Sicuramente la tipologia con più varietà potendo i solchi e le creste interposte assumere forme diverse, come: solchi e spazi frapposti che si susseguano fittamente; creste lunghe e piatte, come certi tessuti a coste; solchi che si intrecciano fra loro dando luogo a una sorta di rete.
La corteccia è grigia e liscia da giovane, poi si corruga in strette creste ravvicinate e assume un colore grigio scuro, quasi nero.Poi quando invecchia diventa a piccole placche quadrangolari.
La corteccia negli esemplari adulti si corruga finemente e diventa grigiomarrone.Mentre nelle giovani piante è liscia, grigia con sfumature rosso-verdastre, ricca di lenticelle.
La corteccia si fessura in lunghe righe verticali molto vicine fra loro.Avvicinandosi alla corteccia di esemplari non troppo vecchi si scopre un complesso e affascinante mondo di forme e colori.
La corteccia ha lunghi solchi ravvicinati con gli spazi interposti che tendono a rimanere intatti. Si direbbe un motivo a coste come certi tessuti, ad esempio di velluto.
La corteccia è variamente colorata e mossa quasi a formare un reticolo damascato.
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2 pensieri su “Ricerca per corteccia – Corteccia a solchi ravvicinati”
Forse lei si riferisce al fenomeno che si può spiegare con la forza di Coriolis. Questa interpretazione funziona bene con le masse d’aria dell’atmosfera (zone cicloniche e anticicloniche) e quelle d’acqua dei mari, ma facendo esperimenti con piccole masse d’acqua, ad esempio lasciando svuotare un lavandino, il fenomeno non si presenta. Dubito quindi che valga per la lenta crescita degli alberi. Prima o poi Unalberoalgiorno farà un post sul fenomeno dei tronchi attorcigliati (molto frequente fra Alberi di Giuda e Castagni), posso anticiparle che, a mio parere, gli alberi fanno così per aumentare la loro stabilità e elasticità (come per una molla). Un caro saluto.
Buongiorno. Ho una domanda da porre.
Il castagno, annoso, mostra una corteccia con lunghe creste spiralate sempre nel medesimo senso. Dubito che in Australia ci siano molti castagni, ma se c’è ne è qualcuno mi domando se le spirali sono “a testa in giù! “
Forse lei si riferisce al fenomeno che si può spiegare con la forza di Coriolis. Questa interpretazione funziona bene con le masse d’aria dell’atmosfera (zone cicloniche e anticicloniche) e quelle d’acqua dei mari, ma facendo esperimenti con piccole masse d’acqua, ad esempio lasciando svuotare un lavandino, il fenomeno non si presenta. Dubito quindi che valga per la lenta crescita degli alberi. Prima o poi Unalberoalgiorno farà un post sul fenomeno dei tronchi attorcigliati (molto frequente fra Alberi di Giuda e Castagni), posso anticiparle che, a mio parere, gli alberi fanno così per aumentare la loro stabilità e elasticità (come per una molla). Un caro saluto.
Buongiorno. Ho una domanda da porre.
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