Cycas revoluta – Cycas

Aggiornato nel luglio 2025

portamento; foglia; fiore; frutto; corteccia; fenologia; areale di origine; dove trovarli; sistematica

Cycas revoluta Thunb.
Nome imposto da Carl P. Thunberg botanico svedese in Flora Japonica, 1784. Allievo di Linneo, e alla fine della carriera direttore dell’Orto botanico di Uppsala. Un viaggio di sei anni gli permise di raccogliere un numero enorme di reperti di ottima qualità. La sua storia è lunga e affascinante.

Le pagine 229 e 230. Alla consueta (linneana) breve descrizione seguono i nomi precedenti, infine (come costume di quest’opera) una descrizione molto dettagliata.

Fenologia minima
Areale di origine – Native range

Cycas revoluta è pianta ricca di suggestioni, somiglia alle felci per l’abitudine delle foglie a nascere arrotolate mentre nel portamento richiama le palme. Ma non è imparentata né con le prime, ché sono molto più antiche, né con le seconde, molto più recenti.

A prima vista somiglia alle palme, ma queste sono angio-sperme (vaso-seme) cioè piante con ovario e dentro l’uovo, mentre i suoi ovuli sono ‘nudi’, protetti appena da una morbida fogliolina. (Nella foto vetusto esemplare ai Giardini dell’Alcazar a Siviglia, sullo sfondo Washingtonia robusta e Trachyacrpus fortunei)
Giardini della Reggia di Caserta. Cycas, palme di Goethe, palme cinesi.

Breve inciso sulle palme – piante angiosperme

Chamerops humilis (Palma di Goethe), fiore femminile dai pistilli grassocci
Phoenix canariensis, fiore maschile con antere crema

Il dettaglio delle foglie evoca le felci

Breve inciso sulle felci – piante crittogame (pteridofite)

Foglie neonate di Asplenium scolopendrium
Ma la Nostra ha le uova, mentre le felci hanno un apparato riproduttivo completamente diverso. Nella foto sori a scolopendra di Asplenium scolopendrium.

Pianta dioica. Il fiore femminile (o piuttosto bisognerebbe dire la ‘struttura riproduttiva femminile’) ha innumerevoli foglioline dorate che proteggono gli ovuli. Quando tutto è pronto le foglioline si sollevano scoprendo le uova pronte a ricevere il polline.
Nel giugno 2025 in quel di Maiori (SA) sono finalmente riuscito a mettere le mani su una fogliolina con i suoi ovuli, i rigonfiamenti a sinistra nella foto.
Dalle aperture in cima entra il polline
Vista dorsale.
Ovuli grossi qualche centimetro e dal colore rosso aranciato
Un paio di settimane dopo gli ovuli cominciano la maturazione. Tutti, pure quelli non fecondati, e anche in questo somiglia al ginkgo.
Uovo in maturazione. (Questa foto e tre delle precedenti le devo alla cortesia di Nicola C.)
L’apparato riproduttivo maschile ha, lui sì, l’aspetto di una pigna (strobo) con miriadi di squame avvolte a spirale attorno ad un asse centrale.
Quando è pronto la temperatura al suo interno sale (in un sussulto d’amore) e offre a vento e insetti il polline.
Frutti (in realtà semi) dell’anno precedente.
Le foglie sbucano direttamente dal sommo del tronco
Osservando da vicino si distinguono fasce oblique in corrispondenza dei piccioli troncati, segno che la crescita segue un andamento a spirale.
Le foglie sono composte: un rachide lungo e coriaceo porta attaccate quasi senza picciolo numerosissime foglioline.
Queste hanno vertice pungente che si piega verso il basso; sono lucidissime, rigide, di colore verde intenso.
Picciolo munito di spine. Le nuove foglie si preparano lungamente a spuntare avvolte in una fitta peluria, poi schizzano su e velocemente diventano adulte.

Cycas revoluta teme i rigori del clima alle nostre latitudini e spesso è coltivata come pianta d’appartamento. Ma l’indubbio innalzamento della temperatura l’ha fatta diventare di moda.

Cortile di Palazzo Moroni
Giardino Modì ad Albignasego
Una piccola aiuola a Ca’ Bianca, Lido di Venezia
Febbraio, cycas al riparo in Orto
Non sempre il tronco è unico, spesso emette polloni ad altezze diverse. Un esemplare bicorno ai Giardini del Castello Di Trauttmansdorff a Merano.
Giardini Villa Episcopio, Ravello (Salerno)
Chiostro dell’Abbazia di Valvisciolo, Sermoneta (Latina)
Giardino Batanico di Cordoba.