Sono raccolte in questo post sia le specie che conservano la corteccia liscia anche in età matura sia quelle che la mantengono tale a lungo prima che la magia si interrompa ad una qualche età. Di solito una corteccia levigata è anche sottile, carattere quest’ultimo che si evince da piccoli segnali come ad esempio strappi accidentali. In questo gruppo/post le cortecce sono spesso molto colorate e non mancheremo di segnalarlo ogni volta che si presenterà l’occasione. È doveroso avvertire che in molte specie a corteccia liscia capita che placche più o meno grandi si stacchino dagli strati sottostanti, in tali casi è stato molto difficile scegliere se catalogare le cortecce fra quelle a placche o fra quelle lisce. Tanto che alcune specie compaiono sia in uno che nell’altro gruppo/post.
Di certo l’albero a corteccia liscia per antonomasia. Essa èlevigata, quasi vellutata al tatto, sottile, di colore grigio perla dalle molteplici sfumature al variare di luce e umidità. Bisogna toccarla per capirlo fino in fondo.Esemplare più giovane in un bosco (Foresta del Cimino, VT)
Corteccia liscia e levigata, resta perlopiù tale perfino negli individui vetusti; mentre il tronco nella forma e nel colore ricorda le possenti zampe dell’elefante.
Corteccia delicata, candida e liscia, toccarla è un’esperienza piacevole. Si desquama in fogli (placche) sottilissimi. Ma lascia anche ampie zone nere nei punti dove si squarcia.
La corteccia è bianca. Negli individui giovani è spesso fessurata in caratteristiche losanghe scure con al centro solchi rossi.Con l’età nella parte bassa del tronco si tinge di ampie macchie nero carbone, mentre i rami in alto restano bianchi.
La corteccia è grigia e liscia, passandoci sopra con la mano si prova la stessa sensazione data da quella del Faggio. Con l’età non si screpola, ma nel fusto cominciano ad apparire delle strane scanalature, tecnicamente: canule. In questo vetusto esemplare (Giardino Storico Treves) è levigata e lucida come quella della lagerstroemia
Corteccia marrone chiaro o grigia; liscia con lenticelle da giovane, poi si fessura formando creste pronunciate che a volte sembrano intrecciarsi fra loro. In questo esemplare dell’Orto sono presenti contemporaneamente tutte le tipologie.
Corteccia lucida, grigiorossastra, con ampie lenticelle disposte lungo fasce orizzontali che la rendono unica. Poi, con l’età, scurisce molto e si fessura longitudinalmente; ma le tracce orizzontali si continuano a distinguere.
Levigata al tatto; più che grigia è argentata. Con l’età si frattura in piccole placche che tendono a sollevarsi lasciando intravedere tessuti rossastri.
La corteccia si mantiene lisci per lungo tempo, ma alla fine si screpola in piccole scaglie perlopiù rettangolari.Colore bruno chiaro, dapprima tendente al rossiccio, poi al grigio.
Corteccia tendenzialmente grigia, nel bosco può, a volte, ricoprirsi di muschi verdastri.Esemplare vetusto, Piana di Marcésina (Altipiano di Asiago) presso l’albergo omonimo.
In questa specie si conserva a lungo liscia e levigata. Il colore è grigio chiaro, nei giovani vira un po’ al verde.Si frattura leggermente negli esemplari più vecchi (Lenola (LT), Rifugio Appiolo).
Corteccia liscia, grigio scura, opaca. Rami giovani con lenticelle Nei giardini vivono esemplari anche vetusti le cui lenticelle le danno un aspetto più ruvido.