Il sistema di Tournefort 3 – La struttura delle sezioni (famiglie)

Il post è il terzo di quattro (1, 2, 3, 4) dedicati al sistema di Tournefort. Nei primi due si è parlato della divisione in classi, qui vogliamo esaminare l’organizzazione interna delle classi per meglio penetrare la struttura del sistema. Per farlo prendiamo a modello la prima classe con tutte le sue sezioni, e per ogni sezione un genere a modo di esempio.

Come ci è ormai noto la prima classe raccoglie piante con ‘fiore regolare ad un petalo, somigliante in qualche modo a una campana, a un bacile, a una tazza’. Sono contemplate otto sezioni (in realtà nove, come vedremo).

Sezione 1
Fiore a campana dove il pistillo diventa un frutto morbido, e abbastanza grosso.
Generi: Mandragola, Belladonna.

Belladonna: ‘Il fiore A è una campana divisa generalmente in cinque parti … Il calice C è un secchio dentellato … Allorché questo fiore appassisce il pistillo diventa un frutto quasi rotondo e pieno di succo’.
Testo: Tomo 1, pagina 68. Illustrazione: tavola 13, Tomo 2.

Colpisce l’espressione ‘il pistillo diventa un frutto’. Quello che si vede è proprio questo; e per raccontare il fenomeno non occorre alcuna teoria sulla formazione dei frutti.

Belladonna majoribus folijs et floribus, nome dato da Tournefort in Istituitone pagina 77; oggi Atropa belladonna L., con nome ‘accorciato’ e cambio di genere. (Foto, un merge da: Andrea Moro – CC BY-SA 4.0)
Belladonna majoribus folijs et floribus, tavola impressa a fumo – Erbario Giovanni Crasso, allievo di Marsili, custodito presso l’Orto Botanico di Padova.

L’Erbario di Crasso contiene all’incirca duecento tavole, è digitalizzato e si trova sulla piattaforma Faidra dell’Università di Padova. L’occasione è troppo ghiotta per non condividerlo. Così recita la scheda che accompagna le immagini: ‘Il procedimento dell’impressione a fumo consisteva nell’annerire un campione vegetale esponendolo al fumo di particolari sostanze [ad esempio una candela] per poi comprimerlo tra due fogli di carta leggermente umidi.’


Sezione 2 – Fiore a campana dove il pistillo diventa un frutto morbido, e abbastanza piccolo.
Generi: Lilium Convallium (mughetto), Polygonatum, Ruscus.

Lilium Convallium: ‘Il fiore A è una campana quasi rotonda, e scomposta ordinariamente in cinque o sei merlature. Questo fiore non ha calice, e il pistillo B cresce dal basso, e diventa una bacca C quasi rotonda, riempita di parecchi semi D raccolti insieme, e spesso ovali E.’
Testo: Tomo 1, pagina 68. Illustrazione tavola 14, Tomo 2.

Lilium convalium, nome dato da Tournefort in Istituitone pagina 77; oggi Convallaria majalis L. (da tutti conosciuto come mughetto) con cambio di genere. Fiore in aprile
Frutto in ottobre.
Lilium convalium, tavola impressa a fumo – Erbario Giovanni Crasso, Orto Botanico di Padova.

Sezione 3 – Fiore a campana dove il pistillo diventa un frutto secco, che in alcuni generi presenta una sola cavità, mentre in altri è diviso in loculi.
Generi: Menyanthes, Hydrophyllum, Soldanella, Convolvulus, Tythymalus, Oxys.

Convolvulus: ‘Il fiore A è una campana con il bordo di solito rovesciato verso l’esterno … Il pistillo diventa un frutto quasi rotondo E, membranoso e circondato sovente dal calice D.’
Testo: Tomo 1, pagina 72. Illustrazione: tavola 17, Tomo2.

Calystegia silvatica (Kit.) Choisy. Molte specie del genere Convolvulus individuate da Tournefort, e in seguito da Linneo, sono migrate nel genere Calystegia. Nella tavola 17, a giudicare dalla forma della stigma, da quello che si intravvede dell’androceo e dalle brattee sul calice, dovrebbe trattarsi proprio di una Calystegia.

