Post dedicato agli alberi e arbusti la cui corteccia si desquama a placche. Le placche scostandosi dagli strati inferiori possono cadere in tempi relativamente brevi o restare per molto tempo sospese, come incerte sul da farsi. Quanto alla forma si può passare da strisce sottili e allungate fino a piastre quadrangolari, attraversando tutte le gradazioni intermedie.
Nelle piante adulte la corteccia si sfilaccia in lunghe strisce sottili, in modo simile al Libocedro.I rami e i giovani alberelli hanno corteccia rossastra.
La corteccia grigia e fibrosa, tende, talvolta, a diventare rossiccia.Si sfilaccia in strette strisce che si sollevano dai tessuti sottostanti e cadono dopo molto tempo.
La corteccia inizialmente grigia e liscia, si screpola in lunghe e strette strisce molto tormentate; allorché dai tessuti sottostanti emerge un colorito rossastro.
Lunghe e ampie fasce si staccano dai tessuti sottostanti che appaiono lisci e vivacemente colorati. Le placche si fessurano debolmente in senso orizzontale.La foto di questo esemplare più vecchio mostra che le placche non cadono, ma si inspessiscono con l’età.
La corteccia si fessura longitudinalmente, non in modo profondo, ma tanto da permettere alle falde di distanziarsi fra loro e staccarsi alquanto dal tronco.Fuori dai viali cittadini vivono quella con le spine, e che spine!
La corteccia è rosso grigiastra, e quando si fessura si sollevano ampie placche che lasciano trasparire lunghe fenditure rosso mattone.I rami più giovani sono grigioverdi con numerose lenticelle.
La corteccia si sfalda in lunghe placche ondeggianti che crescono a strati e lasciano ampi spazi rossastri. Alcuni strati si sollevano ma difficilmente cadono.