Le due specie di gran lunga più comuni in città sono il Cedro dell’Atlante e quello dell’Himalaya, di Cedri del Libano non ne ho ancora trovati, inesistente una quarta specie dal nome esplicativo Cedrus brevifolia. Ma anche limitandoci ai primi due, avremo il nostro da fare, poiché all’inizio non è affatto facile distinguerli, ed occorre un certo tempo per impadronirsi degli strumenti che rendono meno incerto il riconoscimento.
Il portamento
Nelle due foto che seguono: un deodara a sinistra e un atlantica a destra. I due vivono in un giardinetto per cani in Riviera Mugnai, un posto unico per un confronto diretto.
Ma sul colore bisogna prestare la massima attenzione, ci sono delle controindicazioni.
Dunque distinguere le due specie dal portamento sembra cosa ardua: troppo sfumate le differenze e pericolosamente fuorviante il colore. Tuttavia gli aghi e la loro disposizione (le classiche rosette) ci possono aiutare.
Quanto alle rosette, notiamo che nell’atlantica ci sono molti più aghi, così la struttura appare piena e fitta, mentre nel deodara la distribuzione degli aghi è alquanto rada.
Tutto ciò ha conseguenze sull’aspetto delle branche che appaiono più vaporose e morbide nel deodara, mentre nell’atlantica sembrano ruvide addirittura irsute, come una barba trascurata da qualche giorno.
La corteccia
Quanto a fiori e frutti (cioè coni maschili, femminili e strobili) le differenze sono ancora più sottili e non ne parleremo qui, magari lo faremo in un post successivo.
Cedrus libani e Cedrus brevifolia
Aggiornamento In un post più recente interamente dedicato al cedro del Libano potrete trovare ulteriori caratteri propri della specie, e un confronto diretto con l’atlantica.
Concludiamo invece citando le altre due specie di cedri: Cedrus libani e Cedrus brevifolia. Entrambe sono molto simili all’atlantica e distinguerle è un’impresa quasi disperata. Partiamo dalla lunghezza degli aghi. M. e R. Spohn, Guida agli alberi d’Europa, Muzio, 2011, pag. 270, li dispongono in ordine di lunghezza: brevifolia 0.7-1.5 cm; libani 2.0-3.0 cm; atlantica 2.0 cm circa. Nell’ultima misura manca l’intervallo e questo non è bello, supponendo analoga precisione delle altre due misure, facciamo tra 1.5 e 2.5 cm.
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9 pensieri su “Come distinguere i Cedri”
Prego, felice che il post le sia stato utile.
Grazie della bella disamina che anche un inesperto come me sembra possa capire.
Provo a rispondere con ordine. In città, che io sappia, non ci sono cedri del libano, tranne, forse, uno presso la chiusa di Voltabarozzo. Anche per questo non ho ancora fatto un post su questa specie. Il deodara di Pontecorvo ci ha ingannati, a quanto pare, in tanti…
Sul Quartiere San Lazzaro, e non solo lui, ha ragione: l’ho trascurato. Ma la città è grande…
Grazie per i complimenti.
La mia certezza di aver individuato un cedro del Libano in Piazzale Pontecorvo è appena crollata.
E’ veramente molto difficile distinguerli. Questo Blog è veramente poderoso, una piacevolissima scoperta. Gratitudine!!
Non ho trovato nulla sul Quartiere San Lazzaro, forse non so cercare bene, via Giolitti, Sonnino ecc. ci sono vari giardinetti pubblici, giardini privati pieni di alberi, cedri, tigli, carpini, aceri e altri che non conosco, alcuni sono caduti con la tempesta di qualche anno fa, ma il Comune ha promesso di ripristinarli entro quest’anno.
Grazie per il complimento. Ma a questo punto le sarei grato se mi mandasse una foto del deodara. Può utilizzare l’indirizzo del blog. Grazie.
Ottimo articolo! complimenti! Ci ha consentito di riconoscere il nostro albero: Cedro Deodara 62enne! Grazie
Devo ammettere che per me i cedri sembrano tutti molto simili 😄 con l’articolo ho appreso alcune informazioni interessanti come ad esempio il confronto dei tronchi. Inoltre, la lettura è stata leggera e come piace a me: con diverse fotografie esplicative. Anch’io uso questa tecnica nei mio blog.
Ammetto che di alberi ne conosco molto pochi… cioè noto le differenze ma non conosco i nomi. Un albero che conosco bene è il platano.
Grazie per il commento, questo tipo di feedback è sempre incoraggiante. Ma qualche osservazione sul contenuto potrebbe aiutarmi a migliorare i post.
Prego, felice che il post le sia stato utile.
Grazie della bella disamina che anche un inesperto come me sembra possa capire.
Provo a rispondere con ordine. In città, che io sappia, non ci sono cedri del libano, tranne, forse, uno presso la chiusa di Voltabarozzo. Anche per questo non ho ancora fatto un post su questa specie. Il deodara di Pontecorvo ci ha ingannati, a quanto pare, in tanti…
Sul Quartiere San Lazzaro, e non solo lui, ha ragione: l’ho trascurato. Ma la città è grande…
Grazie per i complimenti.
La mia certezza di aver individuato un cedro del Libano in Piazzale Pontecorvo è appena crollata.
E’ veramente molto difficile distinguerli. Questo Blog è veramente poderoso, una piacevolissima scoperta. Gratitudine!!
Non ho trovato nulla sul Quartiere San Lazzaro, forse non so cercare bene, via Giolitti, Sonnino ecc. ci sono vari giardinetti pubblici, giardini privati pieni di alberi, cedri, tigli, carpini, aceri e altri che non conosco, alcuni sono caduti con la tempesta di qualche anno fa, ma il Comune ha promesso di ripristinarli entro quest’anno.
Grazie per il complimento. Ma a questo punto le sarei grato se mi mandasse una foto del deodara. Può utilizzare l’indirizzo del blog. Grazie.
Ottimo articolo! complimenti! Ci ha consentito di riconoscere il nostro albero: Cedro Deodara 62enne! Grazie
Devo ammettere che per me i cedri sembrano tutti molto simili 😄 con l’articolo ho appreso alcune informazioni interessanti come ad esempio il confronto dei tronchi. Inoltre, la lettura è stata leggera e come piace a me: con diverse fotografie esplicative. Anch’io uso questa tecnica nei mio blog.
Ammetto che di alberi ne conosco molto pochi… cioè noto le differenze ma non conosco i nomi. Un albero che conosco bene è il platano.
Grazie per il commento, questo tipo di feedback è sempre incoraggiante. Ma qualche osservazione sul contenuto potrebbe aiutarmi a migliorare i post.
Molto molto interessante 🙂 🌲