Mahonia aquifolium – Maonia

Fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazione
Areale d’origine – Native range

Un piccolo arbusto sempreverde non più alto di due metri a maturità, cresce fitto e compatto. Poco amato dai giardinieri che gli preferiscono il cugino Mahonia bealei forse per la fioritura in grandi e attraenti candelabri gialli. Eppure a ben guardare il Nostro ha affascinanti singolarità non ultima i fiori stessi.

Mahonia fiorita ai Giardini dell’Arena. Le infiorescenze crescono in punta ai rametti.
Macchie di fiori gialli trapuntate sul verde intenso del fogliame.
Infiorescenza a grappolo, quasi da manuale; i singoli fiori han lungo e sottile peduncolo protetto da una minuscola brattea.
Calice formato da tre sepali di colore più scuro.
Corolla doppia: due file di sei petali
Pistillo tracagnotto con stigma a coroncina
Sei stami attaccati ai petali.
Sinuosità
Ovuli, il mistero della vita…
Foglia composta con foglioline ovali, sessili (le laterali), variabili nel numero; rachide rossastra.
Consistenza coriacea, aspetto cuoioso, bordo spinoso, colore verde scuro.
La pagina inferiore è più chiara
L’arbusto è sempreverde ma in inverno molte foglie assumono colori scuri dal bronzeo al rosso vivo
In maggio i frutti acquistano le dimensioni definitive ma non così il colore che diventerà violaceo in estate.
Poi viola a maturazione (giugno)
Corteccia grigiomarrone che con l’età si rattrappisce in lunghe pieghe incrociate.
Due esemplari abitano l’argine sinistro del Tronco maestro all’altezza del Ponte dei Tadi
Più spesso è piantato a siepe come qui al Giardino Città d’Italia.
Parco Iris
Da diversa angolazione.
Riviera Mugnai, al centro il possente tronco di un Olmo
Vista verso Porta Molino.
Orto Botanico in dicembre.