Malus x floribunda Siebold ex van Houtte Ibrido naturale tra Malus baccata (L.) Borkh. e Malus toringo (Siebold) de Vriese. Il nome fu inventato da Philipp F. B. von Siebold (1796-1866) medico e botanico tedesco, grande cacciatore di piante in estremo oriente. Tuttavia la sua descrizione deve essere stata insufficiente, se in seguito l’effettiva paternità fu attribuita al vivaista belga Louis van Houtte (1810-1876) – Flore des serres, et des jardins de l’Europe, fascicolo 15, Gand, 1865, pagina 161.
La pagina in predicato. La descrizione di van Houtte comincia con un tributo a Siebold e con l’elenco dei meli da lui portati dall’estremo oriente. Purtroppo, oltre a un ameno racconto di come la pianta sia fiorita nel vivaio, non ci sono altre indicazioni, tranne una precisazione sull’andamento dei rami che tendono a disporsi orizzontalmente. Per fortuna il testo è accompagnato da ottime illustrazioni, preziose per distinguere la specie dagli altri meli da fiore.
La fioritura è grandemente copiosa – il nome di specie è dal latino: abundans [-ntis] = abbondante La pianta fiorisce al mettere delle foglie. I boccioli sono rossissimi e contrastano col verde tenero del fogliame.
Un ramo fiorito. Le foglie appaiono già completamente formate, il che contrasta con la circostanza che l’albero fiorisce al germogliare delle foglie. Di certo deve trattarsi di una interpretazione dell’illustratore (purtroppo non nominato nella rivista).
Fenologia minima
Areale di origine (native range). Malus x florubunda il cui areale è in grigio nel disegno (sostanzialmente la Corea) è, come già detto, ibrido naturale tra Malus baccata (areale di origine in rosso) e Malus toringo (areale di origine in blu).
Il mondo dei meli ornamentali è vasto e articolato e non è facile districarsi fra le numerose specie, tutte, fra l’altro, ricche di cultivar. Ma quello che è peggio è che si somigliano maledettamente fra loro. Il Cacciatore di Alberi è avvisato: deve munirsi di tenacia e pazienza. Tuttavia, come vedremo, gli strumenti per una corretta identificazione non mancano. L’eroe del post è un piccolo albero dalla chioma quasi cilindrica e leggermente scompigliata, con il fusto diritto e esili rami dall’andamento pressoché orizzontale. Bisogna però considerare il fatto che nei giardini è lasciato crescere privo dei rami più bassi, così la chioma assume forma sferica (globosa).
Giardino privato in Via CarducciGiardino privato in Via Tirana. Gennaio, con frutti maturi.La cultivar ‘Hillieri’ in Orto. I fiori sono rosa anche internamente, e la chioma è tondeggiante (rami ascendenti).Giovane esemplare al Parco Europa – ora purtroppo morto. In questo giardino vive un prezioso baccata, specie che prima o poi dovremo descrivere. La cifra di questo albero è, come si sarà capito, la fioritura abbondante Cuscini bianchi macchiati di rosso lanciati in ogni direzioneI rossissimi boccioliInfiorescenze a mazzoliniCorolla bianca o leggermente rosata; petali lunghi, sottili, ben distanziati fra loro (più lunghi e sottili di quelli del cugino domestica).Unghia sottileCalice a simmetria pentagonale, con lunghi lobi triangolari appuntiti e ripiegati all’indietro; più in basso ricettacolo affusolato.Avvicinandosi, fitta peluria sulla parete interna; all’esterno calice e ricettacolo lucidissimi, glabri e grandemente colorati. A destra il fitto fascio dei filamenti. I quali filamenti sono bianchi e diafani. Antere gialle, maturando diventano rossicce.Il pistillo si divide in cima (come per tutti i Malus)in cinque rami verdolini; stigmi ocra, capitati (a testa di chiodo). Asportato il calice si riconoscono i rami dello stilo fusi fra loro e abbondantemente ricoperti di peluria.Ovario infero. Nella foto si distinguono gli ovuli attaccati alla base dell’ovario (placentazione basale).Sezione trasversale dell’ovario. Cinque loculi, ciascuno con più ovuli. A questo link il tipo di disposizione in termini di carpelli (andate alla terza configurazione).Frutti piccoli giallo aranciati (il colore può arrivare fino al rosso in alcune cultivar), picciolo lungo. L’infruttescenza ricorda vagamente (ma molto vagamente) quella dei ciliegi. Ma non è possibile confondersi perché i frutti sono mele in miniatura.Lavoro di cesello attorno al torsolo Il torsolo (il vero frutto poiché il solo a provenire dall’ovario) in tutta la sua nudità.
Le foglie han forma variamente allungata, ma in tutte l’apice è appuntito e il picciolo allungato. Il bordo è dentato con estrema variabilità quanto a grandezza dei denti.
Sulla pianta appaiono qua e là foglie con denti più o meno accentuati, spesso soltanto accenni di lobi (carattere ereditato dal toringo).
Insomma, per distinguere un floribunda cercate foglie che presentino lobi, talvolta solo denti ingrossati. Munitevi di pazienza, e sarete ricompensati.
Nella foto, foglie lobate della cultivar ‘Red Sentinel’. Trovata in forma di bonsai in una fioreria in Corso Umberto. La pagina inferiore è quasi glauca e coperta di lieve peluria, soprattutto sulle nervature Peluria lieve, come si diceva, ma fitta. Foto in ottobre.Corteccia grigio marrone; si frattura irregolarmente con l’età Liscia da giovane.
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2 pensieri su “Malus x floribunda – Melo da fiore giapponese”
Lei ha ragione. Ho provveduto a inserire nella barra laterale l’archivio organizzato per mesi. La ringrazio per l’osservazione e le auguro buona lettura! Cordiali saluti. PC
Buongiorno!
Mi sono iscritto alla newsletter di Un albero al giorno verso fine novembre 2022 e tuttora leggo con piacere le nuove schede che, con grande attenzione e chiarezza, Lei mi spedisce.
Temo di essermi perso molti articoli su piante fondamentali che siano stati distribuiti prima della mia data di iscrizione e mi piacerebbe recuperarli, se ciò fosse possibile e grazie alla sua gentilezza.
Lei ha ragione. Ho provveduto a inserire nella barra laterale l’archivio organizzato per mesi.
La ringrazio per l’osservazione e le auguro buona lettura!
Cordiali saluti.
PC
Buongiorno!
Mi sono iscritto alla newsletter di Un albero al giorno verso fine novembre 2022 e tuttora leggo con piacere le nuove schede che, con grande attenzione e chiarezza, Lei mi spedisce.
Temo di essermi perso molti articoli su piante fondamentali che siano stati distribuiti prima della mia data di iscrizione e mi piacerebbe recuperarli, se ciò fosse possibile e grazie alla sua gentilezza.
Cordialità da Genova!
Guido Luciani