Giardino Ognissanti

Il Giardino sorge su un’ansa del Canale Piovego in un terrapieno (golena) che separa il canale stesso dalle mura cinquecentesche in prossimità del Bastione Venier. Il sito del Comune non dà informazioni sulle origini del giardino, come del resto avviene, purtroppo, per tutti i parchi e giardini della città. Peccato.

Il Giardino Ognissanti visto dal punto più a est dell’ansa del canale. L’albero più alto al centro è un Populus x canescens tagliato nei primissimi mesi del 2019.
Il ceppo rimasto e, sullo sfondo, un cantiere per imbarcazioni.
Vista sul Giardino dal Ponte Ognissanti
…più o meno da questo punto.
Girandosi sulla sinistra ecco un bellissimo e florido Ailanthus altissima (Ailanto) che sbuca quasi da sotto il ponte.
Le foglie composte dell’Ailanto, albero bello, elegante, slanciato.
Qui dal Lungargina Piovego un po’ prima del ponte pedonale su Via Venezia. Ottobre.

L’entrata è da Via Fistomba, imboccato il vialetto centrale immediatamente sulla destra si incontra un punto di ristoro ombreggiato da un enorme Pioppo ibrido e da una Farnia.

A sinistra il grande Populus x canadensis (un ibrido naturale fra P. nigra, origine europea, e P. deltoides, nord americano); a destra Quercus robur.
Il giardino è molto frequentato da piccoli e grandi. Il canadensis in marzo, già ricco di amenti.
Foglia ingiallita di Populus x canadensis, la forma triangolare è ereditata dal deltoides, il lungo picciolo dal nigra.
Foglia lobata e frutti dal caratteristico peduncolo della Farnia.

Superati Pioppo e Farnia a destra del vialetto varietà di piante diverse, mentre a sinistra la parte centrale del Giardino è abitata da enormi pioppi grigi (Populus x canescens), un incrocio fra P. tremula e P. alba.

Giugno
Alzando gli occhi al cielo
Dicembre, gradazioni di giallo. Sulla destra aceri.
Febbraio. Fra i fusti delle piante si riconosce il Torrione Venier sulla cui sommità è ospitata la Scuola Elementare Luzzato Dina.
Dritto e rovescio della foglia del Pioppo ibrido.

Distogliendo lo sguardo dai pioppi grigi e girandosi dalla parte opposta si può ammirare un boschetto con specie diverse: carpini bianchi, e aceri ricci e campestri.

Acero campestre tardo inverno
Foglia e frutto di Acer campestre
Acero riccio…
…in autunno si tinge di un bel colore dorato.
E il carpino non è da meno.

Lungo il tratto che segue l’ansa del Piovego dimorano numerosi alberi, nell’ordine: olmi, sambuchi, salici, un anziano Gelso, ligustri e, come si è detto, verso il Ponte Ognissanti una piccola colonia di ailanti.

Scorcio del Giardino lungo il Piovego, verso ovest.
Ulmus minor fiorito, in febbraio.
Sambuco fiorito in maggio e dietro un notevole Salix alba. A destra, sul bordo della foto, si intravede l’olmo
Questo poderoso gelso (Morus alba) deve essere molto vecchio. Chi sa qual è la sua storia…
Foglie e frutti.
Ligustrello (Ligustrum vulgare, la versione autoctona del giapponese Ligustrum lucidum) nei pressi di un approdo.

Il vialetto principale superati i pioppi grigi piega a sinistra e segue il Bastione Vernier. Qui si incontrano due aceri negundi, di cui un maschio di dimensioni considerevoli.

Acero negundo, giugno
Amenti maschili, marzo
Dicembre.

Avviandoci verso l’uscita, sulla destra, fa bella mostra di sé un Frassino americano, il giardino ne ospita un secondo nel boschetto fra gli aceri e i carpini. Se state facendo la visita all’inizio dell’autunno, allora potrete godere del vivo e brillante colore delle loro foglie.

Ottobre
Foglie composte di Fraxinus americana.

Bene, il giro è terminato. Ma concediamoci ancora una puntatina alle aiuole che ornano l’entrata del Consultorio per Adolescenti di Via Fistomba, ci attende una sorpresa.

Sbirciando attraverso il cancello ecco niente meno che una Sequoia. Non è mai facile fotografare questo albero a causa della sua notevole altezza, qui, poi, le cose sono complicate ulteriormente dagli incombenti bagolari della strada.
Frutto, e aghi, di Sequoia sempervirens. Maggio.