Calystegia silvatica (convolvolo delle siepi, vilucchio maggiore), androceo e gineceo
Lo stigma
Convolvulus minor arvensis, nome dato da Tournefort in Istituitone pagina 83; oggi Convolvulus arvensis L. con contrazione del nome. Tavola impressa a fumo – Erbario Giovanni Crasso, Orto Botanico di Padova.

Sezione 3 bis – Fiore a campana o a bacile in cui il pistillo diventa un unico seme(1).
Generi: Rhabarbarum
In Institutiones Tournefort aggiunge una sezione non presente in Elemens (che diventa la quarta; noi l’abbiamo chiamata 3bis) e la ottiene spostando Rhabarbarum dalla terza. Il genere Rhabarbarum Fabr. che non porta la sigla di Tournefort, (ma ciò succede spesso: molti altri generi di Institutiones portano il nome di botanici molto posteriori) è sinonimo di Rheum L. Il nome dato da Toturnefort (Rhabarbarum forte Dioscoridis e antiquorum) dovrebbe corrispondere a Rheum rhabarbarum L.

Rhabarbarum: ‘il fiore ABC è a campana divisa in sei lobi uguali, il pistillo D quando i fiori sono appassiti diventa un seme F contenuto nella cavità E. Questo seme quando è maturo è avvolto da un inviluppo.
Testo: Tomo 1, pagina 75. Illustrazione: tavola 18, Tomo 2.
Rheum rhabarbarum, fiore. (foto, Salycina – CC BY-SA 4.0)
Frutto. (foto, Rasbak – CC BY-SA 3.0)

(1)Tournefort non ha chiara la differenza fra seme e frutto. Possiamo comprenderlo poiché l’opera di Gaertner risale al 1788.


Sezione 4 – Fiore a campana o a bacile in cui il pistillo diventa un frutto a guaine.
Generi: Cotyledon, Apocynum, Periploca, Asclepias.

In questa sezione Tournefort fa un po’ di confusione. In figura la tavola corrispondente (quasi certamente) al genere Asclepias e più precisamente alla specie Asclepias syriaca L.
Testo: Tomo 1, pagina 77 (si veda Apocynum al punto 2.) Illustrazione: tavola 21, Tomo 2

Asclepias syriaca L. Incredibili fiori. Giugno.
Ma anche il frutto non scherza. Capsula non ancora matura in settembre
Frutto in settembre.

Sezione 5 – Fiore a campana al fondo del quale si eleva un tubo, e dove il pistillo diventa un frutto composto da parecchie capsule, o diviso in diversi loculi.
Generi: Malva, Althea, Alcea, Abutilon, Ketmia, Xylon (Gossypium ovvero il cotone).

Malva: ‘I fiori A B formano una campana tagliata in cinque parti, fino alla base, forate nella parte inferiore C, e fornite in questo punto di un tubo piramidale D [Linneo avrebbe detto fiore monadelfo]. Il pistillo E, che di solito termina con un ciuffo F, si inserisce in questo tubo e, quando il fiore è sbocciato, diventa un frutto appiattito a rosetta.’
Testo: pagina 80, Tomo1. Illustrazione: tavola 23, Tomo 2.

Malva sylvestris L.
Il fascio di filamenti con in cima una montagnola di antere. Bocciolo cui è stata tolta la corolla.
Poi il pistillo si fa strada lungo il tubicino e fa emergere gli stigmi.

Sezione 6 – Fiore a campana, o a bacile, dove il calice diventa un frutto carnoso quasi per tutti i generi.
Generi: Bryonia, Tamnus, Sycoides, Momordica, Cucumis (i cetrioli), Melo (i meloni), Pepo, Melopepo, Anguria, Cucurbita.

Cucumis: ‘Il fiore A B è una campana tagliata più o meno profondamente in cinque parti … Il calice diventa un frutto F diviso in genere in tre o in quattro logge.’
Testo: pagina 87, Tomo 1. Illustrazione: Tomo 2, tavola 31

Cucumis sativum L. (cetriolo), da sinistra, fiore e frutto. (Foto, un merge da: Andrea Moro – CC BY-SA 4.0)

Sezione 7 – Fiore a campana, dove il calice diventa un frutto secco.
Generi: Campanula, Medium (Campanula medium), Rapunculus (Campanula rapunculus).

