In un post precedente si è discusso su differenze e analogie delle specie del genere Prunus presenti in città, ovvero contemplate nel blog. In quell’occasione si era detto che il confronto fra le specie dei diversi gruppi si sarebbe rimandato a post successivi, qui vogliamo affrontare la difficile questione di come distinguere fra loro i ciliegi. Oltre al periodo della fioritura possono risultare di qualche aiuto quei caratteri che presentano particolarità esclusive per una certa specie, o condivise fra poche; nel novero la forma delle venature nelle foglie, discussa in un paragrafo ad hoc.
Le forme delle venature terziarie
Tutti i ciliegi hanno foglia simile: profilo allungato, vertice acuto spesso prominente, bordo seghettato a denti minuti, ghiandole sul picciolo;…
…inoltre presentano venature (o nervature) secondarie pennate, come i denti di un pettine. Queste non arrivano dritte al bordo ma si piegano connettendosi alle vicine e formando occhielli allungati. (Foto: Prunus padus)Dalle venature secondarie si dipartono ulteriori condotti, le venature terziarie o del terzo ordine, che forniscono criteri utili al riconoscimento. (Foto: Prunus mahaleb)Quando le terziarie connettono direttamente le secondarie fra loro, si originano disegni a forma di scala (forma percorrente o scalariforme), se invece si orientano in direzioni diverse, il loro tracciato assume forma di rete (reticolata). (Foto: Prunus maackii a sinistra, P. mahaleb a destra)
specie
fiorisce da…
particolarità esclusive o condivise con pochi altri ciliegi
nervature terziarie a forma…
subhirtella
metà febbraio
– petali intaccati al vertice – corolla semplice o doppia – fiorisce prima degli altri ciliegi – denti acuminati
incerta e pressoché invisibile
mahaleb
metà marzo
– foglia piegata a ‘V’ – arbusto
reticolata (ben visibile)
avium
fine marzo
–l’albero più grande fra i ciliegi – frutto più grande fra i ciliegi
percorrente (appena visibile)
serrulata
fine marzo
– denti curiosamente acuminati – petali tondi e fitti – corolla almeno semidoppia – stipole a dente di leone
percorrente (appena visibile)
cerasus
aprile
– frutto poco più piccolo dell’avium – anche arbusto
percorrente (appena visibile)
padus
aprile
– infiorescenza a grappolo – anche arbusto
percorrente (ben visibile)
mahackii
aprile
– infiorescenza a grappolo – corteccia coloratissima – stami lunghi e sottili
percorrente (ben visibile)
Prunus subhirtella – Ciliegio da fiore
Il fiore ricorda quello del ciliegio dolce, ma una o due piccole incisioni all’apice dei petali aiutano l’identificazione. Alcune cultivar hanno corolla doppia o semidoppia.La fioritura è precoce, comincia già a metà febbraio; tutti gli altri ciliegi iniziano da metà marzo in poi, gli ultimi in aprile.Denti acuminati. Meno del serrulata, ma molto di più di tutti gli altri ciliegi.L’unico ad avere venature terziarie pressoché invisibili a occhio nudo e di difficile classificazione; circostanza che a ben pensarci è dirimente fra i ciliegi.
Pruns mahaleb – Ciliegio canino
Foglia piegata a ‘V’ lungo la nervatura principale. Presente polimorfismo fogliare.Portamento arbustivo.Forma delle venature terziarie reticolata e ben visibile. Carattere dirimente.
Prunus avium – Ciliegio dolce
Il più grande fra i ciliegi. Nella foto anziano personaggio a Porta Savonarola. Lui ha mole di tutto rispetto e non sfigura col vicino pioppo nero, che abita la stessa aiuola, o coi grandi olmi siberiani di Via Raggio di Sole.I grandi frutti dell’aviumLe nervature terziarie a percorrente sono appena visibili sulla pagina superiore; la cosa va meglio sull’inferiore.
Bordo seghettato con denti curiosamente acuminati; a ben guardare seghettatura doppia. Petali tondi, numerosi e fitti, almeno nove nelle cultivar più parsimoniose. (Nella foto la cultivar Hokusai che ne porta una dozzina). Anche il colore dei petali, svariate sfumature di rosa, aiuta l’identificazione.Le stipole a foglia di dente di leone sono un carattere dirimente. Purtroppo cadono presto.Venature terziarie a percorrente appena visibili su entrambe le facce.
Prunus cerasus
Frutti più piccoli dell’avium, ma pur sempre molto più grandi degli altri ciliegi. Il sapore dolceacidulo è inconfondibile.Siepe di cerasus semi spontaneiNervature terziarie a percorrente appena visibili su entrambe la facce; primaria e secondarie invece ben visibili.
Prunus padus – Pado o Ciliegio a grappolo
Esemplare selvatico con aspetto decisamente arbustivo: numerosi polloni, come da manuale.Infiorescenza a grappolo, appunto. Nervature del terzo ordine a percorrente evidentissime su entrambi i lati (carattere dirimente).
Prunus maackii – Ciliegio della Manciuria
La corteccia rossoaranciata, quando invecchia scurisce a cade in squame cartacee (carattere risolutivo). Infiorescenze vaporose complici i lunghi e sottili stami.Dopo di ciò quasi inutile soffermarsi sulle nervature terziarie a forma percorrente e ben visibili sulle due pagine.Giovane esemplare in Via Aviano. In autunno si accende di gialloarancio.