Aggiornato nel Giugno 2022

portamento; foglia; fiore; frutto; corteccia; gemma; fenologia; areale di origine; sistematica; dove trovarli
Tilia platyphyllos Scop.
Il nome fu imposto dal naturalista e medico fiorentino Giovanni Antonio Scopoli a pagina 373 della seconda edizione nel primo tomo di Flora carniolica, Lipsia, 1772. L’opera, imponente, risale al 1760 ed era in gran parte dedicata ai funghi.

Le pagine 373 e 374. Fiore mancante di nettario. Tigli con foglie più ampie, soffici, sotto pelose. Scopoli segue la classificazione di Linneo: Polyandria Monogyna


Il posto migliore per osservare il Tiglio nostrale (Tilia platyphyllos) in città è sicuramente Piazza Castello, luogo che possiamo considerare il Paradiso dei tigli, essendo qui presenti almeno tre specie diverse, proprio le più comuni e che per prime bisognerebbe imparare a distinguere. Le altre due specie sono: T. cordata o Tiglio selvatico; T. americana o Tiglio americano.


Il tiglio è pianta profondamente radicata nella cultura occidentale, già greci e romani ne apprezzavano le qualità, come l’eleganza e l’ombrosa chioma, e l’utilizzavano volentieri come albero ornamentale per viali o anche isolato.

Uno dei caratteri che aiuta a distinguere fra loro le tre specie è il periodo della fioritura: il platyphyllos fiorisce con qualche settimana di anticipo sugli altri, poi è la volta del cordata ed infine verso la metà di giugno comincia a fiorire l’americano. Tuttavia non ci si deve fidare molto poiché i singoli alberi hanno comportamento proprio, può capitare ad esempio che qualche cordata o americana anticipi di molto la fioritura.


Purtroppo questa bellissima pianta è stata uccisa. La notizia è apparsa sul Mattino del 28 Agosto 2020. Non sono riuscito a trovare i motivi dell’abbattimento. (Aggiornato il 16 Dicembre 2020)



A parte queste singolarità, recandosi verso la metà di maggio in Piazza Castello si può ammirare la fioritura dei platyphyllos presenti in una esplosione di gialli e verdi di diversa gradazione, a questa suggestione contribuiscono i numerosi americani e i due cordata con il loro verde intenso. La visita è necessaria poiché a causa della relativa piccolezza della piazza e della monumentalità di molti esemplari è molto difficile che una foto possa rendere giustizia di tanto splendore.





Altri caratteri da osservare sono: i frutti grandi come piselli ma con cinque vistose costole longitudinali, a mo’ di meridiani su una ipotetica minuscola sfera terreste; le squame che ricoprono la gemma (perule) che, unico caso, sono in numero di tre, in tutti gli altri tigli sono due. Poco affidamento si può fare sulla foglia, sulla corteccia, e sul fiore poiché molto simili alle altre due specie.







