Zelkova monumentale – Parco di Villa Guiccioli

Villa Guiccioli a Vicenza è sede di un museo del Risorgimento e della Resistenza (secondo l’interpretazione che vede la Guerra di Liberazione dall’occupazione nazi-fascista come la prosecuzione delle Guerre d’Indipendenza dall’oppressione austriaca) e di un Parco che ospita bellissimi alberi fra cui molti vetusti. La gemma è sicuramente una Zelkova carpinifolia inclusa dal Ministero nel Registro degli Alberi Monumentali d’Italia.

L’entrata da Viale Dieci Giugno (a memoria di una delle ben due decorazioni al Valor Militare della città). Purtroppo non potremo occuparci del Museo: troppo ricco. Impensabile anche solo accennare ai contenuti.
Il Parco meriterebbe un post a sé, ci limiteremo a percorrerlo velocemente essendo interessati primariamente e specificatamente alla Zelkova lì custodita.
Ad accoglierci un incredibile Diospyrus lotus, di certo ultracentenario.

Percorrendo il viale che costeggia il perimetro del Parco, fra tassi e lagerstroemie, si raggiunge un poggio dove abitano alcune zelkove. Al centro troneggia la Nostra.

I trochi vestiti della inconfondibile corteccia variopinta
La classica ramificazione con le branche raccolte e svettanti.
Troppo forte la tentazione di un abbraccio collettivo.
Proseguendo lungo i sentiero, che ora piega decisamente ad est, si incontrano alcune roverelle. Il nome non induca in errore, in realtà la specie può raggiungere dimensioni ragguardevoli come nel nostro caso.
Che sia Quercus pubescens lo denuncia la corteccia a piccole scaglie (pittosto che placche) rugose.
Il gruppo delle zelkove, affiancato da conifere, osservato da sud.
Una giovane Parrozia in tenuta autunnale, come una orifiamma. Sullo sfondo lecci a destra e platani a sinistra.
Verso gli edifici dell’entrata, accompagnati da macchie di colore.

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