Prunus cerasus L. Il nome fu imposto da Linneo nel celeberrimo Species Plantarum del 1753 alla pagina 474.
Nella foto la pagina incriminata del libro in questione. Si prova sempre una certa emozione a risalire alle sorgenti della conoscenza.
Etimologia Il nome specifico si presume derivi dalla città di Cerasunte (Giresum) da dove Lucullo lo portò a Roma nel 65 prima di Cristo. Oggi vi coltivano abbondantemente noccioli.
Fenologia minimaAreale di origine (Native range)
Più piccolo per dimensioni e frutto del ciliegio dolce, ma non per foglia; si potrebbe dire, forse con una certa forzatura, che è una riduzione in scala di quest’ultimo (omotetia, similitudine…) Le sue origini si perdono nelle lontana Asia Minore dove è nato dalla ibridazione del ciliegio dolce con specie rustiche di quei luoghi. Cresce come albero o arbusto.
Giovane cerasus dell’Orto, vive addossato al muro di cinta presso la Porta est.Siepe campestre, località Rizza (Comune di Verona).Un frutteto a Torreglia (PD).Foglia allungata, base ottusa o appiattita, vertice acuto e sporgente, bordo finemente seghettato. Fillotassi alterna.Lamina lavorata a sbalzo, picciolo corto di colore amaranto.Pagina superiore verde scuro, inferiore molto più chiara con nervature evidenti.Ghiandole, canoniche, in prossimità della lamina. Fiori candidi e numerosiDisposti a mazzolini di pochi fiori. Peduncolo lungo, cinque petali e altrettanti sepali……ripiegatiStipole dalla corta peluria. Numerosi stami, esili e sporgenti dalla corolla. Antere giallo ocra. Un unico pistillo alto e slanciato a stigma giallognolo.Un piacere osservare i rami colorati a pastello complici le giovani foglie.Ovario supero e tanto nettare in fondo al caliceVisibile la sutura della foglia trasformata in pistillo (carpello)Fin su allo stigma.Le ciliegie sono poco più piccole di quelle dell’avium. Hanno un lungo picciolo, pelle sottile e polpa acquosa e acidula.Maturano in maggio.Rametti grigiobruni piuttosto lucidiLa corteccia conserva il colore dei rametti ma vira al rosso. Numerose lenticelle disposte in strisce circolari che imitano l’avium, ma il colore è discriminante.Pianta importante nella produzione agroalimentare. Nella foto, Torreglia ai piedi dei Colli, un appezzamento per la coltivazione del Marasco. La disposizione degli alberi è ai vertici di rettangoli di cinque per quattro metri (tecnicamente: sesto d’impianto).Ovviamente piante selezionate per una abbondante produzione. Oltre al Marasco altre famose cultivar sono Amareno e Visciolo. Ed eccole allineate mentre compiono diligentemente il loro lavoro.