Moraceae – La famiglia dei gelsi

Moraceae Gaudich.
Nome imposto dal botanico francese Charles Gaudichaud-Beaupré.

A quanto pare il nome compare per la prima volta in questa strana pubblicazione: Genera Plantarum ad familias suas redacta, San Pietroburgo (?) 1835, a sinistra il frontespizio, a destra la pagina 13 col nome del genere e la sigla del Gaudichaud. Il frontespizio non porta l’autore, ma le fonti attribuiscono l’opera a Carl B. von Trinius – botanico esperto di graminacee. Si tratta, come si vede, di un semplice elenco di nomi di famiglie con la sigla del botanico annomatore. Incerto il luogo di pubblicazione, forse San Pietroburgo (dove ha vissuto a lungo il Trinius, e vi è morto) ma non ho trovato alcuna fonte che attribuisse questo nome alla città, che pure di nomi ne ha avuti tanti.
Tutto questo per dire che non abbiamo il conforto dell’attribuzione originaria dei caratteri alla famiglia.


Come di consueto ci limitiamo ai soli generi del blog (gelsi, fichi, gelsi da carta, maclure), nella famiglia ce ne sono molti altri (famoso l’albero del pane) li troverete tutti qui.
La famiglia comprende alberi e arbusti con fiori unisessuali su piante diverse (dioiche), distribuite su gran parte del globo. Ci regala frutti e alberi ornamentali, oltre a specie utili quali Broussonetia papyrifera, usata da millenni nei paesi dell’estremo oriente per farne carta pregiata e anche tessuti, e, naturalmente, il gelso del baco.

FamigliaCaratteri simbolo della famiglia
Moraceae1 fiori con soli tepali, fiore maschile a quattro stami; 2 infiorescenze maschili in amenti; 3 frutti multipli sia in sorosio sia in siconio; 4 infiorescenza femminile globosa o in amenti brevissimi; 5 piante con lattice.
Foto di famiglia: 1 Morus alba; 2 Broussonetia papyrifera; 3 Morus nigra, Ficus carica;
4 Maclura pomifera; 5 Ficus carica
GenereCaratteri che si discostano
dai caratteri simbolo
Caratteri propri del genere
Morusfrutti simili alle more di rovo
Ficusinfiorescenza maschile e femminilefiori e frutti non visibili dall’esterno
Maclurainfiorescenza femminile piumosa
Broussonetiaspiccatissimo polimorfismo fogliare
infiorescenza femminile piumosa

Fiori con soli tepali, fiore maschile a quattro stami
Fiore maschile del gelso, quattro stami e niente corolla.
Maclura pomifera. In tutto simile a quello del gelso.
Broussonetia papyrifera. Al centro fiore maschile, quattro tepali e quattro stami; a sinistra diagramma fiorale; sul ramo amenti maschili. (Link alla tavola completa)

Singolo fioretto di Ficus carica. Quattro antere al sommo di brevi filamenti, che si dipartono da un lungo peduncolo. Se ne stanno assiepati all’interno di una cavità di cui a breve si dirà.


Infiorescenza maschile in amenti
Morus alba. Infiorescenza maschile
Broussonetia papyrifera 3 Apr18 Web2
Broussonetia papyrifera. Infiorescenza maschile, molto simile a quella del gelso.
Maclura pomifera. La struttura dell’infiorescenza maschile, un po’ diversa da quella del gelso ma con un’aria decisamente di famiglia.

I fiori maschili compaiono in infiorescenze a fiori misti. Il ricettacolo è come rovesciato o ripiegato su se stesso e genera una cavità (con un’apertura in fondo) alle cui pareti sono attaccati miriadi di fiorellini. Il singolo fioretto lo abbiamo già visto.


Frutti multipli sia in sorosio sia in siconio
Infruttescenza in sorosio. I singoli frutti sono ordinatamente disposti a raggera. (Maclura pomifera)
Frutti di Morus nigra, simili alle more di rovo, ma quelle derivano da un unico fiore.
Morus alba

Broussonetia papyrifera. A destra frutto maturo, i singoli frutticini si ergono perpendicolar-mente alla superficie sferica (il contorno del ricettacolo), sono rossi o arancione e portano in cima acheni e residui di stigma. A sinistra frutto immaturo. (Link alla foto originale)

Ficus carica. Il frutto è il classico fico (pianta e frutto portano lo stesso nome). Si tratta di una infruttescenza, o frutto multiplo, dal nome esotico: siconio.

Infiorescenza femminile globosa o in amenti brevi
Maclura pomifera. Dozzine e dozzine di fioretti femminili, dai lunghi e sottili stili e stigmi puntiformi.
Broussonetia papyrifera. Spettacolare il fiore femminile (immagina da Wikipedia): lunghi stigmi pelosi e colorati di fucsia. Nulla da invidiare a quello della maclura.
Infiorescenza femminile di Ficus carica. Come si è già detto il ricettacolo è come rovesciato o ripiegato su se stesso; dopotutto può essere pensato come un amento rivoltato. Sembra un carattere non molto incoraggiante dal punto di vista del vantaggio evolutivo; eppure ci sono centinaia di specie di fichi, e da un sacco di tempo…
Ficus carica singolo fiore femminile. I colori sono diafani. In trasparenza si vede l’ovulo all’interno dell’ovario che a sua volta è ricoperto da tepali vitrei. Lo stigma si divide in due lunghi e mossi segmenti.
Morus alba. Infiorescenza femminile, in amenti compressi; stigmi sporgenti ma niente a che vedere con quelli di maclura o broussonetia.

Presenza di lattice
Ficus carica. Se staccate, le foglie emettono un lattice appiccicaticcio e bianchissimo.
Morus alba, rametto subito dopo aver staccato una foglia.
Maclura pomifera
Broussinetia papyrifera. Lattice in abbondanza. L’aver tolto la foglia permette di meglio osservare le stipole.

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Broussonetia papyrifera. Spiccato polimorfismo fogliare, se si guarda attentamente non se ne trovano due uguali.

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