Euonymus alatus – Evonimo alato

portamento; foglia; fiore; frutto; corteccia; rametti; gemma; foliage; fenologia; areale di origine; sistematica; dove trovarli

Fenologia minima
Areale di origine – Native range

Arbusto dalle particolarità raffinate, primariamente per i rami alati, in realtà piatte sporgenze di consistenza suberosa, e poi per i frutti di singolare bellezza. Molto simile al cugino europeo (Berretta da prete) per le foglie allungate, ma soprattutto per il portamento, poiché, come quello, ha rami sottili che salgono ad angoli stretti.

Talvolta cresce ad alberello, come questo giovinetto in un giardino privato in Via Tirana.
Le inconfondibili ali su giovani rami dal colore verde smeraldo
Anche i rami più grossi le portano.
La disposizione è in lunghe file per due o per quattro.
Corteccia grigiobruna e leggermente screpolata longitudinalmente.
Gemme marrone con molte perule.
Fiori piccoli, verdi, a simmetria quaternaria. Infiorescenze, al pari di tutti gli evonimi, cimose bipare; tuttavia, nel Nostro, con molte irregolarità; contrariamente ai cugini europaeus e japonicus.
Fiore bisessuale con quattro petali verdolini, cerosi, intervallati a sepali triangolari. Quattro stami dritti e dalle gialle antere.
Pistillo centrale verde con breve stilo e stigma piatto.
In giugno cominciano a formarsi i frutti che han forma insolitamente allungata e, per ora, colore verde tenero
Quello che sembra accadere è che la corolla si ritrae e l’ovario si allunga in due direzioni. Nella foto si distinguono i resti di stigma e stilo del pistillo, e filamenti degli stami.
Spesso una delle due parti resta atrofizzata
Le escrescenze si sviluppano in capsule. (Settembre)
L’involucro si fessura lungo una giunzione ed emerge una struttura gialloarancio composta da…
…un seme perlaceo ricoperto da sostanza carnosa (tecnicamente falso arillo o arilloide).
Sezione del seme. A questo punto della formazione, inizio di settembre, comincia già ad apparire qualcosa
Certo ognuno sa che si tratta di una pianta dicotiledone, ma vedere l’embrione è ugualmente emozionante.
Dicembre, frutto smontato: corto peduncolo, capsula bivalve, seme interamente ricoperto dal falso arillo.
Delicata combinazioni di colori. Gennaio.
Anche le altre parti della pianta si arrossano in autunno, in specie le foglie. Ma (almeno a Padova) si tratta di un timido foliage che passa inosservato. Non così per la cultivar E. a. Compactus nella quale il fenomeno è intensissimo.
Fillotassi opposta, ma le coppie di foglie pur essendo ruotate di 90 gradi si dispongono tutte su uno stesso piano.
Tanto da sembrare un’inserzione distica.
Foglia piccola, allungata, vertice e base acuti. Bordo seghettato con denti piccoli ma pronunciati. Pagina superiore verde brillante.
L’inferiore è più chiara. Su questo lato le venature disegnano motivi a sbalzo; le secondarie formano occhielli in prossimità del margine.
Fiori e foglie compaiono assieme in aprile.

L’arbusto non è comune in città, oltre al giovanotto già incontrato un paio di frondosi esemplari vivono al Parco Europa

Il più grande abita il perimetro est e ha portamento decisamente arbustivo. L’altro il lato a sud su Via Venezia.
Uno splendido esemplare si può ammirare in Orto.

Sistematica

Euonymus alatus (Thunb.) Sielbold
Il nome fu assegnato dal medico, botanico e zoologo Philipp von Siebold alla pagina 49 del dodicesimo volume dei Verhandelingen van het Bataviaasch Genootschap der Kunsten en Wetenschappen (Documenti della Società Batava [Batavia è il vecchio nome per Giacarta] delle Arti e delle Scienze), 1830.

La pagina incriminata. Poche righe per spiegare che precedentemente il grande Thunberg lo aveva assegnato al genere Celastrus della famiglia delle Celastraceae, alla quale, per altro, appartiene il Nostro.
Particolari del frontespizio del Verhandelingen. Sielbold fu uomo dalla vita avventurosa e prolifico autore (il suo Florae Japonicae è fondamentale per lo studio delle piante giapponesi). Non è possibile neanche accennare alle sue prodezze, degne della trama di un film, ma questo articolo di Wikipedia, dal quale traspare sincera ammirazione, potrà soddisfare ogni curiosità e appagare il desiderio di conoscenza.

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