Oleaceae – La famiglia di ulivi e gelsomini

caratteri propri della famiglia; diagramma fiorale forsizia; diagramma fiorale ulivo; sistematica 1; sulla priorità del nome

Oleaceae Hoffmans. & Link
Nome imposto da Johann C. Hoffmansegg e Johann H. F. Link, entrambi botanici tedeschi, in Flore Portugaise (ovvero descrizione di tutte le piante che crescono in Portogallo), Berlino, 1809. Il libro è scritto in latino con la traduzione, nella stessa pagina, in francese, ed è il frutto di una spedizione scientifica dei due in Portogallo (1797-1801).
Alla fine del post ho delineato una breve storia della famiglia.


La famiglia ha notevole importanza per: motivi alimentari (Olea europaea per l’olio, cosa fin troppo nota, Fraxinus ornus per la ‘manna’), il legno (Fraxinus), le numerose piante ornamentali (Jasminum, Ligustrum, Syringa, Chionanthus, Phillyrea, Forsythia, Osmanthus, Nyctanthes). Ci sono naturalmente altri generi oltre a quelli raccontati nel blog, li potrete trovare tutti qui.

FamigliaCaratteri simbolo della famiglia
Oleaceadue stami inseriti sulla parete interna della corolla 1;
un pistillo con stigma bifido e ovario supero a due logge 2;
calice e corolla tubolari (sepali saldati alla base, petali pure) 3;
corolla ipogina (attaccatura della corolla sotto l’ovario) 4;
foglie opposte 5.
La famiglia è fortemente caratterizzata, nel senso che i caratteri simbolo sono molti e vari e i generi che se ne discostano sono pochissimi (i soli frassini, fra quelli noti al blog).

GenereCaratteri che si discostano
dai caratteri simbolo
Caratteri propri del genere
Oleafoglie semplici e caratteristiche, frutto oliva
Jasminumfoglie composte e caratteristiche, tubo corolla lungo
Ligustrumfoglie semplici e caratteristiche, infiorescenze in grandi candelabri eretti
Phillyreafoglie semplici e caratteristiche, infiorescenze in grappoli di pochi fiori
Chionanthusfoglie semplici e caratteristiche, lobi corolla lunghi, fiori bianchi venati di rosso all’interno
Syringafoglie semplici e caratteristiche, tubo corolla lungo, frutto capsula
Forsythiafoglie semplici e caratteristiche, lobi corolla lunghi, fiori gialli
Fraxinuscorolla mancante o a petali separatifoglie composte e caratteristiche, frutti samare

Esempi di diagrammi fiorali

Diagramma fiorale di Olea europaea. 1 e 2: le linee tratteggiate indicano i sepali e i petali saldati alla base. 3: le linee tratteggiate indicano i filamenti saldati alla parete interna della corolla, fra due lobi. 4: ovario con due logge, all’interno due ovuli, placentazione ascellare.

Diagramma fiorale di Forsythia x intermedia. 1 e 2: le linee tratteggiate indicano i sepali e i petali saldati alla base. 3: le linee tratteggiate indicano i filamenti saldati alla parete interna della corolla, fra due lobi. 4: ovario con due logge, all’interno ovuli, placentazione ascellare.
Numero e disposizione degli stami
Due stami e stigma bifido – carattere peculiare della famiglia. (Osmanthus x burkwoodii)
Dove si parla di un arbusto tipico della macchia mediterranea e se ne descrivono i caratteri.
Phillyrea angustifolia.
Ligustrum japonicum, succede spesso che il fiore gamopetalo abbia gli stami infissi nella parte interna del tubo della corolla. Nel ligustro, in particolare, in corrispondenza dei lobi, in altre specie della famiglia invece i due stami sono piantati fra un lobo e l’altro.
In Syringa vulgaris  manca addirittura il filamento, e la antere sono attaccate direttamente alla corolla.
Gineceo
Pistillo di Forsythia x intermedia: stigma bifido e ovario a due logge (insomma, due carpelli saldati assieme). Ho asportato corolla e stami. Ovario supero
Sezione del pistillo all’altezza dell’ovario. Due logge e all’interno numerosi ovuli. Forsythia x intermedia.
Calice e pistillo di Olea europaea 
Due ovuli in ognuno dei due alloggiamenti. Uno soltanto arriverà a maturazione.
Calice e corolla
Calice gamosepalo a quattro lobi in Syringa vulgaris. Suggestivo il lungo tubicino della corolla.
Jasminum mesnyi. Calice gamosepalo molto pronunciato. Sono presenti stipole, poco comuni fra le Oleaceae
Esempio di corolla ipogina in Chionanthus retusus. Si distinguono bene anche i petali saldati alla base (corolla gamopetala o monopetala)
Fillotassi
Olea europaea, fillotassi opposta. Come spesso succede per questa configurazione le coppie di foglie sono sfalsate di novanta gradi (decussata).
Phillyrea latifolia.
Le foglie della famiglia sono perlopiù semplici. Fanno eccezione i frassini che le hanno composte. (Fraxinus excelsior)
Come pure i gelsomini. (Jasminum officinale)
Il caso dei frassini
Singoli fiori di Fraxinus angustifolia, niente calice né corolla. A sinistra fiore bisessuale, a destra fiore maschile con due antere su brevi filamenti e, al centro, un pistillo abortito.
Ce li ha ben, ma a petali e sepali separati l’orniello. Due stami, corolla e stami ipogini, stigma bifido.

Prima o poi dovremo dedicare un apposito post alla scelta fatta da Jussieu di collocare i frassini, nonostante il bizzarro comportamento dei loro calici e corolle, fra le Jasminae (Oleaceae).


Nota1
Come si è già detto l’onore della priorità del nome spetta al libro Flore Portugaise di Hoffmansegg e Link:

La pagina 385. Non sembrano esserci molte novità rispetto alla descrizione delle Jasminae di Jussieu. Alla fine della descrizione gli autori rimandano alla pagina 383 dove danno ragione dei motivi dell’introduzione della nuova famiglia.

La pagina 383. I due botanici sembrano concentrarsi sull’embrione: nel caso dei generi Olea, Phillyrea e Ligustrum pare avere orientazione opposta a quella che ha nei rimanenti generi delle Jasminae. Ma il carattere deve aver perso presto il suo valore dirimente. Sembra così di poter concludere che della proposta dei due studiosi l’unica cosa rimasta sia il cambio di nome (da Jasminaceae a Oleaceae). Tanto rumore per nulla? O forse qualcosa mi sfugge.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.