Betulaceae – La famiglia di betulle e ontani

foglie; infiorescenze e fiori; diagramma fiorale Betula pendula fi m; diagramma fiorale B. pendula fi f; frutti; sistematica; breve storia della famiglia

Betulaceae Gray
Nome imposto dal britannico Samuel F. Gray in A natural arrangement of British plants, Volume II, Londra, 1821. Alla fine del post ho delineato una breve storia della famiglia.


La famiglia comprende alberi e arbusti monoici. Foglie doppiamente serrate con nervature che penetrano nei denti, sono presenti stipole; infiorescenze in amenti penduli o eretti, solitari o in gruppi di pochi elementi; fiori unisessuali privi di calice e corolla, le cui parti riproduttive sono protette da semplici brattee; frutti in acheni alati protetti da squame cartacee o legnose.

Foglie

Foglia a losanga con i due lati prossimi al picciolo molto più corti. Bordo doppiamente dentato sui lati lunghi, intero sui corti. (Betula pendula)
Si riconoscono le venature che si spingono fino agli estremi dei denti. E anche le stipole. (Betula pendula).
Foglia di Alnus glutinosa (ontano nero). Bordo doppiamente seghettato, sia le nervature secondarie sia quelle terziarie entrano nei denti. Presenti le stipole.

Infiorescenze e fiori

Betula pendula. Le infiorescenze maschili e femminili, entrambe in amenti, stanno sullo stesso rametto. Le femminili sono erette, le maschili pendule e in gruppi.

Brattee protettive nel fiore maschile della betulla. Le strutture giallastre sono antere.
Diagramma fiorale del fiore maschile di Betula pendula. Tre singoli fioretti sono riuniti in un’unica struttura, tre brattee più esterne e tre interne, il singolo fiore ha due antere, ognuna delle quali ha le coppie di sacche polliniche ben separate fra loro.
Amento femminile di betulla.

Diagramma fiorale del fiore femminile di Betula pendula. Tre singoli fioretti sono riuniti in un’unica struttura. Tre brattee di cui una esterna più grande. Il singolo fiore ha ovario doppio con un ovulo per alloggiamento; dei due ovuli solo uno maturerà. Gli stigmi sono rossi e colorano l’amento, ma non sono mostrati nel diagramma.

Amenti maschili di Alnus glutinosa (ontano nero)
Un paio di settimane prima si presentano ricoperti di una patina glutinosa (nel senso di appiccicaticcia). Nella foto si distinguono le brattee protettive e le rosse antere.
Amenti femminili di ontano nero. Dopo una settimana compariranno da sotto le squame gli stigmi rossi e filiformi. In basso si intravvedono gli amenti maschili (pianta monoica).

Frutti

Infruttescenza di Alnus cordata (ontano napoletano). Strobilo formato dalle brattee lignificate.
Sezione longitudinale. All’interno, tra le squame si distinguono i minuscoli frutti
I quali frutti sono, nel caso del cordata, acheni debolmente alati e maculati.
In Alnus glutinosa i frutti sono acheni microscopici. Nella forma ricalcano il fiore femminile, del quale conservano gli stigmi.
Infruttescenza di betulla bianca. Strobilo formato dalle brattee lignificate.
All’interno acheni alati (a sinistra nella foto). A destra brattee trilobate.

Breve storia della famiglia
La storia tassonomica della famiglia è interessante (e istruttiva): comincia con Jussieu, passa per Mirbel e infine approda a Gray (Samuel), cui spetta la priorità del nome.

Scienziatoclassificazione
Antoine-Laurent de Jussieu – 1789Per primo, con un lavoro titanico, raggruppa i generi per famiglie.
Crea la famiglia delle Amentaceae che annoverano, fra altri generi, betulle, ontani, salici e pioppi.
Mirbel – 1815Smembra la famiglia delle Amentaceae in un certo numero di nuove famiglie, fra cui le Salicaceae, con dentro salici, pioppi, betulle e ontani.
Samuel F. Gray – 1821Toglie dalle Salicaceae i generi Betula e Alnus, che da questo momento formeranno la famiglia delle Betulaceae.

La rivoluzione jussieana vede i quattro generi accomunati con parecchi altri nella famiglia delle Amentaceae (Genera Plantarum, Parigi, 1789). Ma quest’ultima risulta troppo vasta e i seguaci del genio del Jardin du Roi provvedono ben presto a ridimensionarla. Toccherà a Mirbel (Elémens de physiologie végétale et de botanique, Parigi, 1815) scorporare betulle e ontani dalle amentacee creando la famiglia delle Salicaceae, che annovera anche salici e pioppi.

A pagina 905 divide la famiglia in due sottofamiglie, alla prima assegna salici e pioppi, mentre betulle e ontani li colloca nella seconda. Meglio raccogliere le informazioni in una tabella:

Gray (pagina 222 di A natural arrangement) considera un gruppo di famiglie dai caratteri comuni: fiori unisessuali di cui i maschili in amenti; semi privi di perisperma; foglie annuali (decidue). E le suddivide in famiglie separate in ragione dei frutti: noci in un cono (betulacee); capsule a uno o due loculi e semi con piumini (salicacee).
Completiamo la tabella precedente:

Da ultimo a pagina 243 stabilisce i caratteri della famiglia e specifica all’interno di questa le differenze fra betulle e ontani. Dodici stami per i primi [?] e quattro per i secondi, i frutti sono noci per entrambe ma le betulle le hanno angolose [?] mentre gli ontani ovate.

Negli ultimi decenni del Novecento alla famiglia vennero incorporati noccioli e carpini. Per l’elenco completo delle specie della famiglia confronta il sito di Kew.

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