Campanula: ‘Il fiore è una campana svasata B, e tagliata generalmente sul bordo in cinque parti. Il calice è scisso in cinque parti in qualche specie D e in dieci in altre. Quando il fiore è appassito questo calice diventa un frutto membranoso E … I semi escono da un foro O, che si trova in ogni loggia.’
Testo: pagina 90, Tomo 1. Illustrazione Tomo 2, tavola 37

Campanula barbata L. (Foto, Andrea Moro – CC BY-SA 4.0)

Sezione 8 – Fiore a tazza, dove il calice diventa un frutto a due pezzi attaccati allo stesso posto.
Generi: Rubia, Aperine (esiste un Galium aperine), Gallium (Galium con una elle), Cruciata.

Aperine: ‘Il fiore è un secchio diviso generalmente in quattro parti A. Quando il fiore appassisce il calice B diventa un frutto secco C G a due grani quasi sferici attaccati assieme.’
Testo: pagina 93, Tomo 1. Illustrazione Tomo 2, tavola 39

Galuim aperine L. Il fiore a quattro petali e la curiosa infruttescenza. (Foto, un merge da: Andrea Moro – CC BY-SA 4.0)

Il carattere simbolo della classe è la corolla, gamopetala (i petali sono saldati alla base) con l’aspetto di una campana o un bacile o una tazza; il frutto determina la sezione.

Sezioni della 1. classeGeneri relativi
1. Fiore a campana dove il pistillo diventa un frutto morbido, e abbastanza grossoMandragola, Belladonna
2. Fiore a campana dove il pistillo diventa un frutto morbido, e abbastanza piccoloLilium concallium (mughetto), Polygonatum, Ruscus
3. Fiore a campana dove il pistillo diventa un frutto secco, che in alcuni generi presenta una sola cavità, mentre in altri è diviso in loculiMenyanthes, Hydrophyllum, Soldanella, Convolvulus, Tythymalus, Oxys
3bis. Fiore a campana o a bacile in cui il pistillo diventa un unico semeRhabarbarum
4. Fiore a campana o a bacile in cui il pistillo diventa un frutto con guaineCotyledon, Apocynum, Periploca, Asclepias
5. Fiore a campana al fondo del quale si eleva un tubo, e dove il pistillo diventa un frutto composto da parecchie capsule, o divise in diverse loculi.Malva, Althea, Alcea, Abutilon, Ketmia, Xylon (Gossypium ovvero il cotone)
6. Fiore a campana, o a bacile, dove il calice diventa un frutto carnoso quasi per tutti i generiBryonia, Tamnus, Sycoides, Momordica, Cucumis (i cetrioli), Melo (i meloni), Pepo, Melopepo, Anguria, Cucurbita
7. Fiore a campana, dove il calice diventa un frutto seccoCampanula, Medium (Campanula medium), Rapunculus (C. rapunculus)
8. Fiore a tazza, dove il calice diventa un frutto a due pezzi attaccati allo stesso posto.Rubia, Aperine (esiste un Galium aperine), Gallium (Galium con una elle), Cruciata

Nelle prime sei sezioni sono i pistilli che ‘diventano’ frutti, mentre nelle rimanenti tre il compito di produrre il frutto spetta al calice (‘il calice diventa un frutto’ con le parole di Tournefort). Le sezioni che producono frutti morbidi o carnosi sono 1, 2, 6, ma anche 4 e 8. Si hanno invece frutti secchi nelle sezioni 3, 3bis, 5, 7.

In tabella ho organizzato diversamente i dati per sensibilità diverse.

Sezionefiore a campanafiore a tazzafrutto dal pistillofrutto dal calicefrutto carnosofrutto secco
1xxx
2xxx
3xxx
3 bisxxcon inviluppo
4xxcon guaine
5xxcapsula a più lobi
6o a bacilexx
7xxx
8xxa due pezzi

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