Clematis vitalba L. Nome imposto da Linneo nel celeberrimo Species Plantarum, Stoccolma, 1753.
La pagina 544. Foglie composte pennate: frondoso e rampicante. L’indicazione dell’areale di orgine è un po’ curiosa poiché vi compare anche la Virginia e la Giamaica (?)
Etimi Il nome di genere è dal greco clema = tralcio, sarmento. Quello di specie dal latino albus = bianco.
Fenologia minima. Lunga fioritura e breve periodo di maturazione dei frutti, così i due fenomeni si sovrappongono. I frutti secchi restano a lungo sulla pianta.Areale di origine (native range). Un’ampia fascia nella regione temperata dal Mediterraneo fino ai confini occidentali della regione himalayana; si estende a nord fino alla Gran Bretagna.
Rampicante diffuso nel territorio ma poco presente in città. Cresce frondoso e vigoroso avviticchiandosi a tutto quello che trova ed è capace di salire anche fino a venti metri. In giardino se non guidato, diventa invadente e di difficile contenimento.
Riva sinistra del Brenta fra Vigodarzere e la Certosa, una estesa vitalba in tenuta invernale.Lido di Venezia, imbarco del ferry. La pianta ha interamente ricoperto la recinzione metallica di un terreno in abbandono.Uno degli esemplari che abitano l’Orto. Si arrampica avvitando foglie e rami.Foglie lanciate ortogonalmente al rametto. Composte (impari pennate), cinque foglioline, piccioletto lungo e asciutto sul modello del rachide. Pagina superiore verde brillante. Bordo intero o grossolanamente dentato. Tre venature si dipartono dal piccioletto e corrono concordi per tutta la lamina. Le venature secondarie formano occhielli vagamente trapezoidali.Pagina inferiore più chiara, si direbbe pallida. Le venature su questo lato si mostrano in rilievo.E ricoperte da fitti e corti peli. La base è piatta, talvolta ottusa……o più spesso cordata. I giovali rametti sono verdi e di consistenza erbacea. Ottimi in cucina in luogo dei bruscandoli.Invecchiando diventano marrone e costolatiInfiorescenza a pannocchia piuttosto rada. Nella foto precedente, il rametto che esce dall’ascella della foglia di sinistra è in realtà il peduncolo dell’infiorescenza.Fiori bianco crema dal dolce profumo di mandorle. Quattro tepali (manca sia il calice sia la corolla) più bianchi che crema, al centro un ciuffo di stami e pistilli più crema che bianchi.Tepali allungati, vellutati, corposi; nella lente, il vertice timidamente biforcuto.Tolti gli stami più esterni si distinguono le antere (dalle sacche polliniche bianche e allungate) i filamenti giallini e gli stigmi appressati al centro. Singolo stame. Il filamento, dalla consistenza gommosa, ricorda un nastrino colorato. Nella foto è ben visibile (e non capita spesso) il tessuto connettivo fra le teche. Stigmi filiformi assiepati in un fascioPistilli dai lunghi stili ricoperti di peluria. Al centro (fra pistilli e peduncolo) il ricettacolo segnato dalle cicatrici degli stami asportati. Pistillo nella sua interezzaDiagramma fiorale. 1 quattro tepali; 2 nella sezione delle antere si distinguono le due teche collegate dal tegumento (in verde pallido); 3 un unico ovulo per ovario. Stami e pistilli sono piantati su un ricettacolo a capolino.Il frutto è un achenio con un lungo piumino. Nella foto, frutto non ancora maturo cui è stato tolto il pericarpo. All’interno il seme verdolino. Sezione longitudinale di frutto immaturo.Quando i frutti maturano, si riconosce la loro vera natura di acheni dal lungo piumino.I piumini da vicino, come in un quadro astratto.Scherzi di luce in una rigida giornata di febbraioFrutti immaturi, l’achenio è verde e l’appendice è soltanto un bastoncino.Il tutto comincia a prender formaFrutti maturiCorteccia grigio marrone, si sfalda in striscioline che faticano a cadere.
Correlati
2 pensieri su “Clematis vitalba – Vitalba”
Grazie a lei Concetta. Sono fiero degli apprezzamenti, nientemeno che da una illustratrice… Una delle ambizioni del blog è far diventare i post delle tavole botaniche virtuali; ma la realtà è sempre caotica e a volte confusa, così la cosa a volte risulta frustrante.
Purtroppo (ma la prudenza non è mai troppa) il sistema non mi dà il suo indirizzo, mi piacerebbe scambiare qualche parola sull’arte delle illustrazioni. Se volesse scrivermi all’indirizzo del blog (“6. Contatti”), le sarei grato.
Un caro saluto.
Sinceri complimenti per questo blog, addirittura anonimo per esaltare i protagonisti vegetali, e che non disdegna le liane come la Clematis…ho una grande passione per gli alberi come illustratrice e disegnatrice, e la completezza delle informazioni che trovo qui denota un approccio dal vivo, una conoscenza e curiosità che mostrano la pianta in tutte le sue fasi annuali e i minimi dettagli. Grazie! Concetta
Grazie a lei Concetta. Sono fiero degli apprezzamenti, nientemeno che da una illustratrice… Una delle ambizioni del blog è far diventare i post delle tavole botaniche virtuali; ma la realtà è sempre caotica e a volte confusa, così la cosa a volte risulta frustrante.
Purtroppo (ma la prudenza non è mai troppa) il sistema non mi dà il suo indirizzo, mi piacerebbe scambiare qualche parola sull’arte delle illustrazioni. Se volesse scrivermi all’indirizzo del blog (“6. Contatti”), le sarei grato.
Un caro saluto.
Sinceri complimenti per questo blog, addirittura anonimo per esaltare i protagonisti vegetali, e che non disdegna le liane come la Clematis…ho una grande passione per gli alberi come illustratrice e disegnatrice, e la completezza delle informazioni che trovo qui denota un approccio dal vivo, una conoscenza e curiosità che mostrano la pianta in tutte le sue fasi annuali e i minimi dettagli. Grazie! Concetta