Prima di cominciare la lettura, potete far partire questo gustosissimo video, tratto da You Tube, del Poema sinfonico Finlandia di Sibelius (esecutori e direttore li trovate nel commento). Lo si può intendere come una sorta di colonna sonora del post; mi è sembrato adatto al contenuto.
Betulaceae Betula pendula Roth Il nome fu imposto dal botanico tedesco Albrecht W. Roth a pagina 403 del primo tomo di Tentamen florae germanicae, Lipsia, 1788.
La pagina incriminata. Accurata la descrizione della foglia, tutti caratteri che vedremo. Non poteva mancare il riferimento ai rami flaccidi, cascanti, pendenti, ma anche languidi che suona bene col fatto che abita le selve e i boschi sacri. (Traduzione più che libera…) fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazioneAreale di origine (Native range) – areale molto vasto sia in longitudine sia in latitudine (foresta temperata e boreale).
Quando si parla di betulle il pensiero corre alla corteccia candida e liscia; al tatto addirittura vellutata. Altre specie e cultivar di betula portano queste caratteristiche alle estreme conseguenze, ma è la diffusissima Betulla bianca che colpisce sensi e immaginazione.
Corteccia di Betula pendula, bianca e sottile, con brevi fessurazioni orizzontali. Col tempo si stacca in strette lamine cartacee.La corteccia bianchissima nei giovani alberi, si mantiene di regola tale, ma con l’età compaiono macchie scure.
Il portamento è leggero ed elegante, responsabili i rami principali ascendenti, i rametti sottili e rivolti verso il basso, la chioma rada, i movimenti tremolanti delle foglie dal lungo picciolo.
Betulla bianca in Via Cerato, un bell’esemplare facile da osservare da vicino. Giardino Città dei Bambini In invernoDa altra angolazione, il vialetto che corre lungo il muro perimetrale sud.Foglia a losanga con i due lati prossimi al picciolo molto più corti. Vertice allungato, e bordo irregolarmente dentato (a ben guardare doppiamente dentato) sui lati lunghi, intero sui corti. Venature rade e diritte. La pagina superiore è verde scuro, più chiara l’inferiore, entrambe glabre. Picciolo sottile e piuttosto lungo. Nella foto si distingue bene la doppia dentatura e le venature che finiscono nei denti.In autunno le foglie si tingono dal giallo brillante all’ocra intenso.
In inverno l’albero esibisce due tipi di strutture, le infruttescenze mature e le infiorescenze maschili dormienti.
Amenti maschili invernali, compatti e variamente colorati; molto simili a quelli dell’ontano o del nocciolo.Infruttescenze a strobiliVerso febbraio-marzo si sfaldano, e lasciano cadere le brattee scagliose a tre punte… …assieme a piccolissimi acheni alati.Finalmente fra marzo e aprile le infiorescenze maschili, complici anche le pallide giovani foglie, tingono l’albero di giallo. Nella foto un esemplare di un giardino privato in Via Albania.Le infiorescenze maschili e femminili stanno sullo stesso rametto, nella parte terminale le prime più in alto le seconde.Protetti da una brattea più scura i singoli fiori maschili lasciano emergere le antere… …gialle e in numero di sei.Diagramma fiorale del fiore maschile. Tre singoli fioretti sono riuniti in un’unica struttura, tre brattee più esterne e tre interne, il singolo fiore ha due antere, ognuna delle quali ha le coppie di sacche polliniche ben separate fra loro.Mentre le infiorescenze femminili di colore verde portano brattee al di sotto delle quali occhieggiano rossi stigmi.
Diagramma fiorale del fiore femminile. Tre singoli fioretti sono riuniti in un’unica struttura. Tre brattee di cui una esterna più grande. Il singolo fiore ha ovario doppio con un ovulo per alloggiamento; dei due ovuli solo uno maturerà. Gli stigmi sono rossi e colorano l’amento, ma non sono mostrati nel diagramma.
Giovani betulle in una fredda giornata invernale al Parco MilcovichUn piccolo giardino privato in Riviera Ruzante Un gruppetto di betulle vive in prossimità della rampa d’entrata del Monoblocco Via PiaveGiovanissimo esemplare lungo il Filare dei Pioppi al Parco Modì, Albignasego. Un bosco di Betula pendula al Richmond Park di Londra Avvicinandoci.
E i boschi di betulle ci portano dritti al Dottor Zivago, lo confesso: più al film che al romanzo… Intanto imbruniva. Le macchie bronzeo-scarlatte del crepuscolo sfiorivano precipitosamente, si spegnevano qua e là sulla neve. La cinerina levità della distesa sprofondava rapidamente nel viola del tramonto, sempre più lilla. Nel grigio vapore si fondevano le linee sottili delle betulle sulla strada, calligrafiche, come una trina, teneramente disegnate nel cielo rosa pallido che sembrò all’improvviso meno profondo. (Pasternak, Dottor Zivago)
Le betulle vivono felici a latitudini molto alte, vi propongo una visita virtuale al Natsional’nyy Park Paanayarvi in Finlandia. E pure i finlandesi vivono felici con le loro betulle bianche, tanto da averle elette ad albero nazionale (1988).