Amorpha fruticosa – Falso indaco

portamento; foglia; fiore; frutto; fenologia; areale di origine

Amorpha fruticosa L.
Annomato da Linneo nella prima edizione del celeberrimo Species Plantarum, Stoccolma, 1753. Carl Nilsson Linneaus concepì la moderna classificazione scientifica degli esseri viventi, e introdusse la nomenclatura binomia (Systema Naturae, 1735).

La pagina 713. Per la descrizione rimanda al suo Hortus Cliffortianus, 1737, dove si trova perfino una preziosa tavola botanica.

Fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazione

Areale di origine – Native range

Pianta soggetta a discriminazione e sterminio perché considerata infestante. Il fatto che il nome comune stia frettolosamente cambiando da falso indaco a indaco bastardo la dice lunga… che poi non è mica un ibrido!
L’arbusto importato, dalle regioni meridionali del Nord America, nel Settecento come pianta ornamentale, poi usato per consolidare le sponde dei corsi d’acqua, si è naturalizzato e ora si trova perlopiù allo stato spontaneo. Che io sappia a Padova non è presente in alcun giardino, ma solo lungo i canali, dove, per altro, vive in pace con numerose altre specie senza che arrechi, almeno lì, i devastanti danni paventati.

Murazzi, Lido di Venezia. La specie ha colonizzato il complesso delle difese costiere dividendo l’ambiente sabbioso con piante erbacee, ma anche specie arboree quali pitosforo e tamerice. Nella foto un tappeto di Finocchio marino fiorito.
Tardo agosto sulla spiaggia degli Alberoni (Venezia). Anche qui la prevaricazione così temuta non pare compromettere una pacifica convivenza: un giovanissimo Pioppo nero cresce assieme al Nostro. Entrambe specie pioniere.
Giardino Ognissanti, un esemplare sulla riva del fiume in inverno. I frutti si conservano a lungo sulla pianta.
Poco più in là sulla sponda opposta una macchia variamente colorata, in autunno.
Ponte Saracinesca. Il tratto di fiume è ricco di vegetazione, l’amorfa si mescola ad altri alberi e arbusti spontanei.
Novembre lungo il sentiero che corre parallelo a Via Goito
Ancora un’immagine lungo il Piovego. Sulla sinistra due esemplari, solo uno con la chioma ingiallita.
L’amorfa, sempre ostinatamente in forma arbustiva, ha rami sottili e dimensioni molto contenute.
Foglia composta, imparipennata, picciolo corto, foglioline ellittiche
Pagina inferiore. Il numero di foglioline, sempre numerosissime, varia tuttavia grandemente.
Le foglie somigliano a quelle della robinia con serio rischio di confusione specie negli esemplari giovani.
Nonostante i rami non abbiano le spine di quella.
La fioritura avviene fra giugno e luglio, ma si protrae anche fino in agosto inoltrato.
Bellissime infiorescenze a grappolo portano fioretti viola dalle antere giallissime.
Il singolo fiore, di bellezza rara, ha un unico petalo. Calice bruno violaceo dal breve peduncolo.
Poiché la fioritura si protrae lungamente la fruttificazione le si accavalla, cominciando già in luglio.
Le infruttescenze anch’esse erette portano minuscoli baccelli..
…con strane formazioni brufolose…
…e un solo seme.
Fiori appena fecondati, inizio agosto
Frutti in maturazione alla fine dell’autunno; fenomeno osservato nel Novembre 2021.