza intermedia fra japonicum e vulgare. La foglia del lucidum si direbbe addirittura fuori misura rispetto a quelle delle rimanenti specie. Mentre solo japonicum sembra avere dimensioni confrontabili.
Abbondante fruttificazione. Molto apprezzata dagli uccelli.
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Immagine che personalmente giudico emblematica perché esplicativa dei caratteri della specie: foglie grandi e lucide, boccioli in grandi candelabri ariosi, e dalla geometria accattivante, che preannunciano fioritura sontuosa e fruttificazione copiosa.

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Ligustrum japonicum

Foglia allungata e brillante, al tatto la si sente spessa e resistente.
La pagina inferiore pallida e solcata da venature così debolmente segnate da sembrare assenti.
Il fiore è il più grande fra i ligustri e ha tubo corollino insolitamente lungo; anche i lobi della corolla contribuiscono a distinguerlo da tutti gli altri poiché sono ‘bruscamente rivolti all’indietro’ – locuzione molto efficace usata da Thunberg in Flora japonica. Lo stigma non emerge dalla corolla.
Anche la forma allungata del frutto aiuta a distinguerlo. E da questo punto di vista è preziosa la circostanza che le bacche rimangano a lungo sulla pianta.

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Ligustrum sinense

La fruttificazione abbondantissima del sinense. Le bacche restano a lungo sulla pianta.
Rametti vecchi e nuovi ricoperti di peluria sottile. Pure la pagina inferiore delle foglie ha corti peli, in specie la nervatura principale.
La disposizione delle foglie è opposta con le coppie di foglie ruotate di novanta gradi (decussate). Anche se all’apparenza le foglie sembrano stare tutte sullo stesso piano (distiche).
Lamina fogliare ondulata particolarmente ai bordi (carattere utile all’identificazione). La foto, con fiori ancora in boccio, mostra bene un altro comportamento singolare di questa specie: l’infiorescenza si addentra in profondità nel rametto superando la prima coppia di foglie (a volte anche la seconda).
Questa pianta ha l’abitudine di lanciare in alto e orizzontalmente lunghi rami (specie nel periodo della fioritura) che la rendono riconoscibile all’occhio allenato. Balena alla mente un parallelo musicale coi temi bruckneriani irradiati per ogni dove nel mezzo sonoro dalle loro lunghe note iniziali.

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Ligustrum vulgare

Avvallamento presente lungo tutta la linea mediana – carattere peculiare. Nella foto il fenomeno è bene evidenziato dalla luce incidente dall’alto: metà foglia è in ombra e l’altra metà riflette la luce radente.
Infiorescenze piccolette e con fiori piuttosto radi, ovvero povera di fiori.
Il singolo fiore è piccolissimo, appena mezzo centimetro; dimensioni minori di ogni altra specie sorella. A confronto quello del ligustro cinese (a destra nella foto) sembra gigantesco.
Mentre paragonando quest’ultimo al fiore del japonicum, l’impressione è ribaltata.
Il vulgare è l’unica specie, tra i ligustri contemplati nel post, ad avere stami corti: soltanto le antere sporgono dalla gola della corolla. Mentre tutti gli altri hanno stami svettanti.

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Ligustrum ovalifolium variegatum

Varietà naturale di Ligustrum ovalifolium caratterizzata da foglie con bordo colorato di bianco o di giallo più o meno intenso.

Foglia ovale e coriacea. Le foglie variegate sono a volte una presenza discreta,…
…a volte più massiccia.
Poco comune in città, vive perlopiù in fioriere.
Una dall’aspetto felice abita l’Orto, presso la vecchia entrata.
Fiori con lungo tubo corollino.
Infiorescenza alquanto raccolta o, meglio, compressa.

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