Cornus controversa Hemsl. Nome assegnato da William Hemsley botanico britannico che ricoprì svariati incarichi a Kew. Fu proprio esaminando gli esemplari che crescevano in quel giardino che districò una questione tassonomica che si era trascinata per alcuni decenni.
La pagina relativa alla Tavola 8261 della rivista Botanical Magazin, 1909, Kew. L’autore dell’articolo spiega il motivo della confusione con la presenza, nei giardini di Kew, di due esemplari, uno con foglie opposte (come tutti i cornioli) e uno a foglie alterne. Il primo identificato come C. macrophylla, il secondo C. brachipoda, ma in altri orti del continente anche il secondo era identificato, erroneamente, come macrophylla. Hemsley mette tutti d’accordo proponendo di chiamarlo controversa.
Etimologia In latino l’aggettivo controversus ha diverse accezioni, quella che sembra più appropriata è contrario, antagonista; ammesso che il nome alluda alla disposizione delle foglie, e non a qualcos’altro.
Fenologia minima.Areale di origine (native range). Regione sino giapponese.
Albero dalle spiccate peculiarità (relativamente al genere di appartenenza) sia per le dimensioni, potendo raggiungere i venti metri, sia nella forma della chioma, costruita a palchi orizzontali ben distanziati. Anche la disposizione alterna delle foglie contribuisce a differenziarlo dai suoi fratelli cornioli.
Un esemplare maturo a Villa Taranto (Verbania). Tronco dritto, rami spinti orizzontalmente e inseriti a gruppi alla stessa altezza, imitando il modo di procedere di certe conifere (ricorda il peccio). Il comportamento è evidenziato in questo altro esemplare, un po’ meno fronzuto, dello stesso giardino.In città è una tra le ultime specie arboree acquisite. In figura quello, di recentissimo impianto, nella grande rotonda ai piedi del Cavalcavia Borgomagno (lato Viale Codalunga).Un altro controversa, ben noto a questo blog, abita da tempo Piazza Mazzini. La chioma sembra molto più compatta, ma di recente sono ripassato è l’ho visto con un atteggiamento più canonico.Le foglie sono arrotondate e con le tipiche venature dei Cornus: le nervature secondarie si staccano già oblique dalla principale e poi si piegano come a seguire la forma del margine. Base acuta e vertice ancor di più. Bordo intero e leggermente ondulato. Picciolo piuttosto lungo. Colore della pagina superiore verde brillante.Pagina inferiore verde grigiastra, forse bluastra. Venature in rilievo; le terziarie scalariformi.Esiste una cultivar (Variegata) con la regione esterna color crema (più o meno intenso, a volte quasi bianco) e anche il picciolo ha questo colore. La forma è un po’ più allungata e lamina decisamente mossa.Disposizione alterna, come si è già detto. Nella foto il fenomeno è particolarmente evidente……ma non sempre è così, e ci vuole tanta attenzione. Solo un altro corniolo ha foglie alterne – il nome è scontato C. alternifolia – e, purtroppo, i due sono molto simili.I giovani rami sono verdi e muniti di lenticelle fittamente allineate in brevi striscioline.Gemma con molte perule assiepate strettamente. I fiori sono disposti in infiorescenze a pannocchia, talmente schiacciate da sembrare corimbi o ombrelle. L’aspetto è di piccoli cuscini ben gonfi adagiati fittamente sui sottili rami.In questa immagine, presa in maggio con i fiori appena fecondati, ben si distingue la forma a pannocchia.Fiori piccoli, crema, a simmetria quaternaria. Nel complesso sia l’infiorescenza sia i singoli fioretti ricordano il fratello C. sanguinea.Quattro lunghi petali a forma triangolare e altrettanti stami incastonati fra un petalo e l’altro. Pistillo alto con lo stigma che imita la testa di un chiodo.I frutti sono drupe di mezzo centimetro che da verdi diventano rosate e poi blu violacee. Non ho una foto da mostrare, la prendiamo in prestito da questo sito.Resti di stigma e stilo permangono fino a completa maturazione. (Foto Wikipedia)Corteccia grigia e liscia da giovane. Puntellata di lenticelle.Poi si screpola in creste strette e incrociate.