Questa serie di post è stata costruita per aiutarvi a identificare gli alberi dal tipo di frutti. Addentrarsi nella classificazione dei frutti è impresa ardua, troppo per un misero post. Più facile è limitarsi al solo aspetto esteriore, così se semplicemente li guardiamo, possiamo ripartirli in cinque gruppi/post:
1) frutti dalla buccia fibrosa e rigida;
2) frutti carnosi (gruppo suddiviso in due parti in ragione del colore);
3) capsule, pseudo capsule e cupole;
4) baccelli o legumi;
5) strobili o pigne o galbuli.
Il fatto di aver rinunciato ad una classificazione rigorosa, ha prodotto talora ripetizioni e ridondanze, così molti alberi compaiono in più articoli. Ad esempio le querce sono ricordate sia nel primo post, in quanto produttrici di noci, sia fra i fabbricanti di frutti muniti di cupola, mentre gli ontani sono presenti sia tra gli alberi con strobili sia fra quelli con semi alati.
1) Frutti dalla buccia fibrosa e rigida
Compaiono alcuni tipi di frutti secchi come acheni e noci, spesso agghindati con ali e piumini, oppure protetti da brattee dalle forme affascinanti, o sormontati da bizzarre cupole.




2) Frutti carnosi
Gruppo che non ha bisogno di molte spiegazioni. Ma insidiosissimo, se si ha l’imprudenza di avventurarsi tra drupe, bacche, pomi, frutti composti o aggregati (more di rovo), infruttescenze (more di gelso).

Frutti carnosi – colori caldi
Frutti carnosi – colori freddi
3) Capsule, pseudo capsule, cupole
Si fa presto a dire capsula: una scatoletta con semi dentro. Ma quanta varietà e quanti distinguo…

4) Baccelli o legumi


5) Strobili o coni
Anche in questo caso le cose sono complicate. Oltre alle ben note pigne di pini, cedri, pecci, eccetera, si contano i galbuli (strobili arrotondati con poche squame) tipici di cipressi e taxoidi, e ancora le coccole dei ginepri.


